Ventimila persone tra rabbia e paura

Ventimila persone tra rabbia e paura Ventimila persone tra rabbia e paura DAL NOSTRO INVIATO SONDRIO — «Gino, svegliati Gino!,. Dalla strada, il sindaco di Teglio tira sassi sulle persiane. Sono le due di notte, il paese va evacuato e meno male che ha smesso di piovere. Ma Gino, che anche l'altra sera ne ha bevuto qualcuno di troppo, dorme come un bambino felice. Il sindaco, il senatore Gianpaolo Bissi, adesso prende una scala a pioli e arriva al secondo piano: «Gino svegliati! Non mettermi nei casini! Dobbiamo andar via!,. Gino finalmente si sveglia, spalanca le persiane e s'affaccia in camicia a scacchi: 'SI, sì. Ito capito: buonanotte-. E chiude. Gino Pannella, sessantanni, dopo un'ora si lascia convincere. Ma prima vuol sapere dove andrà a finire, dove passerà la notte, per quanto tempo non tornerà a casa. -Lo capisco, il Gino Questa evacuazione nella notte è ridicola — si sfoga il sindaco — dalla periferia di Sondrio fin su a Sondalo, noi sindaci stiamo girando casa per casa, li stiamo avvisando a voce. Li raduniamo nei bar. Ma perché l'ordine a mezzanotte, perché non rinviare tutto al mattino?'. Bissi lo saprà il giorno dopo: per le due di notte era prevista l'esondazione del Lago Pola. Da Sondrio a Sondalo, appena sotto la diga che trattiene il lago, una notte maledetta. Nei venti paesi evacuati abitano 48 mila 517 persone. Di queste, lunedi sera, nelle case ce n'erano quasi 30 mila. 'Gli evacuati — hanno spiegato alla Prefettura di Sondrio — sono 19 mila e 500. Le zone a maggior richio sono quelle in riva all'Adda. Tutte le abitazioni che non sono ad almeno 30 metri d'altezza dal livello dell'argine, da ieri mattina sono vuote-. L'ordine di evacuazione ha svegliato 50 chilometri di Valtellina. Fino all'alba, colonne di macchine che scendevano e colonne di ambulanze che risalivano. A Tresenda Mauro Milanesi carica sulla sua utilitaria bianca moglie, due figlie e due zie: -Avevamo appena disfatto i bagagli — Impreca — ci avevano appena detto che era tutto tranquillo e ci fanno scappare ancora. E' un'indecenza, questi sono balletti ministeriali-. Protestano, si. Ma è una protesta da rassegnati, senza rabbia, senza ira. Vorrebbero soltanto capire, sapere cosa può davvero accadere. Esterina Masa, 67 anni, una bella faccia da contadina, è sulla strada e ferma chi sale. -Come faccio ad andarmene? Ho su in casa mio marito che è a letto con il morbo di Parkinson e mia madre, che ha 93 anni ed è inferma. Se non viene un 'ambulanza mica posso lasciarli qui-, Esterina ferma una campagnola dei carabinieri. • ■Provvediamo subito'. E lei: -Guardate che in quella casa dall'altra parte della strada abita la Teresa Ga- speri: è sorda e malata, ha già perso la casa con la frana dell'83. Andate ad avvertirla, sennò mi rimane qui anche leU. Si risale fino a Tirano. Lungo la strada, sui marciapiedi, sulle panchine di paesi e frazioni, si radunano le famiglie degli evacuati. Si organizzano, i più, senza aspettare aiuti. Preparano elenchi di nomi e contano le auto a disposizione. Quasi tutti se ne andranno In montagna, nella baite o nelle seconde case. Piazza Marinoni, a Tirano, è piena di pullman. «Ci servono — spiega alle tre di notte l'autista Genzo Ori — perché stanno per evacuare l'ospedale. Portiamo tutti gli infermi all'Aprica'. Un pullman con 70 handicappati, con un medico a bordo, era appena partito. Ieri mattina, due ore di sole hanno Ingannato gli ottimisti. Niente di nuovo, invece. L'ordine di evacuazione rimane. H lago continua a salire. Nella case non entra nessuno, e 1 carabinieri fanno buona guardia. Le strade sono un capannello dopo l'altro. E il capannello più grosso era a Grosio, dove nella notte hanno stampato una decina di manifesti contro Remo Gaspari, il ministro della Protezione Civile, e la Commissione Grandi Rischi. Gaspari era atteso lunedi, ma aveva rinviato l'arrivo in zona causa le previsioni di maltempo. 'Ringraziamo Gaspari — è scritto sul manifesto giallo — che ci ha fasciati soli temendo la pioggia. Il ministro e la Grandi Rischi stanno all'asciutto e i Valtellinesi rischiano tutto-. A queste polemiche Gaspari sembra allenato: -Non mi interessano — ha risposto senza mostrar fastidio — ho fatto e faccio il mio dovere minuto per minuto. I risultati si vedranno-. Per i ventimila evacuati, il risultato di queste ore è che se ne son dovuti scappare di gran fretta e pieni di paura. «Afl spiace per loro — dice il ministro —, ma io debbo prevedere il peggio. Il rischio, qui, resta abbastanza consistente-. Giovanni Cerniti

Persone citate: Gaspari, Gianpaolo Bissi, Gino Pannella, Mauro Milanesi, Parkinson, Remo Gaspari