« Chi ha ucciso Elisabetta? »

« Chi hq ucciso Elisabetta? » Roma, archiviata dopo un anno l'inchiesta sulla modella sarda « Chi hq ucciso Elisabetta? » I genitori si oppongono alla conclusione delle indagini: «Vorremmo sapere perché nessuno vuole indagare sull'assassinio di nostra figlia» - La sorella: «Il killer è un drogato dello stesso ambiente» CAGLIARI — Un anno fa, alla fine di giugno, in un elegante appartamento romano, nella centralissima via dei Prefetti, un'avvenente ragazza cagliaritana, Elisabetta Di Leonardo, aspirante fotomodella e assidua frequentatrice del jet-set capitolino, viene trovata priva di vita, il corpo trafitto da numerose coltellate. Il grave fatto di sangue mette a rumore la Romabene, mentre la polizia imbocca subito una pista che conduce ad un giro di droga. Qualcuno finisce in carcere, ma le indagini, di fatto, non approdano a nulla. Nessun indizio, nessuna prova, niente di niente. L'assassino e il suo movente restano misteriosi al punto da indurre il magistrato inquirente ad archiviare l'inchiesta il 1° luglio scorso, ad un anno dalla data dell'omicidio. E' proprio l'epilogo che i famigliari avevano preconizzato appena qualche mese fa. Una conclusione scontata per una vicenda che lascia senza risposta troppi interrogativi e che comunque il padre Otello, la madre Rosanna e la sorella minore di Elisabetta, Angela, sono ben lungi dal voler accettare. Nei giorni scorsi, tramite un legale, hanno chiesto un incontro al magistrato che ha condotto le indagini, poi. se la cosa si rivelasse fattibile, sono pronti a chiedere la riapertura dell'inchiesta. — Cosa c'è che non vi convince? Rosanna Di Leonardo: • Tutti in Italia conoscono per sentito dire e per esperienza personale l'esasperante lentezza della giustizia anche per fatti insignificanti. Possibile che appena dodici mesi siano bastati per ar¬ chiviare un omicidio?'. — Intende dire che forse gli inquirenti non hanno lavorato a dovere? •No, questo non lo posso affermare perché non conosco né il modo in cui sono state condotte le indagini, né i risultati cui sono pervenute. E' probabile che abbiano anche lavorato con scrupolo, però credo di avere almeno il diritto di valutarlo, atti alla mano, e di sapere perché nessuno vuole più cercare l'assassino di mia figlia. E poi ho molte domande da porre al magistrato...». — Quali? •Anzitutto vorrei chiedergli perché non ha mai ritenuto opportuno interrogare Ubaldo Cosentino, fidanzato di Elisabetta, per intenderci colui che introdusse mia figlia in un giro di persone che non esito a definire una pattumiera; poi voglio chieder¬ gli la restituzione degli effetti personali (agende, diari ed altro) trattenuti per le indagini: — Cosa spera di trovare? • Non so, forse solo un ricordo più vivo di Elisabetta o forse una traccia che altri non hanno saputo notare nei disegni inframezzati a buffi pupazzetti che mia figlia aveva l'abitudine di vergare sui quaderni fin da quando era bambina*. Anche Angela Di Leonardo, sorella di Elisabetta, vuole vederci più chiaro. •Se non fosse stato per l'impossibilità di trovare i biglietti dell'aereo — afferma — i miei genitori sarebbero già riusciti a parlare con il magistrato e forse avremmo m mano qualche elemento in più per capire. Adesso dobbiamo attendere il suo rientro dalle ferie, ma non intendiamo mollare. Del resto mai nessuno si è sentito in dovere di informarci sull'andamento delle indagini e sapere per vie traverse che il caso è chiuso, che l'assassino si è garantito per sempre l'impunità è una soluzione che francamente ci sta un po'strettan. — Avete qualche sospetto su chi possa essere stato? •No, ma sono sicura che è una persona del giro che mia sorella frequentava; persone altolocate anche se, magari, preda come lei della droga'. — In base a quali elementi può affermarlo? •Alla certezza che le amicizie di Elisabetta, anche dopo la partenza di Cosentino in Nigeria, sono rimaste le stesse e al fatto che chi l'ha uccisa non l'ha fatto per derubarla, anche se non sono mai stati ritrovati i suoi gioielli e persino il suo orologio'. Silvana Migoni

Persone citate: Angela Di Leonardo, Cosentino, Elisabetta Di Leonardo, Silvana Migoni, Ubaldo Cosentino

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Nigeria, Roma