Golino: da grande farò l'attrice

Golino: da grande farò l'attrice Leone d'oro '86 per «Storia d'amore», torna a Venezia con «Gli occhiali d'oro» Golino: da grande farò l'attrice Nel film dì Montaldo in concorso è la fidanzata di Rupert Everett - Nei mesi scorsi ha detto molti no: «a registi famosi e sicuri successi» - A novembre nuovo set con Maselli, poi in febbraio lavorerà con Gianni Amelio in una storia scritta apposta per lei ROMA — Ora sa che un «attore vive di più quando recita*; che nel suo mestiere mia cosa più noiosa è aspettare* e quella più difficile - scegliere, vincendo la spinta ad accettare qualunque tipo di proposta pur di poter tornare su un set-. Nell'anno trascorso dalla Mostra del cinema di Venezia dell'86 all'edizione che prenderà il via tra una quindicina di giorni, Valeria Golino. 21 anni, vincitrice l'anno scorso del Leone d'oro per la migliore interpretazione nel film di Francesco Maselli «storia d'amore', è cresciuta dentro. Ha maturato la decisione definitiva di fare l'attrice; ha dovuto aspettare, decidere, rinunciare; ha vissuto qualche delusione. -Quest'anno vado a VeneMa con uno stato d'animo molto diverso da quello con cui ci sono andata dodici mesi fa: il mio ruolo nel film di Montaldo .Oli occhiali d'oro, non è di primissimo piano; non sono in lizza per nessun premio, mi sento molto tranquilla*. Completamente trasformata nel trucco, nell'abbigliamento, nel modo di camminare e di parlare, la Golino. nel film tratto dal romanzo di Giorgio Bassani, sarà Nora, la fidanzata ebrea, elegante e triste, di Rupert Everett, l'io narrante del racconto. -Nel libro di Bassani Nora non esiste; è stata inventata per la versione cinematografica, allo scopo di dare uno spessore maggiore al personaggio di Everett. E soprat¬ tutto per condensare in un'immagine femminile l'universo ferrarese descritto in tanti racconti dell'autore*. •Il suo carattere — dice Valeria Golino — è quello di una donna trepida e inquieta, innamoratissima del proprio uomo e della vita, abituata alla vita agiata, ai viaggi, per questo più debole di fronte alla grande tragedia storica che si consuma davanti ai suoi occhi. La paura di morire la spingerà a tradire se stessa e il suo fidanzato: per sfuggire alle persecuzioni naziste si farà cattolica e sposerà un giovane fascista*. Per diventare Nora, Valeria Golino, che ha recitato nel film in presa diretta in inglese e poi si è ridoppiata per la versione italiana, ha messo completamente da parte i modi che la caratterizzano: la parlata confidenziale punteggiata da scivolate in puro dialetto napoletano; il passo lungo e leggero da ginnasta ballerina; i gesti continui e liberi delle mani e di tutto il corpo; le allusioni negli sguardi degli occhi un po' verdi e un po' blu. *Ml sono sentita strana, e anche molto più grande. Soprattutto ho sofferto della mancan¬ za dei miei capelli sciolti, che in genere mi danno un bel senso di protezione*. Con il difficile partner scozzese, bello e impossibile proprio come nella canzone, la Golino dice di non aver avuto troppi problemi: grandi risate, grandi litigi e alla fine grandi rappacificazioni. «Sul set, l'unica fatica vera che ho fatto è stata entrare nel personaggio dopo pause molto lunghe: avevo interpretato fino a Gli occhiali d'oro ruoli da protagonista che richiedevano un impegno totale e continuo per diversi giorni di seguito. Facendo una parte minore, invece, si passano meno giorni sul set, si sta fermi quando gli altri lavorano e quindi è più difficile calarsi nell'atmosfera del film*. Tornando da Venezia, dove andrà anche per stare vicino al suo compagno, 11 regista Peter Del Monte che presenta fuori concorso il film ad alta definizione • Giulio e Giulia*, la Golino comincerà a prepararsi per i nuovi impegni di lavoro. Impegni selezionatissimi, frutto di decisioni meditate, di scelte che hanno escluso proposte sulla carta irrifiutabili: la Golino, che dopo •Storia d'amore* e prima de «Gli occhiali d'oro* ha interpretato un solo film in Francia 'Dernier été a Tanger* del regista Alexandre Arcady, ha detto nel mesi scorsi molti no. A registi famosi, a storie interessanti, a film di sicuro successo di pubblico. *Non mi vedevo nei ruoli che mi affidavano — racconta — non mi sembrava di avere il fisico adatto, avevo paura di finire intrappolata in cliché troppo scontati. Naturalmente mi è anche successo di rinunciare a una proposta in attesa di un'altra che poi non si è realizzata*. Cosi succede che a novembre la Golino torna sul set con Francesco Maselli «per pirare la storia di un ragazzo, una ragazza e un uomo sui cinquantanni. Un giallo psicologico, dai rinvolti originali, con un cast ancora tutto da decidere: in un primo tempo sembrava dovesse esserci Mastroianni, poi invece sembra che non ci sarà più*. E tra febbraio e marzo l'attende Gianni Amelio, autore di : « Colpire al cuore* che ' le ha scritto'aria stòria su misura, -il racconto di una donna che vive tutta sola, in una foresta, a contatto continuo con la natura*. •Non mi va di essere considerata "bravina" — ammette la Golino con un pizzico di spudoratezza — non mi interessa nulla partecipare a film carini e basta: io voglio fare cose belle, cose che contano, anche a costo di stare ferma e di tenermi dentro quell'inquietudine tremenda che inevitabilmente prende un attore nei periodi in cui non lavora*. t. cap. Si : Valeria Golino dopo il Leone d'oro per «Storia d'amore» ha girato un film soltanto in Francia: «Demier été a Tanger» di A ready

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