La Lega araba a Khomeini « Tregua o sarà la rottura »

La Lega araba a Khomeini « Tregua o sarà la rottura » La Lega araba a Khomeini « Tregua o sarà la rottura » Teheran ha tempo fino al 20 settembre per accettare il piano Orni - Pieno appoggio al Kuwait TUNISI — Ultimatum della Lega Araba a Teheran: ha tempo (Ino al 20 settembre per accettare la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che impone un cessate il fuoco nella guerra con l'Iraq. Lo ha annunciato a Tunisi il segretario generale della Lega, Chadli Klibi. ai termine di tre giorni di serrato dibattito dei ministri degli Esteri dei 21 Paesi che fanno parte dell'organismo. Klibi ha aggiunto che se l'ultimatum non fosse accolto, i Paesi arabi . riandrebbero le toro relazioni con Teheran*. In una conferenza stampa dopo la fine della riunione. Klibi ha affermato, rispondendo a una domanda, che «non si può escludere una rottura delle relazioni con V Iran* dopo tale data, se il regime degli ayatollah non contribuirà agli sforzi di pace. • Gli Stati arabi hanno preferito rinviare più In là questo problema, per concedere una possibilità all'Iran, ma se Teheran rifiutasse di sottomettersi alla volontà della comunità internazionale, ci troveremmo costretti a rivedere le nostre relazioni con essa-, ha aggiunto Klibi. Il segretario della Lega ha precisato che la data del 20 settembre coincide con la sessione annuale dell'assemblea generale dell'Onu. A quell'epoca il segretario generale Perez de Cuellar — ha aggiunto — avrà terminato i suoi colloqui con V Iran. La risoluzione delle Nazioni Unite è già stata accettata da Baghdad. La Lega Araba ha 21 membri: Algeria, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Arabia Saudita, Sudan, Siria, Tunisia, Yemen del Nord, Yemen del Sud, Oman, Bahrein. Qatar, Emirati Arabi Uniti. Mauritania, Somalia, Gibuti e Organizzazione per la liberazione della Palestina. La redazione di un documento conclusivo comune è stata molto laboriosa: un disaccordo tra i delegati ha imposto ieri un ulteriore rinvio prima della ripresa dei lavori, dopo una notte di consultazione tra 1 ministri degli Esteri. La linea dura nel confronti di Teheran era guidata dall'Arabia Saudita che lunedi, in un duro intervento del suo ministro degli Esteri Al-Faisal, aveva accusato Teheran di •essere un esempio di terrorismo e di distru¬ zione, e di mettere in pericolo la sicurezza di tutti i Paesi del Golfo-. Riad, secondo indiscrezioni, ha esercitato •forti pressioni- per indurre gli altri membri dell'organizzazione a tagliare subito i ponti con Teheran, ma si è scontrata con l'opposizione in particolare di Siria (che con la Libia è l'unico Paese dela Lega che appoggia Teheran nel conflitto). Algeria e Oman. Alla fine è prevalsa una soluzione di compromesso: • Quello che conta — ha detto il ministro degli Esteri algerino Mabrouk — è che adesso c'è un impegno a rompere le relazioni con Teheran se non si muoverà nel¬ la direzione della pace-. I Paesi arabi hanno ribadito che si opporranno -a tutte le minacce contro la sicurezza, la sovranità e la integrità territoriale dei Paesi del Golfo-, in particolare Kuwait e Arabia Saudita, e si batteranno perche sia assicurata la libertà di navigazione nelle acque intemazionali, deplorando il fatto che siano state sparse mine. La Lega ha offerto appoggio esplicito al Kuwait per le misure adottate per tutelare i suoi interessi economici e commerciali. un'allusione esplicita alla protezione che l'emiro ha chiesto a Washington per la scorta delle sue petroliere. (Ansa-Afp)

Persone citate: Chadli Klibi, Khomeini, Klibi, Perez De Cuellar