«Quando ho visto Nigel ko sono scoppiato a ridere»

Piquet senza pudori sfotte il suo compagno Piquet senza pudori sfotte il suo compagno «Quando ho visto Nigel ko sono scoppiato o ridere» Alberete e Berger tranquilli «Ci divertiremo anche noi» Un po' delusi ma finalmente ottimis Il brasiliano ha brindato con gli uomini della Honda e con Warr della Lotus Per l'austriaco, malato, massaggi e ossige DAL NOSTRO INVIATO Piquet ha ammesso di essere stato sorpreso dalle Ferrari: «Ho avuto dei problemi a superare Alboreto. Mi è sembrato che abbia sbagliato una marcia. Questa pista comunque non conta per dare un giudizio definitivo. Aspettiamo Zeltweg, poi ne riparleremo». Dopo la gara il brasiliano della Williams è andato a festeggiare vJa vittoria nella motornome 'della Honda. Brìndisi in giapponese con champagne. Poi è arrivato Peter Warr, direttore sportivo della Lotus (la squadra di Piquet per il prossimo anno) e ci sono stati abbracci e baci. Poco lontano Nigel Mansell si appoggiava sconsolato ad una rete. •E' inimmaginabile, impossibile perdere in questa maniera. Si è svitato il dado della ruota posteriore destra. Nelle prove mettiamo una molletta di sicurezza. Ma in gara è diverso, perché con gli eventuali cambi di pneumatici si perderebbe troppo tempo». Ed il mondiale? «Forse posso dargli un addio. Di¬ ciotto punti di distacco dal mio compagno di squadraavversario sono un abisso. Non mi resta molto da sperare. Eppure non ho commesso errori, era tutto perfetto. Sono stato sempre il più veloce, ho dimostrato di essere il migliore. Ma a cosa serve? Mi viene quasi da piangere-. Per Mansell quello di ieri è stato il secondo ritiro consecutivo mentre si trovava al comando di una corsa. E per combinazione è stato in entrambe le occasioni il suo «amico. Piquet ad approfittarne. Diverrà un incubo? • Spero di no. Avevo detto in precedenza che avrei pensato a vivere alla giornata. Ora è il momento di stringere i denti, di cercare di recuperare i punti perduti». La rivalità Piquet-Mansell non sembra comunque turbare Frank Williams. »Il campionato non è ancora finito — ha dichiarato il costruttore —, non bisogna dimenticare Prost e Senna. E poi c'è la Ferrari. Per me non è stata una rivelazione. E' in netto recupero, hanno John Barnard che è bravo. di ERCOLE COLOMBO BUDAPEST — Gioia per Piquet, amarezza per Mansell. I due grandi rivali hanno concluso la gara in maniera molto diversa, n brasiliano sorrìdente, quasi riposato, l'inglese affranto, con gli occhi umidi. « Quando ho visto Nigel fermo — ha detto Nelson senza pudori di sorta -r.quasi non..ci credevo^ sonò messo a ridere come uh pazzo sotto il casco. Che colpo di fortuna, per non dire altro! Proprio un bel regalo. E' un discorso che ho già fatto in altre occasioni. Quante volte è successa a me la stessa cosa. Comunque sono molto contento. Ho provato ad avvicinare Mansell ma non ci riuscivo, anche perché nel gioco dei doppiati perdevo sempre contatto». •Il mondiale? — ha proseguito Piquet — Mancano ancora sette gare, il campionato è ancora troppo lungo. In fondo ho solo 7 punti di vantaggio su Senna. Mansell è molto più lontano, ma onestamente può ancora capitare di tutto: ■ Prost distrutto dolio fatico BUDAPEST — La scena si ripete da quattro gare. Mentre le altre squadre, quelle che contano almeno, stavano seguendo attente la corsa nelle sue fasi finali, la Ferrari stava già facendo i bagagli. Ma l'atmosfera nel clan di Maranello era diversa da quella delle precedenti gare. Delusione ed amarezza si, ma anche speranza. Prima di partire velocemente, Marco Piccinini, ha latto il punto della situazione. «Con il pieno di benzina — ha detto — le nostre vetture erano molto competitive. Solo la Williarns ci è ancora superiore in fatto di