Cento soste a sorpresa per cento capolavori

Sono stati fatti numerosi restauri dei quali si hanno scarse notizie Sono stati fatti numerosi restauri dei quali si hanno scarse notizie Cento soste a sorpresa per cento capolavori Ecco una selezione di monumenti e opere d'arte che sono state oggetto di recenti restauri e rappresentano per i buoni vacanzieri mete da riscoprire o rivisitare. getti di legge in cui inserire di volta in volta gli interventi. Finora ne è andato in porto solo uno». Spulciando tra le righe e i codici burocratici degli elenchi ministeriali, ecco affiorare (restauri ultimati l'anno scorso) 1 capolavori nascosti, dall'altare ligneo della Chiesa di San Lorenzo a Quinto di Treviso ai venti dipinti di scuola veneta dell'Arcivescovado di Chioggia, fino alle sei sculture della Deposizione di Cristo nella Chiesa di San Giacomo a Cagliari. Accessibili ai visitatori soltanto da poco sono anche la Chiesa di San Mattia a Bologna, 11 Santuario del Mirteto a Orto Novo (La Spezia), l'insediamento neolitico di Lugo di Ferrara, l'acquedotto romano di Duino A urla ina (provincia di Trieste). Sapere che esiste una lunga serie di opere d'arte appena restaurate, tesori in un certo senso vergini, da guardare con gli occhi dei primi visitatori, di cui diamo un parziale elenco, può essere da un lato una consolazione per chi si preoccupa per le sorti del patrimonio artistico nazionale dall'altro un nuovo itinerario in quel museo naturale che è il nostro Paese. Le grandi ferie estive sono l'occasione giusta per cercare, raggiungere, scoprire queste nuove mete, o per una breve deviazione di buon gusto, andando e tornando dalle località di villeggiatura, portando casa il ricordo (e la fotografia) di un posto che gli altri ancora non conoscono. Elisa Forghieri Beni artistici e storici • San Salvatore Monferrato, Oratorio dell'Assunta, dipinti «Storie della Vergine». • Padova, Battistero, affreschi di O. Menabuoi; Chiesa di Santa Giustina, stucchi. • Mantova, Palazzo Ducale, arazzo di Raffaello, «La Pesca Miracolosa». • Bologna, Pinacoteca, dipinto di Vasari, «La cena di Papa Gregorio». • Ferrara, Pinacoteca, dipinto di Bastianino, «Annunciazione». • Firenze, alla Gallerìa Uffizi dipinti di Andrea del Sarto raffiguranti i Quattro Santi, e alla Galleria Palatina, dipinto di Andrea del Sarto raffigurante Madonna col Bambino. • Pistoia, Convento di San Domenico, affreschi e sinopie di A. Allori. • Monte Piano (Fi), Chiesa di Santa Maria, affresco sec. XIII «San Cristoforo». e Asciano (Siena), Chiesa di San Francesco. • Slena, Pinacoteca Nazionale, tavola sec. XIII, «San Francesco». • Pi e trasalita (Pisa). Chiesa di San Martino, scultura lignea, «Crocefisso», sec. XTV. • Calci (Pisa), Chiesa della Certosa, affreschi. • Cortona (Arezzo), Museo Diocesano, Trittico del Beato Angelico. • Castiglion Fiorentino, Chiesa del Gesù, Tavola d'altare. • Gradara, Rocca: dipinti murali della cappella. • Urbino, Palazzo Ducale, cortile d'onore, marmi, e giardino segreto, affreschi. • Fabriano. Oratorio Beati Becchetti, statue lignee. • Amelia (Terni), Duomo, tavola «Ultima Cena». • Nami (Perugia). Duomo, Cappella del Transito di San Giuseppe, stucchi. • Perugia, Galleria Nazionale: «Madonna con bambino e santi» di Luca Signorelli e «Natività» di Perugino. • Coppito (L'Aquila), Chiesa di San Pietro, affreschi di F. da Montereale. • Montefiascone (Roma), Chiesa di San Flaviano, affreschi. • Sezze (Roma). Chiesa di Santa Lucia, affreschi. • Maiori (Salerno). Chiesa di Santa Maria Olearia, affreschi. • Nocera (Salerno). Museo Agronocerino. polittico. • Sant'Arcangelo (.Muterà). Chiesa di Santa Maria di Orsoleo, affreschi. • Potenza, Chiesa di Santa Maria del Sepolcro, stucchi. • Galatina (Bari). Chiesa di Santa Caterina, affreschi. • Cagliari. Pinacoteca Nazionale, letti, casse lignee, ciotole. Nell'Italia delle grandi ferie ecco una nuova occasione per un itinerario a sorpresa o una deviazione di buon gusto: le opere d'arte ieri dimenticate oggi