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tiRkBs€vtìamo pure l'ora di religione» I piani della Pubblica Istruzione tiRkBs€vtìamo pure l'ora di religione» II discorso dì Galloni sulla scuola italiana RIMINI rr. «»S« VOTA alter-. nativa a quella di religione è obbligatoria' o no, lo deciderà il Consiglio di Stato fra pochi giorni, ma posso dire subito che non sono contrario a riaprire un discorso sulla materia, se il Parlamento lo vorrà fare, a condizione che non ci sia contrasto con il Concordato-. Lo ha affermato ieri il nuovo ministro della Pubblica Istruzione, Giovanni Galloni, al dibattito sul tema «Sfato e scuola: una libertà possibile?- nell'ambito del meeting di Rimini. H ministro ha anche parlato del suoi progetti per la scuola italiana. Religione. -Per quanto riguarda l'insegnamento della religione — ha detto Galloni, che ne riferirà in Senato il 9 settembre — bisogna partire dal fatto che non siamo di fronte a un'ora di catechismo, ma a un insegnamento vero e proprio per il quale sono in corso di definizione i programmi. L'insegnamento della religione nel normale orario didattico costituisce il riconoscimento del valore storico della religione cattolica nel nostro Paese-. Riforma. «Non penso a una riforma come hanno fatto i miei predecessori; vii sembra un progetto troppo pretenzioso-. Scuole private. « "Uno Stato al servizio della società" è uno slogan che preferisco di piti a quello "Meno Stato più società" (del Movimento popolare, ndr). Tuttavia il problema non è scegliere tra scuola di Stato e non di Stato, ma valorizzare anche i contributi che danno risultati positivi — ad esempio, i licei linguistici — di scuole non pubbliche-. Lingue straniere. Galloni propone l'insegnamento della lingua straniera già al secondo anno della scuola elementare. Università. Il programma di governo ne ha trasferito la competenza al ministero della Ricerca scientifica. -Il problema, però, è quello dell' autonomia degli atenei, che deve essere mantenuta anche se le Università passeranno sotto un altro ministero-. Classi di 25 alunni. CI potranno essere delle difficoltà per trovare le aule necessarie, ma e intenzione del ministro applicare il decreto.