Rama tra i fischi salvata da Voeller di Giorgio Viglino

Rama tra i fischi salvata da Voeller Vittoria di misura dei giallorossi sui modesti tedeschi del Werder Brema Rama tra i fischi salvata da Voeller II centravanti ha sbloccato il risultato dopo un'ora di non gioco - Pareggio di Borowka e gol decisivo di Di Carlo - Contestazione dei tifosi romanisti nei confronti di Viola ROMA — Liedholm ha messo la maschera alla Roma, si pensava vedendo la formazione iniziale dei giallorossi, ma a consuntivo il giudizio è cambiato. La Roma è soltanto questa, dominata sul piano del gioco (ma non nel risultato, sbloccato da Voeller e «perfezionato, da Di Carlo dopo il pareggio tedesco) dal modesto Werder Brema. Una Roma eguale a quella sbiadita vista in campo per l'ultimo quarto della scorsa stagione. Eriksson o Liedholm, nessuno della panchina può fare miracoli e la campagna acquisti, condotta all'Insegna delle vendite, ha finito per risultare determinante. Per fortuna è arrivato il centravanti-panzer a dare una mano. La difesa traballa più che mal, soprattutto con Oddi tolto precauzionalmente dalla mischia dopo pochi minuti, ma è molto peggio il centrocampo che senza 11 contestato Manfredonia non sa marcare e poco imposta. Possono bastare i numeri da foca di Bruno Conti rivitalizzato o le sgroppate di Voeller? Appena per superare faticando il Werder Brema, ma probabilmente non basteranno con le avversarie vere, italiane, che hanno già un passo diverso fin d'ora. L'atmosfera tesa, la contestazione attiva dei tifosi, la loro spaccatura tra prò e contro Manfredonia aiutano a far cadere dalla crisetta estiva al crollo pieno. In realtà sul banco degli imputati sta Dino Viola, argutamente indicato dalle filastrocche dei tifosi come «cantastorie.. Combinato alle invocazioni rivolte ad Ancelotti, il capitano ceduto al Milan, 11 succo della critica va ben oltre l'antipatia per Manfredonia. L'indisponibilità reale di Gerolin e quella fittizia di Manfredonia (ma prima o poi dovrà pure affrontare la piazza romana!) non bastano a giustificare la povertà di idee a centrocampo, la tardività in fase di interdi¬ zione, i lanci mai effettuati per Voeller. Giannini ha giocato 10' iniziali deliziosi ma solo quelli. Ha avuto una deviazione di testa (6) su ciabattata di Boniek. che Voeller ha trasformato in bomba, ahimé sul portiere, poi un altro paio di bei controlli ed ha finito. Boniek non ha nemmeno cominciato ed e uscito per Pruzzo alla fine del primo tempo. Policano ha fatto numero e il solo Di Carlo ha dato mobilità al reparto: peccato che sia tra i partenti sicuri. Troppe sostituzioni nel Werder Brema hanno indebolito notevolmente la squadra tedesca e l'inserimento di Pruzzo ha contribuito per lo meno a mettere paura alla difesa avversaria. Per Voeller si è aperto qualche spazio in più e il tedesco ha potuto sbloccare il risultato facendo però veramente tutto da solo. Conti (60') ha rubato con la consueta bravura una palla a centrocampo, l'ha porta di fianco a Voeller che e partito in profondità: due avversari li ha superati di scatto, il terzo lo ha girato e poi ha concluso di potenza in modo vincente. Era il secondo tiro in porta per la Roma e ì tedeschi si sono arrabbiati non poco. Tutti all'arrembaggio e sul terzo corner consecutivo Borowka è intervenuto di piatto sul palo opposto infilando in rete. Vista la facilità del recupero gli ospiti insistevano un po' sconsideratamente facendosi prendere sbilanciati dal primo contropiede giallorosso. Il portiere Reck ha respinto affannosamente un primo tiro molto angolato e non difficile di Giannini (67'). Il terzino Kutzop ha respinto con ancor maggiore affanno ed ha finito per sbucciare in pieno la palla scodellandola sui piedi di Di Carlo, libero all'altezza del rigore: controllo e tiro a botta sicura. I tedeschi attaccavano ancora a fondo ma senza riuscire più a modificare il risultato. Giorgio Viglino

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