prestazioni. Apparentemente abbiamo risolto i problemi di assetto della vettura. Adesso si tratta di risolvere quelli di affidabilità. E' evidente che. quando si è alle prese con una situazione difficile, si va per gradi. Ma siamo sulla buona strada». Gerhard Berger. con due occhiaie da malato, ha lasciato l'Ungheria diretto a casa per curarsi il malanno che lo ha tormentato. In BUDAPEST — Finire sul podio e non essere molto contenti è una cosa strana. Ma Alain Prost, del suo terzo posto non è affatto soddisfatto: -E' stata la gara più difficile, stressante e nervosa della mia carriera. In questi giorni, già in prova, avevo avuto un sacco di problemi, non era mai andata bene la vettura. Alla partenza mi sono subito accorto che c'era un inconveniente nell'elettronica, il motore "ratava" paurosamente, e temevo persino di dovermi fermare prima della fine. Arrivare in fondo, in queste condizioni, è stata una pena. Eppure ho raccolto 4 punti ma non è così che t'olerò terminare il weekend-. •Piquet ora è lontanissimo nella classifica mondiale». no prima del via mattinata l'austriaco si era fatto curare con un «massaggio cinese, da Andrea Dungle. la iiglia ventisettenne di Willy Dungle. il fisioterapista di Niki Lauda. E poco prima della partenza aveva anche preso 1 ossigeno perché non si sentiva bene ed era molto preoccupato di non poter finire la gara. • Però, quando sono salito in macchina nausei ho più pensato. La vettura era vincente. Mansell mi ha frenato, avrei anche potuto andare più forte. Ma ogni i>olta che mi avvicinavo alla Williams. degli schizzi d'olio mi coprirono la visiera ed ero costretto a lasciare spazio. Al via lio avuto un piccolo problema con la frizione. So che mi hanno penalizzato di un minuto, ma a questo punto è mutile fare queste discussioni. Il fatto è che non ci è andata bene. Adesso andiamo a Zeltweg e spero di accontentare finalmente i miei tifosi». Anche Michele Alboreto si e presentato alle interviste di rito scuro in volto, ma non arrabbiato. -Ad un certo punto ci credevo, credevo ad un buon piazzamento, speravo di salire almeno sul podio. Cercavo di tenere il passo, perché sapevo die alla fine sarebbe potuto succedere di tutto. Ma ho visto il finale della corsa in televisione...». In prova non avete quasi mai problemi, come mai rompete tanto in gara? «Le soltecitaiTioni sono molto diverse. Lo stesso capita anche alle altre scuderie. E' vero non dovrebbe accadere, ma risolveremo anche questi inconvenienti. Non ho perso la fiducia, anzi ora sono convinte che presto otterremo dei buoni risultati, anche se ogni gara è un salto nel buio, in quanto si cambia sempre tutto, in considerazione delle caratteristiche del circuito». Questa volta avete av; *o la possibilità di vedere le Williams più da vicino. Cosa hanno ancora le vetture di Piquet e Mansell in più della Ferrari? -Credo che sia un migliore bilanciamento. Non consumano le gomme e con il passare del tempo, quando i serbatoi della benzina si svuotano, loro sono sempre più competitivi, mentre noi caliamo un pochino». Come sarà U seguito del campionato per la Ferrari? • Di sicuro più divertente. Anche se a Zeltweg, come al solito, si deve ricominciare da zero. Sono certo tuttavia che otterremo buoni risultati entro la fine della stagione. Cosa ha pensato Alboreto quando si è trovato in seconda posizione, alle spalle di Mansell? •Porca miseria, ce n'è un altro davanti.'». Il programma deUa Ferrari ora non è molto interso. Mentre la Williams con Piquet da domani sarà già a Donington per provare le sospensioni attive elettroniche (debutto probabile a Monza il 6 settembre), gU uomini della scuderia modenese si trasferiranno direttamente a Zeltweg. c. eh.

Luoghi citati: Budapest, Maranello, Monza, Ungheria, Zeltweg