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La Regione ha stanziato due miliardi per i restauri La Regione ha stanziato due miliardi per i restauri Chiese e castelli dimenticati torneranno presto a rivivere A spasso su un bus nella città semideserta per ferie parlando di traffico li jumbo-tram è impazzito L'assessore Alberto Due miliardi per chiese, castelli, affreschi e cultura. Serviranno per ridar luce a vecchi manieri, per far risplendere gioielli d'arte dimenticati nei parchi, per proseguire restauri, regalar stanze a musei, creare centri per conferenze e incontri. Dal Sacro Monte di Varano a Santa Chiara di Ivrea, dal museo della montagna sul monte dei Cappuccini a Villa Caccia di Romagnano Sesia sarà un rifiorire di cantieri. Torna dunque a soffiare un buon vento che non porta soltanto -maquillage* e antichi splendori. -Ma qualcosa di più — dice Ezio Alberton, assessore regionale, che ha appena firmato le delibere —. Non era facile scegliere. Lo abbiamo fatto seguendo criteri che, in pochi anni, ci permetteranno di realizzare opere complete*. Non più, come spesso è successo, soldi a pioggia impegnati in ristrutturazioni ancora oggi incompiute per mancanza di nuovi finanziamenti. L'operazione, piuttosto ambiziosa, permetterà invece a Comuni ed enti del Piemonte di recuperare •pezzi* di passato che sembravano irrimediabilmente avviati all'incuria e alle ortiche e di restituirli a tutti. La campana suona, questa volta, per un centinaio di amministrazioni che, sfogliando tra le tante leggi regionali, hanno trovato una possibilità di finanziamento. 'Non sono passate — continua — richieste prive di sufficiente documentazione o per edifici di proprietà ecclesiastica, demaniale o privata che non si In via Viglìani Fernando Martella, alla guida del 74, preferenziali contromano per poter covolte le curve dei binari del metrò - A n: «Non più denaro a pioggia, recupereremo gioielli avviati all'incuria» X •1 problemi del traffico? Se lo chiedete a chi come noi ci lavora in mezzo tutto il giorno, o vi uccide subito oppure qualche indicazione più precisa dei soliti addetti ai lavori ve la può dare*. Fernando Martella, autista dei Trasporti Torinesi, in questi ultimi tempi qualcuno lo ha definito «fa voce della razionalizzazione del servizio urbano*. Assieme ad altri colleghi ha dato vita un paio d'anni fa ad un giornaletto degli autoferrotranvieri di Torino intitolato •Beltram* che ha subito ottenuto un grosso successo evidenziando e mettendo alla berlina usi, soprusi e malefatte interne ed esterne legate al mondo del lavoro. Una voce scomoda perché megafono e cassa di risonanza del malessere di chi in città è alla guida dei mezzi pubblici. *Una voce civile perché a Torino nonostante tutto nel nostro settore non sono sorti i Cobas o altri comitati di protesta spontanei e si continua a lavorare, tra innumerevoli disagi e problemi non risolti*. • Beltram* è il giornalino che ha avuto il coraggio di denunciare la scomparsa di 90 mila litri di gasolio dalle cisterne del deposito Tortona a cui è poi seguito un esposto alla magistratura da parte della Direzione Trasporti per verificare dove fosse finito tutto quel mare di carburante. E' il foglio che si è fatto promotore di una raccolta di firme (più di 1300 adesioni finora) «per far tornare i delegati sindacali a lavorare come noi, assieme a tutti noi, abbandonando orari ultraridotti e privilegi acquisiti non si sa per quale motivo*. Ed è anche il mensile di categoria che ha denunciato la mancanza di vespasiani ai capoti- mandoli in centri dì cultura che ospiteranno biblioteche, conferenze, cineforum, dibattiti. E' il caso di Sinio, in Langa, dove la Regione mette a disposizione SO milioni per la ristrutturazione di una ex confraternita o di Sommariva Perno, nel cuore di Roero, dove potrà essere avviato con trenta milioni il restauro conservativo della stupenda San Bernardino o di Saluzzo che ottiene duecento milioni per i lavori nell'ex Orfanotrofio femminile che ospiterà la scuola di alto perfezionamento musicale. Come sempre succede, la Regione s'è trovata di fronte ad un mare di richieste. •Perché neppure una lira dei pochi soldi in cassa vada sprecata — ammette l'assessore — abbiamo stabilito dei criteri poi rigorosamente rispettati*. Le ristrutturazioni edilizie con sapore culturale lambiscono tutte le province. Porteranno gocce d'aiuti a Casteli'Altero come a Barolo, a Romagnano Sesia come nel palazzo Levis di Chiomonte o nel castello di Riva di Chieri; permetteranno di proseguire la revisione degli affreschi del '700 del palazzo dei principi di Masserano e riverseranno soldi (pochi) nei principali musei. Col denaro appena stanziato dalla Regione torneranno a suonare antichissimi e stupendi organi: a Govone, a Verbania, nella chiesa parrocchiale di San Gillio, ad Asigliano o a Vercelli. E tanti «pezzi- del Piemonte artistico dimenticato torneranno a palpitare. Fernando Martella: «Non servonnea dei trasporti pubblici dell'Atm: «Un problema che tocca anche vigili, addetti alla raccolta rifiuti, venditori ambulanti e dei mercati rionali e chiunque altro lavori per le strade. E non ci vengano a raccontare che ora ci sono i nuovi gabinetti pubblici. E forse giusto monetizzare anclie i bisogni corporali?