La Val d'Ossola è in ginocchio

La Val d'Ossola è in ginocchio Paesi evacuati, ponti crollati, danni per decine di miliardi La Val d'Ossola è in ginocchio Formazza sgomberata nella notte, una donna muore d'infarto - Mille persone isolate nella stazione alpina - Una frana ha distrutto i giardini delle Terme di Crodo: feriti due coniugi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ' DOMODOSSOLA — La Valdossola è stata sconvolta da una serie di nubifragi. Tre feriti, uno in fin di vita, interi paesi evacuati, strade interrotte, ponti crollati, danni per decine di miliardi alle strutture viarie, alle industrie e alle attrezzature turistiche. Un disastro che rischia di mettere nuovamente in ginocchio l'Ossola che si era ripresa a fatica dalla catastrofica alluvione del 1978 (20 morti e oltre centoventi miliardi di danni). Questa volta le Valli Antigorio e Formazza sono state le più colpite. A Formazza si è sfiorata la tragedia: alla diga del Vannino le acque hanno superato il livello di guardia. n torrente è uscito dall'alveo, nella località alpina l'acqua ha raggiunto 1 primi piani delle case. La gente è scappata nella notte sotto la pioggia battente, centinaia di persone in preda al panico, anziani, donne, bambini portati a spalle dagli adulti, hanno cercato rifugio nelle zone più alte. Una donna, Pierina Imboden di Bl anni, è stata uccisa da un infarto nella sua abitazione. Nella corsa verso valle, la furia delle acque ha spazzato via un campeggio di roulottes, ha distrutto cinque ponti, ha letteralmente cancellato alcuni tornanti della Statale in località «Le Casse», Formazza è completamente isolata, si parla di un mese per ripristinare i collegamenti stradali, non c'è modo di raggiungere la stazione alpina dove sono bloccati, oltre a un migliaio di residenti, 350 turisti, fra cui centoventi sacerdoti che stavano partecipando a un convegno internazionale di studi religiosi. Dal Municipio di Formazza arrivano richieste di soccorso, ci sono frazioni senza luce e senz'acqua. Il Sindaco ha mantenuto anche Ieri l'ordinanza di sgombero per gli abitanti delle frazioni di Valdo, Chiesa e San Michele, le più esposte al pericolo di nuovi straripamenti. In coma un pastore, Albino Bratto, 44 anni, colpito alla testa da una scarica di sassi. L'uragano si è scatenato con particolare violenza lungo l'intera asta del Toce che dall'alta Val Formazza scende alla piana Ossolana. Il fiume Ossolano è straripato in più punti. A Crodo gli abitanti hanno abbandonato le case spontaneamente, senza attendere ordini di evacuazione. Una gigantesca frana si è staccata dal fianco della montagna ed è precipitata nel Toce all'altezza dei bagni di Crodo. La massa di fango, detriti, massi è risalita addirittura sulla riva opposta, devastando completamente i giardini del parco delle Terme di Crodo. Alcuni macigni sono arrivati fino alla strada che costeggia lo stabilimento termale e hanno investito una «Citroen, sulla quale viaggiavano un cavatore di 56 anni. Agostino Anderlini e la moglie Bruna Perotti, entrambi residenti a Crodo, che sono stati sorpresi in auto dall'uragano. L'auto è stata sepolta dal detriti. Ferito leggermente il marito, particolarmente gravi le condizioni della donna che ha riportato fratture al bacino e un principio di congelamento alla gamba per essere rimasta sepolta quasi tutta la notte. Si è persa anche la sorgente della -<Lisiel» una delle più note acque minerali di erodo- Adriano Velli

Persone citate: Adriano Velli, Agostino Anderlini, Bruna Perotti, Pierina Imboden, Toce