Gonzàlez tratta la pace con l'Eta di Giovanni Perego
Gonzalez tratta la pace coti l'Età Alti funzionari hanno preso contatto con un capo storico in esilio Gonzalez tratta la pace coti l'Età Il governo offre una ampia amnistìa in cambio della fine della lotta armata - Ma i baschi vogliono l'autodeterminazione - fi premier spagnolo ha chiesto a Mitterrand una linea più dura nei confronti dei rifugiati in Francia NOSTRO SERVIZIO BARCELLONA — Alti funzionari del ministero dell'Interno spagnolo hanno, da un paio di settimane, preso contatto con Eugenio Etxebeste, nome di battaglia Antxòn, considerato il più importante «capo storico. dell'Età dopo la morte, nel febbraio scorso, di Txomin Iturbe, con cui Madrid stava da tempo trattando in vista di una soluzione politica del problema basco. La notizia della ripresa delle trattative tra l'Età e il governo spagnolo viene da «alte cariche deirammlnistrazione» e può considerarsi del tutto sicura, n mese scorso un ufficiale delle Forze armate spagnole si era recato in Ecuador, dove Antxòn era confinato dopo esser stato espulso dalla Francia, e lo aveva accompagnato in Algeria, proprio per consentire una ripresa delle trattative con l'Età. L'annuncio dei nuovi contatti tra Madrid e il gruppo del rifugiati baschi nel Paese nordafricano, una trentina di persone tra cui il personaggio più autorevole e con maggiore influenza sulla direzione operativa dell'Età, è appunto Antxòn, ha coinciso ieri con l'incontro tra Mitterrand e Felipe Gonz&les nella villa del presidente francese a Latche, nel sud ovest della Francia. Temi della conversazione, ovviamente, le grandi questioni internazionali, ma anche i problemi bilaterali, e al centro di essi, la collaborazione franco-spagnola contro il terrorismo. Gonzàles. il quale proprio in questi giorni, in una intervista, ha riaffermato che il terrorismo continua ad essere il problema numero uno della Spagna democratica, avrebbe chiesto a Mitterrand una più decisa azione contro il «santuario» Età nel sud della Francia. Da quando, nel luglio dello scorso anno, Parigi e Madrid raggiunsero un'intesa sulla lotta antiterroristica, 83 sono stati i rifugiati baschi che la polizia francese ha consegnato alle autorità spagnole. Tuttavia, nel sud della Francia, continua ad operare la direzione militare e logistica dell'Età. Quanto alla ripresa delle trattative in Algeria, le previsioni sono molto caute. Ci si interroga su quale possa essere' l'effettivo atteggiamento di Antxòn. Si limiterà a trasmettere alla direzione dell'Età, le proposte del governo spagnolo, o, come era accaduto con Txomin Iturbe, darà al negoziato un contributo personale e costruttivo? E ancora: saranno coinvolti nelle trattative, i partiti nazionalisti baschi, Herri Batasuna prima di tutto, considerato il braccio politico dell'Età, ma anche i nazionalisti moderati del partito nazionalista basco e di Eusko Alkartasune (Solidarietà basca) e quelli di Euskadiko Ezkerra, la sinistra basca, che tutti insieme rappresentano la grande maggioranza dei baschi? Senza di noi, afferma Arzalluz, il presidente del partito nazionalista, non si potrà combinar nulla Vi è poi la profonda divergenza, almeno iniziale, fra la posizione del governo di Madrid e la posizione dell'Età. Madrid, in sostanza, offre la «reinserzione», una sorta di larga amnistia tuttavia non indiscriminata, in cambio della fine della lotta armata, ma nulla che riguardi la sostanza dello status del Paese basco che per il governo spagnolo è definitivamente fissato dalla Costituzione approvata da quasi il 90 per cento degli spagnoli nel 1978, e in cui sono appunti regolati i caratteri e i limiti delle autonomie. La posizione dell'Età, secondo le ultime indicazioni, si articolano nel tre punti seguenti: avvicinamento e successiva unione della Navarra al Paese basco; amnistia del detenuti e del rifugiati, con l'eccezione di quanti siano responsabili di «delitti di sangue» che potranno essere costretti al soggiorno all'estero per periodi di tempo determinati; diritto all'autodeterminazione. Il terzo punto soprattutto, che è poi l'essenziale, è quello di più difficile soluzione, perché infatti la Costituzione sottoposta a referendum nel '78, fu approvata anche nelle tre province basche di Biscaglia, Alava e Guipuzcoa, sia pur con un alto numero di astensioni che l'Età considera «no». Giovanni Perego
Persone citate: Arzalluz, Eugenio Etxebeste, Felipe Gonz&les, Gonzalez, Mitterrand, Navarra
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