La notte è piccola a Rimini di Pierangelo Sapegno

La notte è piccola a Rimini La «passeggiata» raccoglie tribù del rock, pappagalli, straniere e famiglie La notte è piccola a Rimini Mille «follie», dalla gara per il bacio più lungo al locale con telefoni sul tavolo (per facilitare l'approccio) - Il super play-boy adesso attira clienti per un night DAL NOSTRO INVIATO RI MINI — Hanno tenuto duro più degli altri e per questo hanno vinto. Un bacio di due ore e passa, avvinghiati nella notte, qualcuno fischia e qualcuno ride e strepita 11 intorno mentre la musica va, .Baby go go» canta Nona Hendryx e loro stretti stretti perché la gara è tutta 11, bisogna baciarsi e non fermarsi mai, o fermarsi per ultimi come hanno fatto Marco e Anna. Fanno male le mascelle alla fine, adesso è persino difficile sorridere, ma pazienza, Marco è contento, ha faccia di bimbo e gli occhi pesti, ha una storia da raccontare quando torna a Varese, perché Anna l'ha conosciuta qui, in una sera di mezza estate, sulla spiaggia o sul lungomare, «ti ricordi tu?-. SI, si ricorda, lei sorride e si stringe di nuovo. Ora Insieme hanno pure vinto una gara in discoteca, un po' come John Travolta e Olivia Newton, anche se non c'era da ballare, è vero, ma c'era da baciarsi e non finire mai. Gli fanno i complimenti, pacche sulle spalle e sorrisi, la notte scivola via e la musica continua, oh Annic, I"m not your Daddie. ripete Kid Creole. Questa sera al People's club si replica, «'a gara ha avuto successo e allora la rifacciamo-, gongolano 1 padroni. L'annuncio avverte che il bis -è per la gioia della gentile clientela-. Rlmlni cerca ancora una volta il bacio più lungo. Giusto cosi. Il bacio in fondo è un po' la fortuna di Rimini, il mito dell'approccio facile, della notte che non finisce mai. Comincia quando non c'è ancora il buio, sul viale che dal Café delle Rose porta dritto dritto a Riccione e poi va ancora avanti, chissà fino a dove. Comincia nella confusione della passeggiata, un brusio e un vocio che si allungano per chilometri, che si trasmettono, s'affievoliscono e subito si ripetono, come le onde del mare. Al Café delle Rose, gente elegante, un pianista e una cantante, le note di Buonanotte fiorellino, una signora argentina che passa fra i tavoli a vender rose per gli innamorati. Fuori, si mischiano le tribù del rock, 1 pappagalli, le tedesche, le famiglie, le signore col vestito rosa e le scarpe della festa, i giovanotti con la camicia aperta e il medaglione che penzola, 1 bimbi che vogliono il gelato da un'altra parte che lo fanno più grande, i papà che promettono due sberle da farti girare la testa, 1 ragazzetti che hanno imparato a dire do you like me?, ed è la prima cosa che chiedono a tutti, anche ai cani. Dalla Casina del Bosco la voce di Fausto Leali arriva fin sulla strada e sparisce davanti al Las Vegas. LI dentro, al Las Vegas, va ancora di moda il liscio, è il tempio delle mazurke e dei "alzer e quando scocca mezzanotte si spengono le luci, tutte, ma proprio tutte che non ci si vede più niente, e qualcuno ballando tira giù 1 tavoli e qualcun altro si ferma e non volteggia più. Qui non c'è la gara del bacio, ma ci si bacia lo stesso. In collina a mezzanotte, al Bandiera Gialla, invece mamme, papà e ragazzotti ballano « Vieni vieni vieni da Aiazzone ..... e i tedeschi che passano da 11 pensano sia un ritornello per far ridere la gente. Per ballarlo bene è indispensabile ruotare la mano e fare okay col pollice, che non è poi la cosa più difficile del mondo e difatti ci riescono tutti, pure i nonni — qualche volta ci sono —. E' il ballo delle famiglie per l'estate '87 sulla Riviera, e questo è il locale delle famiglie. Giù, vicino al mare, altra musica, .Who's that girl, urla Madonna, al Carnaby. Giorgio, il padrone, sta all'ingresso e accoglie i clienti, come facevano i padroni delle pensioncine negli anni del boom. Saluta tutti, how are