*. Alla guida del «74» nella città semideserta d'agosto abbiamo fatto due chiacchiere da un capolinea all'altro sui problemi del traffico, della metropolitana leggera, degli orari. Parlano sempre i tecnici e gli esperti, questa volta la parola tocca a chi tutti i giorni deve affrontare la dura realtà del centro intasato dalle auto, dei tempi di percorrenza da osservare. Oggi si viaggia spediti e tranquilli. E a settembre quando laaranasticibqncadsbnfrscep Una veduta del monte dei Cappuccini no corsie preferenziali se le auto la città riapre i battenti? Voi autisti avete idee per accelerare il trasporto urbano? «Non è certo una scoperta nostra — spiega Martella —: andare in controsenso su strade e grandi corsi. In pratica invertire i sensi di marcia attuali per tram e autobus. Viene già attuato in tre quarti delle altre città italiane. Non ha senso istituire corsie preferenziali se poi le auto viaggiano nella stessa direzione. Se attuassero questo provvedimento si potrebbe davvero attraversare Torino in meno di mezz'ora». E perché non aumentare le frequenze dei passaggi? • Più che aumentare occorrerebbe razionalizzare e distribuire meglio, oltre ad incrementare il parco di vetture elettriche invece che a gasolio per evitare inquinamenti e la chiesa degli Angeli. Stesso risultato si otterrà ad Orta, dove si ultimeranno i tetti delle cappelle e si potrà passare poi alle statue e ai dipinti. Altri interventi come quelli delle chiese di Santo Stefano di Chiaverano, di San Pietro e Solutore di Romano Canavese o di San Rocco di Volpiano o del Castello Faa di Bruno di Solerò sono passati «in quanto da un lato rivestono un carattere di urgenza, dall'altro intendono favorire Comuni che dimostrano interesse nella salvaguardia del proprio patrimonio culturale anche con concreti impegni economici*. C'è chi ha pensato di far rivivere edifici morti e sepolti dalla polvere trasfor¬ preveda di porre al servizio della gente o scelte di ristrutturare palazzi che non possano diventare centri di cultura*. Le somme messe a disposizione dalla Regione seguono parecchie strade. Comportano contributi per interventi edilizi e acquisti di materiale per strutture che rientrino comunque sotto l'ombrello «culturale-: dalle bilioteche ai centri di lettura, ai monumenti. All'Abbazia di Novalesa arriveranno cosi trenta milioni che serviranno per il rifacimento delle coperture di due cappelle, alla fondazione Einaudi altrettanto, a Volpiano con dieci si comincia a rimettere in sesto San Rocco, a Chivasso si ripulisce la bella facciata del¬ g.m.r. è la voce dei dipendenti - Necessari i tram su corsie rrere nel caos del centro - Alle Vallette rifatte quattro nche le fermate non erano funzionali - I turni pesanti vanno nella stessa dire/ione» migliorare la qualità della vita. Per quanto riguarda le frequenze dei passaggi, alla Crocetta ad esempio non si ha difficoltà a scoprire che autobus e tram arrivano ogni tre. quattro, cinque minuti: da fare invidia al metrò di Parigi e Londra. Se dal mercatino si vuole andare alla stazione di Porta Nuova c'è solo l'imbarazzo della scelta-. In periferia invece tutto questo non accade. -Non accade a Nichelino, alle Vallette o in via Reiss Romoli e in zone simili. Per altro per certe linee sarebbe più conveniente alla direzione pagare il taxi agli utenti e lasciare i mezzi in deposito Non c'è molta razionalità. O forse ce né. ma solo per chi abita nei quartieri bene di Torino. Non ce n'è del tutto invece negli ingegneri che INDIRIZZ cafasso, s. Valsalice 178. tei 650 4534 «il ristorante» Revigliasco. aperto ad agosto alia sera Tei 860:8224. restaurant maxime tel. 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Possibile die si siano accorti ad acquisto avvenuto che questi mezzi non potevano passare sul ponte de! Po perché erano troppo pesanti'' E intanto nell'attesa di vederli muovere i vandali già spaccano vetri e infissi delle fermate-. E i problemi di voi personale viaggiante? -Esistono e non certo nei termini beati cosi come ha descritto la nostra nuova collega autista. Forse non ha ancora provato a smontare con l'ultima corsa e ad attaccare il mattino dopo come una disperata con poche ore di sonno Possibile che a nessuno passi per la testa che su pullman e tram portiamo persone e non scatolette e die se | non si riposa c'è rischio mag- ! giore di incidenti?*. Ivano Barbiero I UTILI chirurgo medico dentista orar o continuato 8-20 dai lunedi al venerdì sabato ore.9-14. Riparazioni protesi urgente Aperto lutto-agosto. 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