La «Tigre» che copia Che Guevara

La «Tigre» che copia Che Guevara La «Tigre» che copia Che Guevara NOSTRO SERVIZIO COLOMBO — • Una belva crudele, un bandito sanguinario-, secondo il presidente dello Sri Lanka. • Un eroe senza macchia e senza paura-, se si ascoltano i suoi giovani seguaci di Jaffna. « Una specie di monaco soldato, spietato e dotato di una volontà di ferro; a giudizio di un intellettuale tamil moderato. Dopo quattro anni di battaglie, che hanno contribuito a far crescere la sua leggenda, Velupillai Prabhakaran resta per tutti o quasi, un personaggio enigmatico, un illustre sconosciuto. I suoi amici lo chiamano Thamby — «piccolo fratello» in lingua tamil — a ricordo dell'epoca in cui era il più giovane dei dirigenti del movimento separatista. Le sue rare fotografie, lo mostrano in tuta mimetica — spesso con un fucile in pugno. Pìccolo e tarchiato, con una faccia simpatica e grassoccia, baffuto, Thamby avrebbe potuto diventare nella vita civile un commerciante o un piccolo funzionario, come suo padre. Il destino ha deciso diversamente. Abile stratega, anche secondo i suoi nemici, tiratore scelto — «una sigaretta a cento passi» dice la leggenda — eccezionale trascinatore — i suoi partigiani al momento dell'adesione, giurano fedeltà alla causa e al suo leader — Frabharakan non è tuttavia un rivoluzionario come gli altri. Ammiratore fervente di Castro, e soprattutto del Che Guevara, i cui ritratti ornano il suo ufficio di Madras, il «comandante supremo» delle Tigri è prima di tutto e soprattutto un nazionalista convinto. Poco comunicativo, maniaco della segretezza e del mistero, l'uomo che ha messo a ferro e fuoco lo Sri Lanka e tenuto testa alla potenza indiana, è nato 33 anni fa a Valvettiturai, un paese di pescatori a Nord Est di Jaffna. La piccola città di mare era divenuta, prima della sua conquista da parte dell'esercito singalese il mese scorso, il santuario del nazionalismo tamil. In passato era nota soprattutto per l'audacia e la ricchezza dei suoi contrab¬ bandieri. Austero puritano, in grado di parlare solo in tamil (non conosce altre lingue) con un tono dolce e tranquillo, il nemico pubblico numero uno del singalesi buddisti ha trovato la sua via nei riti dell'hinduismo. • Quand'ero bambino — racconta — ero conquistato dallo spirito straordinario di sacrificio degli eroi del mahabharta-, la grande e tragica epopea hindu. Affascinato dal sacrificio personale a una causa. Imporrà più tardi ai suoi fedeli il macabro rito del «cordone della morte»: tutti i capi del movimento, le tigri in azione porteranno intorno al collo una piccola capsula metallica piena di cianuro a cui devono ricorrere prima di essere catturati. -E' l'espressione del nostro coraggio — spiegherà il loro capo — il simbolo della nostra determinazione al sacrificio della vita per la causa-. Di fatto la «causa» dell'Eelam indipendente farà molte vittime e non solo tra le Tigri. Nel '75 il sindaco di Jaffna, un tamil moderato sospettato di parteggiare per il partito di governo singalese, è assassinato in strada da un killer isolato. Prabharakan ha giustiziato la sua prima vittima. Aveva allora 21 anni e la sua leggenda inizia cosi. Cinque anni dopo, dopo una breve parentesi scolastica, si uni a un movimento di giovani nazionalisti prima di fondare, nel '73, la sua organizzazione, «le nuove Tigri tamil». La tigre, in opposizione al leone singalese' buddista, era il simbolo del regno tamil di Jadis. Nel '76, dopo una ristrutturazione, le «nuove Tigri» diventano -I ùberatori dell'Edam., mentre . il frattempo si sono formate una mezza dozzina di gruppuscoli indipendentisti. La corsa alla legittimazione popolare e ai finanziamenti per la «causa» è aperta. Thamby si dedica a consolidare il vantaggio ottenuto sui suoi rivali con l'assassinio del sindaco di Jaffna. Nell'83 dirige di persona l'attacco a una pattuglia di soldati: 13 morti, tutti singalesi. A Colombo i politici approfittano dell'attentato per eccitare le folle buddiste e regolare i conti. La rappresaglia singalese porterà a un vero progrom antitamil con centinaia di vittime tra la minoranza. E' la svolta nelle relazioni tra le due comunità. Là organizzazione di Prabharakan è la più disciplinata e la più temuta dai singalesi. Ma non la più Influente. Lo diventerà eliminando semplicemente i suoi rivali a partire dall'86. Si stima a circa duecento il numero dei separatisti tamil giustiziati dalle Tigri. Thamby giustifica il massacro dicendo, con voce dolce, che molti tra loro «erano diventati banditi di strada che rubavano alla causa». Fatrice Claude Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampai) Velupillai Prabhakaran

Persone citate: Claude Copyright, Guevara, Velupillai Prabhakaran

Luoghi citati: Italia, Jaffna, Nord Est