Ciad: Parigi si defila

Ciad: Parigi si defila Dopo l'offensiva di Habré nella fascia di Aouzou Ciad: Parigi si defila Il ministro Pasqua: «Non ci lasceremo coinvolgere in uno scontro con la Libia per questo territorio» - Nuovi bombardamenti aerei di Gheddafì PARIGI — La Francia ha ribadito che non intende in nessun modo intervenire nel conflitto militare che contrappone da sabato scorso l'esercito ciadiano alle forze libiche nella fascia di Aouzou, un territorio al confine fra Libia e Ciad rivendicato da entrambi i Paesi. In una intervista radiofonica, il ministro dell'Interno francese Pasqua, che nei giorni scorsi ha svolto anche funzioni di ministro ad interim della Difesa, ha affermato che la Francia non ha intenzione di •lasciarsi coinvolgere in una dinamica di scontro con la Libia per la fascia di Aouzou». •Il presidente ciadiano ne è perfettamente al corrente — ha proseguito il ministro francese — e se ha cercato di mettere il nostro Paese di fronte ad un fatto compiuto, ila avuto torto, non ci lasceremo coinvolgere in questo affare». «Abbiamo dato il nostro appoggio al governo legittimo del Ciad per aiutarlo a recuperare l'integralità del suo territorio — ha continuato Pasqua — ma per quanto riguarda la fascia di Aouzou essa è oggetto di contestazione da decenni». Il ministro dell'Interno francese ha detto che «è assai chiaro anche die quando i libici hanno voluto risolvere la questione con le armi, le cose non sono state a loro vantaggio. Credo che i ciadiani hanno torto a voler risolvere questo problema con la forza». Parigi teme che una controffensiva libica costringa il dispositivo militare francese a un intervento diretto. Per ora la reazione di Gheddafi sembra limitata ai raid aerei: ieri i caccia libici hanno bombardato l'oasi di Faya Largeau, nel Ciad set¬ tentrionale, per rappresaglia contro la conquista da parte delle truppe ciadiane della città di Aouzou: lo ha reso noto l'ambasciatore del Ciad a Parigi, Ahmad Allam-mi. L'oasi, che riveste scarsa importanza strategica ma ha un notevole valore simbolico (è patria del presidente ciadiano Hissène Habré), era stata già bombardata domenica scorsa. L'aviazione libica ha colpito anche la loca¬ lità di Ouadi-Doum, in territoro ciadiano, ""'.turata nel marzo scor. ualle forze di N'Djamer -^.".ianga-Kebir (nelle, parte nord-orientale del Paese) e la stessa Aouzou, nel Tibesti. Il bilancio della battaglia di Aouzou è intanto salito a 650 soldati libici uccisi e 147 fatti prigionieri. Il ministro degli Esteri ciadiano Gura Lassù, ha ribadito che le truppe di Habré difenderanno a tutti costi il territorio conquistato dopo aspri combattimenti: •Siamo convinti di aver fatto tutto il possibile per salvaguardare l'integrità del nostro territorio. Aouzou si trova in una zona montuosoa difficile da attaccare. Quindi è meglio che i libici riflettano e pensino alla pace». Il ministro ha comunque aggiunto che N'Djamena «é consapevole del pericolo che la sovrasta dal momento che non lontano da Aouzou esiste una importante base libica». Ma l'agenzia Jana ha replicato che Tripoli non tratterà con il governo ciadiano •formato da agenti die sanno solo eseguire gli ordini dei loro padroni». Per una soluzione negoziata si e espresso il presidente de! Gunt Gokuni Oueddei. ex oppositore di Habré. L'Egitto ha chiesto al comitato dell'Organizzazione dell'unità africana che si occupa del conflitto ira Libia e Ciad «di intervenire con urgenza per porre fine alle operazioni militari nel Nord». Il ministro degli Esteri. Butros Ghali hs. dichiarato che il governo egiziano ritiene che • il comitato dovrebbe aiutare i due Paesi ad arrivare ad una soluzione pacifica del contenzioso» e ha esortato Libia e Ciad a •dar prova di moderazione per evitare ogni ulteriore escalation». Una condanna del Ciad come «aggressore- e stata chiesta dal rappresentante diplomatico libico ad Addis Abeba. Il comitato per il conflitto Libia-Ciad comprende l'Algeria, il Camerun, il Gabon, la Nigeria e il Mozambico e ne fanno parte i capi di Stato dei rispettivi Paesi. L'istituzione del comitato e stata decisa durante l'ultimo vertice dell'Oua tenuto in luglio ad Addis Abeba.

Persone citate: Ahmad Allam-mi, Faya, Ghali, Gheddafi, Ouadi