Torna la corsa ai Bot

Torna la corsa ai Bot Domanda molto elevata per i titoli a tre e dodici mesi Torna la corsa ai Bot La forte richiesta ha fatto scendere leggermente i rendimenti offerti dal Tesoro - Quasi esauriti anche i Buoni a 6 mesi - Collocati 22 mila miliardi contro 18 mila in scadenza ROMA — Dopo una serie di collocamenti stentati, 1' asta di fine agosto dei Buoni ordinari del Tesoro (Bot) è stata decisamente positiva per il Tesoro. La domanda particolarmente elevata per i titoli a tre mesi e ad un anno ha fatto anche scendere leggermente 1 rendimenti rispetto a quanto offerto come base dal Tesoro. Solo per i Bot semestrali è rimasto senza richieste degli operatori un •pugno* di titoli (otto miliardi di lire) acquistati dalla Banca d'Italia. Cosi sono stati collocati tutti i titoli offerti: 22 nula miliardi di lire contro un portafoglio Bot in scadenza di 18 mila miliardi, con un afflusso finanziario •netto» per 11 Tesoro pari a quasi quattromila miliardi. A rendere appetibili i Bot erano due considerazioni degli istituti bancari. La prima, e più ovvia motivazione, viene dal rialzo dei rendimenti offerto dal Tesoro che ha reso fortemente appetibili i titoli; in secondo luogo bisogna notare che spostando la domanda dai titoli a lungo periodo a quelli a breve, banche e Investitori hanno scelto la via della prudenza in attesa dell'evolversi della situazione politica ed economica. Alla scadenza dei Bot, sarà possibile reinvestire tenendo presente la situazione di mercato che si sarà determinata. Va anche notato che si trattava di una delle ultime aste con tassazione ridotta, da ottobre inizieranno quelle a tassazione piena. Per 1 Bot trimestrali gli operatori, a fronte di un'emissione di 8500 miliardi di lire e a un portafoglio in scadenza di 3652 miliardi di lire, hanno presentato richieste di acquisto di 9391 miliardi. Parte delle richieste, perciò, non ha avuto soddisfazione. Il prezzo medio ponderato di aggiudicazione è stato di 97,40 lire ogni cento nominali, contro 11 prezzo base del Tesoro di 97,35; 11 rendimen¬ to corrispondente al prezzo di aggiudicazione è dell'11,14 per cento lordo (interesse composto) e del 10.40 per cento netto di tasse (Interesse composto); dalla precedente asta di metà agosto era scaturito un prezzo medio corrispondente al un rendimento annuo composto deU'11,21 per cento (lordo) e del 10,47 per cento (netto). Per i Bot semestrali, a fronte di un'offerta del Tesoro di 7500 miliardi di lire di titoli e ad un portafoglio in scadenza per oltre 6550 miliardi, gli operatori hanno presentato richieste per 7492 miliardi (11 resto è andato — come si è detto — alla Banca d'Italia). Confermato il prezzo base di 94,95, corrispondente ad un rendimento composto annuo del 10,95 per cento (lordo) e del 10,22 per cento (netto). Nell'asta di metà agosto i rendimenti erano del 10,76 per cento e del 10,04 per cento. Per i Bot annuali il Tesoro aveva oflerto seimila miliardi di lire di titoli contro scadenze per settemila miliardi. Il Tesoro, inoltre, aveva incentivato questa franche offrendo rendimenti in rialzo (prezzo base di 90.10; rendimento annuo composto netto del 10,23) il quantitativo offerto, collocandosi a quota 6505 miliardi: perciò il prezzo base è stato superato e in sede di aggiudicazione è stato stabilito un prezzo di 90.40 corrispondente ad un rendimento annuo lordo del 10.62 per cento Praticamente quella svoltasi ieri è la terzultima asta di Bot prima dell'aumento dell'aliquota fiscale per le persone fisiche dal 6.25 al 12.50 per cento. (Ansa)

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