you, sorride a tedesche, finlandesi, svedesi, che ormai hanno qualche anno in più di quando sono venute qui la prima volta. Tornano tutti gli anni, «da Giorgio», al Carnaby — locale a tre piani: uno per i rockettari, l'altro per la dance e il terzo per gli innamorati —, proprio come se fosse un albergo dove sono state trattate bene. E lui ogni volta, a Natale, manda gli auguri con la foto del locale e il personale schierato davanti al bar come se fosse una squadra di calcio: «Buone feste. Arrivederci alla prossima estate-. Più in là c'è il Talk the town, il più chiacchierato della città, che è un pub di un inglese di origine italiana. Jimmy Palazzo. Suo fratello, Dave. ha il Tube che è diventato il locale di moda di quest'estate. Grazie ai telefoni, che sono piazzati in ogni tavolo e che servono, ovviamente, per gli approcci. «Afi chiamo Michele, e tu?-. • Daniela. Ti saluto-. -Dove vai?-. -A ballare-. -Con chi?-. -Con le amiche-. -Ci vediamo sulla pista, io ho una giacca bianca...-. Nick Kamen canta Loving you is sweeter e Carlo cerca di convincere Rosy. -Non passarmi la tua amica, ti prego...-. Risolino. -Parliamo un attimo-, insiste Carlo. -Afa non si sente niente, c'è troppo rumore-, urla lei. Carlo è di quelli che non mollano: -Andiamo fuori-. Altro risolino. Chissà se Rosy è uscita. Telefonata al buio: -Pronto?-. • Chi è?-. -Gianni-. «£ io sono Marco-. -Ah... Vaffan, devo aver sbagliato-. Fuori, sulla strada, scivola il popolo della notte, facce lunghe, barbe di due giorni e gli sguardi a mezz'asta, mentre la musica avanza. Nothing's gonna stop canta Samantha Fox. Solo Zanza. il playboy di Rimini, pare es. sersi svegliato adesso, capelli lunghi con la permanente, occhi che ammaliano, vestiti che sembrano pigiama e stivaletti ricamati. Zanza sta davanti al Blow Up. perché il suo lavoro è quello di far entrare la gente, soprattutto le donne, parlotta con le tedesche, e i ragazzini gli stanno tutti attorno come mosche per vedere come fa. Lui fa come un attore sul palco, non si sa mai chi guarda mentre recita e recita sempre e dice frettolosamente che certo, è una bella vita la sua, e non ha paura del tempo che passa perché ogni anno va meglio di quello prima e poi quando finirà, pace amen. Adesso non finisce, lui vive cosi quando la notte comincia, e passano le tedesche, se lo indicano, quello è Zanza dicono e ridono, e lui non fa una piega, i giovanotti si divorano le sue gesta con gli sguardi e lui non fa di nuovo una piega. Però adesso mi deve lasciare in pace, dice al giornalista, non posso perdere troppo tempo, -scusi, questo è il mio lavoro-. Se lo dice Zanza. Solo i frichettoni non si fermano a guardare e a molestare le tedesche. Loro cercano le spiagge per dormire, i locali per le tribù del rock, dal Marna club allo Slego. Quando qualcuno comincia a spegnere le luci e il buio comincia a dissolversi, la folla si incolonna verso le colline di Riccione. / wanna dance with ripete Whitney Houston dalle autoradio, nella processione di macchine una in fila all'altra. Al Peter Pan e al Byblòs fanno l'alba, le sette di mattina. E al Byblòs l'Art director e un bambino che si chiama Davide Niccolò, dice d'avere 20 anni, ma ne dimostra tredici, e porta ancora i calzoni corti. Quando il cielo ha preso il colore dell'argento, il popolo della notte sulla pista all'aperto intona in coro il motivo che il disc jockey ha messo sul piatto: «Noi siamo i figli delle stelle», vecchio successo di Alan Sorrenti. Le sei sono già passate, e questa volta anche Davide Niccolò va a letto. Le spiagge sono deserte, passano solo i bagnini con la tuta e il ras ilio, i saccopelist' si svegliano e liberano i prati vicino ai parcheggi. La bionda tedesca ripete No. I dont you like me in un ritornello e respinge l'ultimo scocciatore della notte. O era il primo del mattino? Pierangelo Sapegno

Luoghi citati: Casina, Las Vegas, Riccione, Rimini, Varese