In Etiopia arriva un'altra carestia

In Etiopia arriva un'altra carestia Niente piogge: raccolti compromessi e timori per le cavallette In Etiopia arriva un'altra carestia LONDRA — Nuovo allarme per l'Etiopia: è in arrivo una nuova carestia. L'Agenzia nazionale per 11 soccorso e funzionari del governo di Addis Abeba sostengono che sta per ripetersi con ogni probabilità una carestia simile a quella degli anni 1984-'86 che — secondo quanto hanno dichiarato — avrebbe ucciso un milione di vite. I timori per una nuova carestia sono fondati sulle mancate piogge in vaste zone del Paese. Le agenzie di assistenza e soccorso che operano in Etiopia hanno anche avvertito che le precipitazioni nelle province centrali e meridionali di Shewa, Harerge, Sidamo e Gamo Gofa sono state particolar¬ mente scarse, mentre nelle regioni settentrionali dell'Eritrea, Tigray e Welo. sono mancate del tutto. Stando a uno di questi rapporti, la mancanza di piogge nelle ultime cinque settimane può significare che i primi raccolti come quelli del sorgo e del mais sono compromessi, mentre le colture più tardive, come il frumento e l'orzo, non possono essere seminate poiché i terreni sono troppo secchi. Dicono gli agronomi che se anche le piogge — che dovrebbero aversi normalmente tra luglio e settembre — arrivassero entro breve, la produzione alimentare per il prossimo anno sarebbe comunque drammaticamente scarsa. I funzionari degli organismi umanitari intravedono un altro pericolo. Temono cioè che. se le piogge infine giungeranno, queste creeranno le ideali condizioni per la riproduzione delle cavallette del deserto, una varietà comune in molte regioni del Corno d'Africa; questa cavalletta si riproduce a ritmi spaventosi. Tale evento significherebbe la distruzione totale dei raccolti superstiti della carestia. Funzionari degli enti di soccorso hanno infine un altro timore, e cioè che la risposta dell'opinione pubblica a una nuova carestia potrebbe non essere ampia e generosa come quella di tre anni fa. Essi sottolineano anche però che buona parte del sistema di distribuzione degli aiuti allestito durante la passata carestia e ancora intatto e funzionante. In sostanza: un'altra catastrofe potrebbe essere evitata se le donazioni dall'Occidente fossero raccolte a partire da questo momento. La Overseas Development Organizaiion. agenzia ufficiale del governo britannico per : soccorsi, ha annunciato ieri che 7 mila tonnellate di alimenti saranno inviati al più presto nell'Etiopia settentrionale, come immediata risposta all'appello lanciato da Berhanu Jembere, direttore della commissione etiopica per i soccorsi. e. st.

Persone citate: Gamo Gofa

Luoghi citati: Addis Abeba, Eritrea, Etiopia, Londra, Tigray, Welo