Sul fondo insidia made in Italy di Gianni Bisio

Sul fondo insidia mode in Italy Come funzionano le mine prodotte dalla Valsella Sul fondo insidia mode in Italy Ordigni con sensori capta-navi - Ma nel Golfo sarebbero disseminati modelli più semplici Sono quindici i modelli di mine studiati e prodotti dalla Valsella Meccanotecnica, società con stabilimenti a Castenedolo e Montichiari, in provincia di Brescia, una delle tre imprese italiane di questo settore: 4 sono gli ordigni impiegabili in mare (in funzione antinave o antisbarco), 11 sono quelli destinati a operazioni di terra (5 antiuomo e 6 anticarro). La mina più potente e più moderna di tutta la gamma subacquea Valsella è la VSSM600, unica citata dal celebre annuario britannico Jane's: è un cilindra lungo 275 cm del diametro di S3.3 e del peso di 780 kg, di cui «00 rappresentati dalla carica di esplosivo (TNT o Torpex). Può essere posata fino a 150 metri di profondità ed ha 4 tipi di sensori (magnetici, acustici attivi e passivi e a pressione). L'Evènement du Jeudi, il settimanale francese che ha aperto la polemica sulle mine italiane, non parla deUa VS-SM600, sicuramente non impiegata nel Golfo Persico a giudicare dai limitati danni alle petroliere colpite: l'onda d'urto di 600 kg di esplosivo ad alto potenziale è in grado di spaccare anche uno scafo di grosse dimensioni. Citati dalla rivista francese sono invece i modelli VS-RM 22 e VS-RM 30, rispettivamente con cariche di 22 e 30 kg.: si tratta di ordigni a posa ancorata, attivabili per impulso o per influenza, provvisti di speciali urtanti in grado di intercettare il naviglio. DI tipo diverso è invece la VSSS 22, costruita per le azioni di sabotaggio dei commandos subacquei, una vera e propria mignatta in grado di aderire agli scafi. La mina ha un diametro di 43 em. è alta 20 ed ha un peso di 30 kg, di cui 22 sono costituiti dall'esplosivo. Viene impiegata con un detonatore a tempo che permette all'operatore subacqueo di allontanarsi. Anche la gamma delle mine antiuomo della Valsella è vasta. Tre 1 principali modelli: VS-Mk-2. VS50 e Valmara 69. La prima, che è in servizio nell'Esercito italiano, ha un involucro in plastica, pesa 135 grammi (33 sono di esplosivo RDX), ha un diametro di 90 mm, uno spessore di 32 e può essere seminata da elicotteri. li detonatore è a pressione ma ne esiste anche un tipo (V8-Mk2-E) ad accensione elettrica. La VS-50 è leggermente più potente: pesa 185 grammi (43 sono di TDX o TNT) ed ha un diametro di 90 mm. Con un involucro in plastica a 3 colon per consentirne la mimetizzazione. La Valmara 69 ha invece un'azione ben più vasta, in quanto, prima di esplodere, salta in aria sino a 45-50 cm da terra, in modo da ampliare a 25 metri la portata utile delle oltre mille schegge d'acciaio che contiene. La Valmara 69 è In dotazione anche all'Esercito italiano: pesa 3,2 kg (la carica è di 429 gr di Composto B), ha un diametro di 130 mrr ed un'altezza di 205. In produzione, fra le antiuomo, ci sono anche le XMk-2 e le X-Mk-9, prodotte per il nuovo lanciamine automatico Istrice. Infine i tipi anticarro, ben 6 modelli con differenti impieghi. Tre hanno l'innesco a pressione: sono le VS1,6, VS-2.2 e VS-3,6, quest'ultima — con accenditore pneumatico — è in dotazione alle nostre forze armate. La VS-HCT, che ha invece un detonatore elettronico ad influenza ed un sistema di armamento ritardato, ha una carica cava efficace contro qualsiasi tipo di carro. Gianni Bisio

Luoghi citati: Brescia, Castenedolo, Montichiari