A Giuseppe restano solo poche ore di vita
A Giuseppe restano solo poche ore di vita A Giuseppe restano solo poche ore di vita La madre è disperata - Pronta alle Molinette un'ambulanza speciale Allarme rosso per Giuseppe De Felice. Da oggi in avanti, ogni ora può essere quella della crisi. E lui non si trova, sembra scomparso, volatilizzato. La vicenda Inquietante di questo ragazzo di 28 anni, dializzato da 20, che se ne è andato da casa esasperato (•non ne posso più della dialisi-), si fa di giorno in giorno più drammatica. Sulle radiomobili dei carabinieri e sulle volanti della polizia c'è la sua foto sul cruscotto. Alle Molinette è stata preparata un'ambulanza di pronto intervento, dotata di filtri e attrezzature per il lavaggio del sangue. E' pronta anche la cartella cllnica per dare indicazioni e consigli a sanitari di altre regioni che si trovassero a dover fare un trattamento d'urgenza. Si moltiplicano intanto le segnalazioni di persone che credono di avere visto o incontrato Giuseppe. Dopo il falso allarme di via Genova è arrjvata una segnalazione da Porta Nuova: poco dopo le 13, ieri, un giovane, vestito come Giuseppe, è stato visto al bar della stazione. Alcuni avventori, che lo hanno ritenuto somigliante alle immagini pubblicate dai giornali, hanno avvertito la famiglia. •Sfamo corsi subito, ma non lo abbiamo trovato — racconta Giuseppe Ragusa, il cognato — ma dalle descrizioni potrebbe essere lui. Ha ordinato due pizzette e bevuto una Coca Cola: lui è ghiotto di queste cose». Ma come sta Oiuseppe in queste ore? Secondo i medici è vicinissimo al limite: potrebbe già accusare nausee, vomito, giramenti di testa. I passi successivi (che seguo- no di 12-24 ore questi primi sintomi) sarebbero difficoltà respiratorie, sonnolenza, coma sempre più grave. Poi la morte. E' una eventualità alla quale nessuno vuole credere. Giuseppe, anche se in crisi, non voleva morire. Ne è convinta la madre Edda che ripete: «E' uscito con la valigia, il cambio dei vestiti e il libretto della pensione. In realtà era stanco e sfiduciato perché non poteva andare al mare: nessun ospedale lo poteva dializzare-. Questo problema, ed è bene che Giuseppe lo sappia, è stato risolto: •Grazie allinteressamento dei medici dell'ospedale di Macerata — spiega ancora Giuseppe Ra¬ gusa — sia mia moglie, anch' essa dializzata, sia Giuseppe potranno usufruire delle cure nel centro di Civitanova Marche: Edda Gullmi, 47 anni, è distrutta dallo stress, provata nel fisico anche dal cattivo funzionamento dell'unico rene (l'altro lo ha donato proprio a Giuseppe, in un tentativo di trapianto purtroppo non riuscito). Ieri ha rivolto un accorato appello a tutti coloro che lo potrebbero incontrare: -Sono una madre. Mio figlio è in pericolo di morte. Datemi una mano.. E poi «è un bravissimo ragazzo, sema colpe per la disgrazia che gli è capitata». Racconta delle giornate trascorse con lui «Quando mi aiutava a fare la spesa ed a cucinare. Voglio che torni con me: Chiede che venga pubblicato ancora il numero telefonico della famiglia: 37.93.95. -Chiamateci, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Giuseppe è vestito con una giacca nera, un paio di jeans, potrebbe avere in testa una coppola rossa ed in mano una valigia azzurra, con tante stelline dipinte. Avvertiteci, o chiamate la polizia, anche solo se vedete un ragazzo che sta male. Potrebbe essere lui: In considerazione del desiderio di andare a Roma, espresso da Giuseppe qualche giorno prima di sparire, sono stati fatti accertamenti presso i centri di dialisi romani. Ricerche anche in Puglia, dove la famiglia De Felice si era recata qualche anno fa a trascorrere le vacanze. Ma di Giuseppe nessuna traccia. a. con. Giuseppe De Felice, 28 anni
Persone citate: De Felice, Edda Gullmi, Giuseppe De Felice, Giuseppe Ra, Giuseppe Ragusa
Luoghi citati: Civitanova Marche, Puglia, Roma
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