Udine dei fratelli Basaldella ha nostalgia di Mitteleuropa

Udine dei fratelli Basaldella ha nostalgia di Mitteleuropa Udine dei fratelli Basaldella ha nostalgia di Mitteleuropa FRONTIERE nati in Friuli, ma cresciuti sotto l'ala della Serenissima regina della laguna. Oggi, Udine, dopo anni di silenzio, ritorna con una manifestazione di dimensioni e di respiro europei, l'omaggio a tre eclettici artisti che. nella prima metà del secolo, ancora ragazzi, seppero rompere antichi schemi, dando linfa a una scuola d'avanguardia. C'erano, con loro, altri «rivoluzionari»: Alessandro FUipponi, Angllotto Modotto, Candido Grassi, Fred Pittino. I primi tre non ci sono più. Pittino, oggi ultraottantenne e ancora straordinariamente attivo, vede riconosciute le sue qualità (Milano gli ha dedicato di recente una mostra): immaginabile la sua emozione nel ricordo degli amici (una delle sezioni attraverso cui si articola l'esposizione documenta la nascita della Scuola friulana d'avanguardia). La gran festa per i Basaldella interessa da vicino il Castello di Udine: l'apertu- Scorcio di Piazza detta Liberta Primo piano per il capoluogo friulano che ospita una grande mostra retrospettiva dedicata ai tre fratelli protagonisti dell'avanguardia europea. Panorami, scorci, segreti piaceri, bei posti e indirizzi utili di una città da non dimenticare. Quattro chiacchiere nelle osterie e shopping di grappe e pantofole ra della mostra coincide con l'agibilità ritrovata di quella che fu la sede del Parlamento friulano ed è oggi museo. Dopo i gravi danni subiti nel terremoto del '76, viene restituito alla sua funzione di simbolo della città e dell'intero Friuli. Dal piazzale, sul colle, si abbraccia tutta Udine e si spazia fino dal mare alle Alpi. ; Città mitteleuropea, il capoluogo friulano s'incontra sull'asse Venezia-Vienna, fra Vivaldi e Mozart, oggi idealmente più vicini grazie a un'autostrada che attraversa pianure fertili, fra colline e laghi. Bucando la montagna, mostra, all'improvviso, oltre il buio delle gallerie, luoghi Incantevoli da scoprire. L'occasione può essere a Udine, con la Loggia di Sa con Sauvignon e Pinot in testa, per tacere del Picolit, il preferito dei patriarchi). Biglietto da visita di Udine la grande civiltà, la pulizia, 11 decoro. Si pratica anche qui lo «struscio», come in molte città grandi e piccole. Ma ha un fascino particolare accanto a monumenti e palazzi che soprattutto in centro, con strade dal traffico sopportabile che non sovrasta il brusio delle chiacchiere, ricordano Venezia, accanto a vetrine che hanno il fascino speciale della classe e dell'eleganza discreta. Purtroppo, in questi giorni ha chiuso i battenti il Longega di piazza Libertà (è rimasta aperta solo un' appendice in piazza del Duomo). Negozio famoso e celebrato, aveva clienti d' ogni parte d'Italia, austrìaci e tedeschi. Arrivando a Udine non sfuggivano quelle «finestre» affacciate sulla piazza più bella. Il buon gusto era la sigla d'ogni vetrina secondo lo stile di Antonio e Gimba Longega, i nipoti del fondatore (il negozio, nato'come profumerìa nel 1911, fu arredato da Raimondo d' Aronco, architetto famoso nel mondo, maestro del li- rappresentata proprio da una sosta a Udine per conoscere da vicino i Basaldella. E poi guardarsi attorno: per shopping, per ricerche archeologiche (Aquileia, a due passi dal mare, Zuglio, incastonata nelle Alpi Carniche). Per conoscere da vicino Cividale longobarda, per trovare conforto dalla rinascita straordinaria (conforto per gli occhi e per il cuore) del paesi che solo undici anni fa sembravano sconfitti dal terremoto. Udine e l'intero Friuli sono animati da ritrovata vitalità e invitano il visitatore con argomenti solidi: la storia, l'arte, il turismo (Ugnano, Marano, Tarvisio) ma anche la gastronomia, dal celeberrimo prosciutto di San Daniele al vini (straordinari i bianchi n Giovanni e la Torre dell'Orologio. In alto si profila il Castello Renato Romanelli