Maryam d'Abo: «Finirò come altre, nel nulla?»

Maryam d'Abo: «Finirò come altre, nel nulla?» Maryam d'Abo: «Finirò come altre, nel nulla?» NEW YORK — E la donna di Bond? Nell'inconscio collettivo è sempre stata considerata letale, bambolona, una specie di sirena che canta sugli scogli dell'immaginazione maschile. Ora anche la donna di Bond è cambiata. Un tempo Bond sarebbe morto pur di non perdersi un'avventura con Pussy Oalore (Honor Blackman in Goldfinger, 1964) o con Tiffany Case (Jill St. John in Una cascata di diamanti, 1970). Con Maryam d'Abo, Invece, Bond s'innamora davvero. E' cambiato lui, ma è diversa anche lei. In 007 Zona pericolo Maryam d'Abo è Kara Milovy, una violoncellista cecoslovacca che l'agente di sua maestà britannica avrebbe dovuto assassinare in un auditorium di Bratislava. Bond non esegue l'ordine e, da questa disobbedienza, nasce un amore intenso, sincero, assolutamente monogamia). Una rivoluzione. Ha dichiarato la d'Abo al New York Times: «A differenza delle prime eroine di Bond, il mio personaggio è un vero essere umano*. Maryam d'Abo è la quindicesima attrice che interpreta un'avventura bondlana. Vive un'occasione rischiosa. Anche lei si pone una domanda abbastanza terribile: c'è possibilità di vita artistica dopo Bond? Dice la d'Abo: .Mi rendo conto che molte ragazze di Bond non hanno fatto altro dopo la loro apparizione a fianco di 007. Ma io non ho paura di fare questa fine. Se mai accadrà, sarà soltanto per colpa mia.. r. s.

Luoghi citati: Bratislava, New York