Crosta o futuro capolavoro? Una turista in mezzo ai guai

Crosta o futuro capolavoro? Una turista in mezzo ai guai Bloccata alla frontiera con un quadro da 600 mila lire Crosta o futuro capolavoro? Una turista in mezzo ai guai L'esperto: «Non ha particolare rilievo artistico, ma potrebbe diventare importante» Ha acquistato un quadro per 600 mila lire e adesso, per aver tentato di portarlo all'estero, rischia di pagare una multa da 1 a 120 milioni. Perché quella tela potrebbe «in futuro risultare d'un qualche interesse storico-artistico-. Protagonista della disavventura giudiziaria: Susan Carol Goldman, 30 anni, residente a Chicago, Insegnante d'arte e figlia di un noto avvocato. L'estate scorsa viene in Italia, soggiorna a lungo a Roma. Nel negozio dell'antiquario Paolo Vangelli, in via del Babbuino 25, compera un olio raffigurante un Q. Francesco benedicente ai piedi di una collina. Lo paga 508 mila lire più 92 mila di Iva. H commerciante rilascia regolare ricevuta e bolla d'accompagnamento in cui si precisa che il dipinto è un -soggetto religioso, attribuibile alla scuola lombarda, prciumibilreni.e della seconda metà dell'Ottocento-. Insieme ad amici americani, Susan risale l'Italia in auto. Ai primi di settembre è in Val d'Aosta. Dopo una settimana a Cervinia, parte per Ginevra dove prenderà l'aereo per tornare a Chicago. Passa la frontiera a Courmayeur, al tunnel del Monte Bianco. Alla domanda dei finanzieri -Nulla da dichiarare?- risponde: «No». Un doganiere indica un pacco rettangolare sul sedile posteriore della «Renault» noleggiata dalla turista: -Che cosa c'è li dentro?- La Goldman replica tranquilla: - Un quadro». E cominciano i guai. Il pacco finisce In un ufficio della Finanza, viene aperto. Il dubbio assale 1 militari: che quel S. Francesco benedicente sia un capolavoro che sta per essere trafugato? Susan cade dalle nuvole, esibisce la ricevuta e la bolla d'accompagnamento dell'antiquario romano, insiste: -E" tutto regolare, quest'olio è tutto fuorché un'opera di grande valore. L'ho acquistata solo perché faccio collezione di soggetti religiosi-. Spiegazioni inutili. I doganieri, rifacendosi alla legge del 1939 che regola l'esportazione di beni artistici nazionali, sequestrano la tela e denunciano l'americana. Tacitano le sue proteste: «Se risulterà che lei ha ragione il dipinto le sarà restituito-. La Goldman può ripartire per Ginevra: non immagina che la disavventura è soltanto agli inizi. La relazione della Finanza finisce alla Procura d'Aosta. Il pubblico ministero Cuzzola apre un'inchiesta, manda il S. Francesco a Torino e incarica la dott.ssa Bianca Alessandra Pinto, della Sovrintendenza ai Beni artistici del Piemonte, di periziarlo. L'esame richiede mesi. Questo, il responso dell'esperta: -L'opera appartiene alla scuola del pittore Francesco Coghetti, vissuto a Bergamo tra il 1804 e il 1875. Non costuitisce un bene di particolare rilievo artistico. Però, potrebbe diventare di un certo interesse storico-. Quindi: il S. Francesco non può essere esportato ed è confiscato. Susan Goldman (la difende l'avv. Fulvio Gianaria di Torino) è incriminata per violazione della legge del '39. Il processo sarà celebrato davanti al tribunale di Aosta il 7 ottobre. „ _.„_ c. giac.

Persone citate: Alessandra Pinto, Crosta, Cuzzola, Francesco Coghetti, Fulvio Gianaria, Goldman, Paolo Vangelli, Susan Carol Goldman, Susan Goldman