«Scontri e fermi a Riga»

«Stonine fermi a Riga» I dissidenti sulle manifestazioni anti-Urss nei Paesi baltici «Stonine fermi a Riga» Nella capitale lettone la polizia ha attaccato i 5000 dimostranti -1 giornali parlano di pochi «estremisti aggressivi» e rilanciano le accuse di provocazioni all'Occidente MOSCA — Poliziotti in uniforme avrebbero colpito, domenica, un gruppo di manifestanti a Riga, capitale della Lettonia, dove oltre cinquemila persone si erano riunite in occasione del quarantottesimo anniversario del patto Molotov-Ribentrop, che apri la via all'annessione delle Repubbliche Baltiche all'Urss. Lo sostiene, in una dichiarazione a un'agenzia di stampa occidentale, un dissidente, Valéry Senderov, secondo il quale la televisione lettone ha trasmesso, domenica sera, alcune interviste con i dimostranti di Riga, che accusavano la polizia di averli attaccati. La polizia, tuttavia, non ha disperso la manifestazione, che è continuata per l'intera giornata senza altri incidenti. I dissidenti hanno anche rivelato che undici esponenti di un gruppo per il rispetto degli accordi di Helsinki sono stati fermati dalla polizia e rilasciati dopo tre ere: tutti sono stati ammoniti a non lanciare ulteriori incitamenti ad «espressioni di sentimenti antisovietici». Altre manifestazioni di stampo nazionalistico — sempre per protestare contro il patto tra Germania e Urss e 1 successivi «trattati di mutua assistenza» tra Mosca e le tre Repubbliche — si sono svolte, domenica, a Vilnius, capitale della Lituania. 3 a Tallinn, in Estonia. Ieri, 1 giornali sovietici ne hanno dato notizia, senza fornire molti dettagli sul numero del partecipanti, o con cifre inferiori a fonti occidentali. A Vilnius i dimostranti sarebbero stati cinquecento, secondo un'agenzia di stampa occidentale; la Tass ha parlato invece di 250-300 persone, molte delle quali arrivate per caso e semplici passanti, e di una trentina di .estremisti aggressivi.. A Tallinn, «alcune centinaia di curiosi» si sono riuniti in un parco della città, secondo 1 giornali sovietici, che non danno altri particolari. Tranne che a Riga, però, non si ha notizia di violenze. Anche ieri, i giornali sovietici hanno insistito sulla .provocazione, orchestrata da alcune emittenti occidentali e dagli Stati Uniti per incoraggiare le dimostrazioni che .deformano il senso e l'importanza, del patto del '39 tra Unione Sovietica e Germania. Per giorni, la settimana scorsa, i mass media sovietici avevano battuto il tasto della «provocazione» straniera. Ma avevano anche lasciato spazio a interventi intesi a «convincere», a •giustificare, l'intervento dell'Urss in quelle repubbliche, durante la guerra, e le sue conseguenze. Un segno che le autorità sono preoccupate.