Corso incantato dai piedi di Scifo

Corso incornalo dai piedi di Stifo Anche contro il Mantova di Mariolino il belga ha ottenuto consensi Corso incornalo dai piedi di Stifo DAL NOSTRO INVIATO MANTOVA — Scifo è un campione, parola di Mariolinò Corso, uno che se ne intende. 'Non è da paragonare a Platini o a Suarez, è soltanto Scifo, uno che ha talento, personalità e voglia di giocare tanti palloni. Devono sfruttarlo di più, anche se in campionato sarà più difficile. Scifo e Matteoli? Altroché se possono coesistere: chi afferma il contrario non capisce nulla di calcio». Mariolino Corso, neo-allenatore del risorto Mantova di Boninsegna, è apparso entusiasta dell'ltalo-belga. Sentite come ne tesse le lodi: «Ha due piedi eccezionali, il passaggio rapido: non assomiglia a nessun campione del passato ma è un grosso talento. D'altronde quando si gioca a 17 anni in Nazionale non si può essere un giocatore qualunque. Se riesce a prendere in mano la squadra e gli altri ci credono, sarà dura per chiunque dovrà affrontare l'Inter». Ecco il problema: credono in lui i suol compagni? I tifosi si. e lo hanno dimostrato con applausi interminabili, come non succedeva da tempo: il ragazzo place perché, a differenza di Matteoli, quando ha la palla fra 1 piedi la «lavora» a suo gradimento, difficilmente la perde, nove volte su dieci la piazza nel punto giusto. E poi cerca la porta avversaria con tiri improvvisi, anche da lontano, un'abitudine persa oramai dalla maggioranza dei calciatori italiani. Sentite cosa diceva Passare Ila, ultimo rimasto martedi notte nello spogliatolo dell'Inter, trasformato in una specie di sauna: -Penso che potrà rappresentare per noi quel tocco di classe in più che ci mancava. Inoltre è un ragazzo umile e questo è molto importante. E' uno che ha voglia di imparare, anche se i già bravo. Noi siamo reduci da un lavoro pesante per cui contro il Mantova qualcuno i sembrato imbal¬ lato, ma è una questione di lavoro. Scifo invece si è mosso con naturalezza, non ne ha risentito. La squadra c'è, lo dimostreremo con l'Anderlecht contro il quale un anno fa ad Anversa soffrimmo. Però ci fu una risposta da parte della squadra e in quell'occasione capii che l'Inter c'era. Ora che Scifo è passato dall'Anderlecht nella nostra formazione, chissà che non sia la squadra belga a soffrire a Ferragosto: La parola a Trapatto ni, sempre schietto, concreto, realista. «A Casate l'Inter era più sciolta, ma vi assicuro che mi è piaciuta anche la squadra di Mantova per il fatto che ha presentato tre caratteristiche importanti: determinazione, rabbia e mentalità. Non posso dirvi quale tipo di atteggiamento chiedevo ai ragazzi ma posso assicurarvi che sono stato soddisfatto in pieno anche se abbiamo corso qualche rischio. Ora ci attendono test più probanti contro squadre come Anderlecht e Porto e sicuramente l'Inter giocherà in modo meno spregiudicato. Non ho voluto rischiare Serena perché lo conosco bene; a Torino quando si fece male me lo disse nella ripresa Infine il diretto interessato, Scifo. Afferma che con Matteoli l'intesa sta migliorando; «Non ci sono mai stati problemi: uno più avanti, l'altro più indietro, pronti a scambiarci il ruolo quando uno è troppo marcato. Rispetto a Casale abbiamo trovato un avversario più difficile: credo che ci troveremo meglio contro squadre tipo l'Anderlecht, costrette a loro volta a rischiare, a fare gioco mentre quelle come il Mantova pensano soltanto a non subire gol. E poi per me sarà una gara particolare: ci tengo a giocare bene per congedarmi cosi dal pubblico di Bruxelles che mi ha sempre voluto bene, adottandomi quando ero ancora minorenne-. . g. gand.

Persone citate: Boninsegna, Matteoli, Scifo, Suarez

Luoghi citati: Anversa, Bruxelles, Casale, Casate, Mantova, Torino