Il presidente getta a mare Dennerlein di Gianni Romeo
Il presidente getta a mare Penneriein PALLANUOTO Un comunicato bellicoso contro il tecnico che spiega le sue ragioni Il presidente getta a mare Penneriein Sabato prossimo la vicenda Dennerleln-Federnuoto, meglio nota come «il giallo di Strasburgo», arriverà all'ultima pagina. Lo si apprende da un comunicato che trascriviamo pari pari: •n presidente della Fin, dott. Bartolo Consolo, preso atto delle dichiarazioni del tecnico federale prof. Fritz Dennerlein apparse in data odierna su alcuni organi di stampa, conferma che lo stesso tecnico federale gli ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico al termine della corrente stagione agonistica, n presidente ha richiesto al prof. Dennerlein di confermare il contenuto delle sue dichiarazioni che, come riportate, sono infondate e altamente lesive dell'immagine federale. Lo stes¬ so presidente ha convocato a Roma per sabato alle ore 12 il consiglio federale per l'esame della vicenda». Abbiamo chiesto a Dennerlein un chiarimento definitivo, e cosi ci ha risposto: «A Strasburgo ho agito con correttezza. Ho consegnato le mie dimissioni nelle mani di Ravina, consigliere federale, prima della partita con la Germania proprio per evitare equivoci. Non volevo che un'eventuale sconfitta favorisse un'interpretazione diversa, che sembrasse la scelta di un tecnico che aveva fallito un certo obiettivo». — Le dimissioni dunque ci sono state. Non era soltanto la richiesta di un chiarimento, la sua. •Con la presente intendo rassegnare le mie dimissioni al termine del 1987 per motivi personali. Ecco cosa diceva la mia lettera. Ma era un modo per mettere le carte in tavola. Il presidente Consolo infatti dopo la partita mi ha convocato e gli ho spiegato il mio punto di vista. Troppe cose che non funzionavano, troppe interferenze». — Quelle di Lonzi, per esempio? •Anche Lonzi. Ma lui rappresenta la punta di un iceberg, il problema è più vasto. Ho in mano una bella squadra, competitiva. Soltanto con un'attribuzione specifica dei compiti, con un meccanismo che funziona si potrà mettere questi ragazzi in condizione di esprimere il meglio. Invece finora c'è stata solo confusione». — E il presidente? • Ero convinto che ci fossimo capiti. Gli ho spiegato le cose, mi ha rassicurato. Mi ha detto che dalla Svizzera sta trasferendo la sua residenza a Roma, che avrà più tempo per seguire i problemi della Federnuoto. che dovevo avere solo un po'di pazienza, tre mesi e avrebbe sistemato tutto. Allora gli ho risposto che a questo punto la lettera la poteva pure stracciare. E me ne sono andato in albergo dove mi aspettavano i ragazzi; forse ci siamo, ho detto loro incontrandoli. E' per questo che con i giornalisti fino a sera ho continuato a negare la faccenda delle mie dimissioni, perché era inutile mettere in piazza una faccenda privata che ritenevo già morta». — Le è sembrato dunque di aver ottenuto 11 suo scopo. Ma le cose sono cambiate presto. Perché? • Questo non lo so. Qualcuno avrà fatto presente a Consolo l'opportunità di approfittare della situazione». Dennerlein aspetta, e sabato saprà. Viene definito l'uomo In più del «Settebello», Fritz Dennerlein. Ora la Federnuoto deve decidere se giocare con l'uomo in più oppure no. Ma, ci pare di capire, il comunicato federale ha più l'aria di volere la guerra che non la pace, se contesta a Dennerlein certe dichiarazioni di ieri In cui ricostruiva 11 caso più o meno come ha fatto a noi E dunque la Federnuoto forse la sua scelta, molto politica e poco sportiva, già l'ha fatta. Gianni Romeo
Luoghi citati: Germania, Roma, Strasburgo, Svizzera
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