Lina Sastri: perché muore Donna Coraggio di Fulvia Caprara

Lina Sastri: perché muore Donna Coraggio Si gira «La posta in gioco», il regista Nasca racconta l'omicidio di Renata Fonte, assessore di Nardo Lina Sastri: perché muore Donna Coraggio L'assassinio dell'84 in un film verità da due miliardi e mezzo che uscirà in novembre - Nel cast, Vittorio Caprioli e Turi Ferro - Dice la protagonista: «Finalmente il ruolo di una donna che lotta» DAL NOSTRO INVIATO NARDO' — .Renata Fonte era una donna innamorata della vita, una abituata a fare sempre tremila cose insieme, capace di combattere per le cause in cui credeva, giuste o sbagliate che fossero, disposta a sorridere alla gentem. . Lina Sastri, protagonista del film-verità La posta in gioco diretto da Sergio Nasca e basato sulla ricostruitone della storia dell'uccisione di Renata Fonte, assessore repubblicano assassinata a Nardo tre anni fa, spiega cosi il modo in cui vede il suo nuovo personaggio. ■ Per interpretarlo, negli stessi luoghi in cui si sono svolti i fatti veri, la Sastri non ha voluto svolgere inchieste approfondite, non si è documentata in modo particolare, ha evitato 11 rischio di cadere in un'interpretazione troppo volutamente simile alla realtà del personaggio. «Ho letto la sceneggiatura un anno fa e ho deciso subito di accettare la proposta perché mi interessava interpretare un personaggio capace di comunicare. Finalmente il ruolo di una donna che fa, che agisce, lotta, muore: Scritto da Giuseppe Ferrara (che in un primo tempo doveva essere anche il regista della pellicola). La posta in gioco è la ricostruzione di una storia ambigua e misteriosa, una vicenda che ha lasciato il segno nella vita di Nardo, un paese di 40 mila abitanti a 25 chilometri da Lecce, tra la Campania e il mare delle Puglie. Renata Fonte fu uccisa la notte del 31 marzo '84 davanti al portone della propria casa da una coppia di killer inviati, secondo le indagini che seguirono l'omicidio, da Antonio Spagnuolo, compagno di. partito della Fonte e suo successore nella giunta comunale. L'inchiesta mise in luce, più-tardi, l'eventualità che il motivo dell'assassinio fosse legato all'impegno della Fonte nella lotta contro la speculazione edilizia nella zona di Porto Selvaggio. Il film, costo complessivo due miliardi e mezzo, distri¬ buzione Fox, è prodotto da Carmine De Benedictis, 52 anni, nato a Nardo, padrone dell'appartamento in cui la Fonte viveva con la sua famiglia. -Mi interessava fare questo film come cittadino di Nardo perché amo il mio comune e perché come tutti sono rimasto profondamente sconvolto da questa bella e triste storia. In paese ho trovato una grande solidarietà e nessun ostacolo per realizzare il progetto*. Accanto alla Sastri e a Christian Brando, recitano nel ruoli principali Vittorio Caprioli, il mandante, e Turi Ferro, il magistrato che svolge le indagini. Dice la 8astri: 'L'esperienza di questo film corrisponde con un mio particolare momento esistenziale, con la rinascita, con la voglia rinnovata di guardare il cielo e sentirmi sicura. Mi sono sentita a casa durante la lavorazione e ho vissuto momenti di grande emozione. Come quello in cui abbiamo girato la scena del comizio nei giorni della nostra vera campagna elettorale, davanti alle facce stupite ed attratte dei veri cittadini di Nardo. Ho colto, lavorando qui, i sentimenti che la gente ha provato nei confronti di questa donna coraggiosa e atipica: stima ma anche paura e forse un forte senso di disagio'. Con il personaggio di Renata Fonte, Lina Sastri sarà sugli schermi a novembre, all'inizio di un inverno fitto di impegni. Al fianco di Abatantuono ha girato Strana la vita. Per Raidue ha girato con Mingozzi il film Le lunghe ombre. Ma l'impegno di cui è più contenta riguarda il teatro: 'In settembre a Benevento debutterò con Assolutamente, un recital musicale nel quale ci sari spazio anche per la recitazione'. Fulvia Caprara Una scena di «La posta in gioco», film scritto da Giuseppe Ferrara che avrebbe dorato anche dirigerlo

Luoghi citati: Benevento, Campania, Lecce