restaurate La torre e l'abside della Pieve del Thè a Brisighella, uno dei monumenti restaurati da poco berty, che anche a Torino ha lasciato la sua impronta). Udine ha anche altre botteghe importanti. In via Cavour i tessuti di Furianetto e la sartoria-boutique di Cristina da Udine. In piazza Matteotti (piazza San Giacomo), uno shopping center all'aria aperta, si incontrano il gusto classico dei Querini e la boutique Prevedello. Dietro la Vitrum (cristallerie), sul ponticello che attraversa una delle ultime rogge a cielo aperto, collegando piazza San Giacomo con via Zanon, il cortile di Zaele Quendolo che vende le pantofole friulane originali (30 mila quelle ricamate a mano). Uno spazio originale, nella vita della città, è quello riservato alle osterie dove si rinnova il rito antico dell'aperitivo (famoso il tajut di bianco). Al Cappello, al Presepio, al Pappagallo e in cento altri locali intorno a mezzogiorno e al tramonto crollano (se vi sono mai state) le barriere sociali: nel brindisi e nelle chiacchere tutti sono protagonisti alla stessa maniera. Anche se gli argomenti sono gli stessi: la politica, 1 guai del tempo e le speranze nell'Udinese di Giacomini. Per chi ama i tours gastronomici non c'è che l'imbarazzo della scelta. Si mangia bene praticamente ovunque, dalla più modesta trattoria ai ristoranti (giustamente) segnalati dalle guide. In città, cogliendo fior da fiore, si possono segnalare il Lepre (proprio cosi, al maschile), in via Poscolle 27, telefono 295798; al Fornaretto, via Pelliccerie 5, tel. 204327; alla Ghiacciaia di vicolo Portello 2, tel. 291937; alla Vedova, via Tavagnacco 9, tel. 470291. Ma non si può mancare un appuntamento con Giovanni Gallinaro all'Astoria Italia di piazza XX Settembre o con il Vitello d'oro di via Valvason 4/1. Una «gita fuori porta» meritano l'alta cucina e l'ospitalità squisita di Giorgio Trentin all'Antica trattoria Boschetti di Tricesimo (piazza Mazzini, tel. 851230), le gustose proposte della trattoria Blasut di La variano (tel. 767017), il connubio arte-natura-cucina di Toni a Gradiscutta di Vanno (tel. 778003), le prelibatezze del Roma di Tolmezzo (0433/2081). Si può concludere il viaggio in dolcezza, gustando una fetta di Gubana, dolce tipico deUe Valli del Natisene (altri luoghi da visitare). E, infine, una lacrima di Ue (letteralmente, uva), l'ultima nata delle grappe di Glanola Nonino. Archeologia • Albenga (Savona), Chiesa paleocristiana; • Luni (La Spezia), Basilica cristiana. • Sabbioneta (Mantova). Cà dei Cessi, abitato dell'età del bronzo. • Calvatone (Cremona). Sant'Andrea, abitato di età romana. • Slrmione (Brescia), Villa di Catullo. • Cividate Camuno (Brescia), teatro romano. • Concordia (Venezia), acropoli, complesso romano. • Feitre (Belluno), complesso romano. Il bel castello di Gorizia su • Comacchio, imbarcazione romana. • Isola del Giglio, insediamento romano e bagni di Agrippa. • Castelvecchio Subequo (L'Aquila), area di Superaecum. • Campo Marino (Campobasso), villaggio protostorico. • Sepino (Isernia), teatro romano. • Casamarei2.no (Napoli), necropoli sannitica. • Palinuro (Salerno), necropoli e insediamenti preistorici. • Albanella (Salerno), necropoli e santuari. • Arpi (Foggia), tomba a camera e necropoli. » Rutigliano (Bari), insediamento indigeno. • Perfugas (Sassari), pozzo sacro nuragico. • Porto Torres (Sassari), frazione Re Barbaro, terme romane. Architettura • Montechiaro d'Asti, Chiesa di San Nazzaro Eccelso. • Padova, Basilica di Santa Giustina. • Brisighella. Pieve del Tho. • Radda in Chianti (Siena). Chiesa di Santa Maria al Prato. e Scandicei (Firenze). Badia a Settimo. Chiesa di San Salvatore. • Carboniano (Viterbo). Chiesa di San Eutizio. • Gagliole (Macerata). Chiesa della Madonna delle Macchie. • Castelluccio Inferiore (Potenza). Chiesa di Sa:-.ta Maria della Vergine. • Canosa (Bari). Torre dell'Orologio. • Capoterra (Cagliari), Chiesa di Santa Barbara. • Colangiano (Sassari). Chiesa del Rosario. un'altura che domina il vasto pa