In cella per rapina Cardillo junior

in cella per rapina Cardillo junior Fermato con un complice il figlio del bandito che uccise l'orefice Baudino in cella per rapina Cardillo junior Nell'ottobre 70 il sanguinoso episodio in corso Agnelli che costò l'ergastolo al padre, boss deUa mala - D giovane è incensurato: insieme con un tossicodipendente avrebbe assaltato una farmacia, un supermarket e due tabaccherie Due giovani sono stati fermati dalla Mobile per rapina. Sono Pietro Oiammara, 30 anni, Nichelino via Stupinlgi 25 e Massimiliano Cardino, 20 anni, corso Mediterraneo 70, figlio di Giuseppe Cardino, il rapinatore condannato all'ergastolo per avere ucciso nell'ottobre del 1970 l'orefice torinese Giuseppe Baudino. Nel rapporto inviato alla Procura, 1 funzionari della Mobile elencano indizi e prove secondo le quali Oiammara e Cardillo avrebbero rapinato per due volte (a distanza di pochi giorni) una farmacia di corso Unione Sovietica, poi un supermercato Conti e due tabaccherie. La banda usava sempre una Uno bianca, rubata un mese fa, sulla quale, con pistola e passamontagna, 1 due sono stati fermati. Oiammara è eroinomane: 'Faccio rapine per comprare la droga*. Anche Cardillo ha ammesso di essere tossicomane. Dice 11 capo della Mobile, Sassi: «In queste ultime settimane avevamo registrato numerose rapine. Abbiamo intensificato t servizi, soprattutto nella zona di Mirafiori, dove agiva una banda a bordo di una Una bianca». L'auto, la scorsa sera, è stata trovata, in via Daneo. D dott. Di Guida e gli agenti si sono appostati, ieri mattina sono arrivati due ragazzi: Oiammara e Cardillo. Il primo è stato bloccato mentre saliva sulla vettura; l'amico ha tentato la fuga, ma è stato subito bloccato. In questura Oiammara ha detto che stava per compiere un nuovo colpo, per procu¬ rarsi 11 denaro per l'eroina. Pregiudicato per furto, già sottoposto a sorveglianza speciale, noto come tossicomane, era stato arrestato la prima volta nel '78. Ora (è stato sfrattato) vive con la madre in una pensione di Nichelino, in via Cuneo. Massimiliano Cardillo è Incensurato, la sua posizione è al vaglio degli Inquirenti. Il suo nome rievoca pagine drammatiche della Torino •nera» degli Anni 70 (lui, Massimiliano, era appena nato). Suo padre (ha ora 45 anni) era conosciuto nel mondo della mala come «De Montel» e ne era uno degli indiscussi capi. Aveva iniziato la carriera come ladro d'auto, poi le prime rapine e, il 14 ottobre, quel drammatico assalto all'oreficeria di corso Agnelli. Fu riconosciuto dalla vedova del gioielliere ucciso, in un drammatico confronto. I suol complici erano Patrizzati (poi avvicinatosi ai terroristi del Nap), Ferrara e Di Luciano. Tentò di evadere dal carcere di Saluzzo e nell'82 ottenne un permesso per «buona condotta»: fuggi, si rifugiò in Germania dove organizzò un traffico internazionale di droga. Fu catturato dal carabinieri, si scopri che dal suo rifugio di Monaco comandava ancora la malavita di Torino. PietTo Oiammara, 30 anni, e Massimiliano Cardillo, di 20

Luoghi citati: Ferrara, Germania, Monaco, Nichelino, Saluzzo, Torino