Con la tangente, nessuna attesa

Con Bei tangente/ nessuna attesa I giudici che indagano sull'Inps di Torino Nord continuano a ricevere esposti Con Bei tangente/ nessuna attesa Sarebbero una ventina le pratiche liquidate a tempo record grazie al pagamento di bustarelle Dopo il blitz dei carabinieri, ordinate numerose perizie per accertare ogni possibile irregolarità Molti lettori telefonano: • Che fine hanno fatto le indagini sull'Inps di Torino Nord? Come mai, dopo il clamore del blitz, tanto silenzio? E' forse finito tutto nel dimenticatoio?'. L'inchiesta continua. E' stata formalizzata, la coordina il giudice istruttore Vittorio Lanza. Ha ordinato alcune perizie sulla mole di documentazione sequestrata o fotocopiata dai carabinieri nella sede di corso Oiullo Cesare 294 due mesi fa. A settembre saranno ascoltati, come testi, gli impiegati dell'Istituto. Poi, verranno interrogati il direttore di Torino Nord, Sergio Brighina, gli ispettori Osvaldo Barretta, Benito Scuzzarella, il funzionario Gianfranco Rossi, e i dipendenti Oennarino Napolitano e Aurelio Freccia. Tutti e sei sono indiziati di corruzione e interesse privato. Sono sospettati di aver intascato bustarelle per chiudere gli occhi su even¬ tuali irregolarità nei versamenti dei contributi previdenziali da parte delle aziende e per aver liquidato una ventina di pensioni a te.upo di record. Intanto, sulla scrivania del sostituto procuratore Giuseppe Ferrando (il magistrato che ordinò il blitz in corso Giulio Cesare) continuano ad ammucchiarsi lettere ed esposti anonimi contro Brighina e gli altri indiziati. Sembra che quasi tutti vertano su presunte irregolarità compiute nell'evadere le pratiche pensionistiche. Alcuni scritti sono molto circostanziati: recano il numero di protocollo del fascicolo, il nome del pensionato che sarebbe stato «favorito» in cambio di una tangente. Non tutte queste denunce senza firma sono contro Brighina e gli altri impiegati che hanno ricevuto la comunicazione giudiziaria. Gli anonimi mettono sotto accusa pure uno dei sindacalisti che, nell'autunno '85, innescarono l'inchiesta sull'Inps: •In un processo contro terroristi neri è stato condannato per detenzione d'armi*. H blitz dei carabinieri della compagnia Oltredora co¬ mandata dal cap. Pasquale Lavacca risale al 18 giugno. Sessanta carabinieri perquisirono gli ultimi piani del palazzo, dove ci sono gli uffici della direzione generale e dell'economato. Numerosi documenti furono sequestrati, migliaia furono fotocopiati. «Se fossero stati portati via — hanno spiegato gli inquirenti — Torino Nord sarebbe rimasta paralizzata. Cosi, invece, l'attività non ha subito alcun contraccolpo; al riguardo, le proteste dell'Inps sono assurde*. Le perizie disposte dal giudice istruttore Lanza sono due: esperti d'informatica dovranno accertare se sul computer che registra tutte le operazioni della sede di corso Giulio Cesare sono stati cancellati, o alterati, dati. Consulenti del lavoro, invece, cercheranno di appurare se l'iter burocratico di venti pensioni è stato troppo rapido per i tempi da lumaca con cui l'istituto evade le pratiche.

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