Miniere, fragile tregua

Miniere, fragile tregua In Sud Africa avviate le trattative tra operai neri e società Miniere, fragile tregua H rappresentante degli industriali: discussioni costruttive - Nuovi scontri in un impianto vicino a Johannesburg: un morto - Botha minaccia la stampa e i diplomatici che «fomentano la rivoluzione» JOHANNESBURG — Delegazioni del complesso minerario sudafricano AngloAmerican e del sindacato nazionale dei minatori (Num) hanno avviato ieri negoziati nel tentativo di eliminare ogni forma di violenza dallo sciopero di oltre 320 mila operai negri in corso da otto giorni. Domenica l'Anglo-American, la società più colpita dallo sciopero che finora è costato In mancata produzione di oro e carbone una media di undici miliardi di lire al giorno, aveva avanzato al sindacato alcune proposte per far cessare episodi di violenza che hanno causato finora il ferimento di 240 lavoratori e l'arresto di altri 200. Il portavoce della società mineraria ha annunciato che l'Incontro è stato sospeso dopo tre ore e mezzo di -discussioni costruttive- e sarà ripreso oggi. Il portavoce non ha reso note le proposte avanzate dal Num a fronte di quelle dall'Anglo-American. La società ha proposto che gli ostelli dove alloggiano i lavoratori funzionino normalmente, che vi sia accesso per i lavoratori, rappresentanti della direzione e del sindacato e che lo stesso accesso sia garantito normalmente ai pozzi minerari e alle fabbriche con zone designate a un picchettaggio pacifico e che l'uso o la minaccia dell'uso della forza non venga adoperato né dalla direzione, né dal sindacato in modo che 1 lavoratori siano liberi di scioperare o recarsi al lavoro. L'incontro avviene in un grande albergo al centro di Johannesburg. La delegazione dell'Anglo-American è guidata dal direttore generale delle relazioni indu¬ striali, Bobby Godsell, e quella del Num dal presidente James Motlatsl. Anche ieri però si sono registrati nuovi episodi di violenza: un lavoratore è rimasto ucciso ed altri due feriti in uno scontro tra operai favorevoli e contrari ad uno sciopero nello stabilimento di Secunda, una località vicino Johannesburg dove si estrae petrolio dal carbone. Lo sciopero a Secunda, dove vi sono impianti fra i più moderni al mondo, doveva interessare 15.000 lavoratori che chiedono di poter godere come festività pagate le giornate del primo maggio e del 16 giugno, anniversario della rivolta studentesca di Soweto. Il sindacato dei lavoratori chimici ha diffuso un comunicato, subito smentito dalla società proprietaria degli impianti, .Sasol., nel quale ha sostenuto che lo sciopero non si è materializzato perché 1 dirigenti della società hanno portato gruppi di vigilantes, che avrebbero attaccato gli operai. Secondo il sindacato, gruppi di lavoratori sono stati attaccati con spranghe di ferro ed altre armi rudimentali. La Sasol ha smentito in modo categorico le accuse del sindacato ed ha accusato il sindacato di -diffamazione di dirigenti della società-. Domenica, in una riunione svoltasi a Johannesburg, il sindacato dei minatori aveva deciso di continuare lo sciopero in corso dal 9 agosto scorso ed aveva anche ammonito che 1 lavoratori si sarebbero -difesi dagli attacchi- dei servizi di sicurezza delle miniere e della polizia. L'Anglo-American aveva anche minacciato di chiude¬ re alcuni settori di miniere se i lavoratori non fossero tornati al loro posti. L'altra società colpita dallo sciopero, la Gencor. ha fatto sapere che le sue attività sono -leggermente migliorate- rispetto alla scorsa settimana. L'organizzazione che raggruppa le principali società minerarie sudafricane ha fatto sapere che a Johann. sburg non si tratterà degli aumenti salariali, ma essa è •pronta invece a discutere tutto ciò che riguarda il miglioramento delle condizioni di vita dei minatori-. I lavoratori chiedono aumenti pari al 30 per cento dei loro salari attuali ed altri benefici, fra i quali un maggior periodo di ferie e maggiori benefici In caso di infortuni sul lavoro. Il presidente sudafricano Botha ha lanciato ieri un duro attacco contro la stam¬ pa di opposizione, accusandola di continuare a sostenere -un clima rivoluzionario contro Pretoria-, e ha ammonito che il suo governo -si occuperà di giornali e agenzie di stampa cosiddette alternative-. Parlando alla Camera Botha ha accennato al progetto di limitare -i movimenti di certi diplomatici stranieri- che -si servono di sudafricani per i loro sporchi giochi-, affermando che il problema é stato già discusso con i governi interessati. La scorsa settimana Botha aveva accennato alla possibilità di ritirare il passaporto a quelle persone -che stanno trattando con il nemico-, evidente riferimento a quei dirigenti bianchi anuapartheid che si erano incontrati con esponenti del movimento guerrigliero Afncan National Congress. (Ansa)

Persone citate: Bobby Godsell, Botha, James Motlatsl, Soweto

Luoghi citati: Pretoria, Sud Africa