In fila per due verso il mare

In fila per due verso il mare E* cambiato l'esodo d'agosto: gli italiani più disciplinati In fila per due verso il mare Ventiquattro milioni di auto in viaggio, ma distribuite su quattro giorni invece che nel solo weekend Molte famiglie hanno lasciato Milano e Torino solo ieri - Negli incidenti, dal. 13 luglio, sono morte 494 persone, 48 in meno dell'anno scorso - Gli esperti: «£' servito il tam-tam sulle partenze intelligenti» ROMA — Si attendeva l'esodo d'agosto come una minaccia, memori del tragico record d'inizio luglio (318 morti e 7254 feriti suùe strade dal primo al 12, la domenica nera delle 43 ,1ttlme); si temeva l'equazione chiusura stabilimenti del Nord - fuga verso mare, montagna, lago appena fuori del cancelli della fabbrica, con moglie, figli e bagagli già sull'auto; venerdì sera stime teoriche davano 18 milioni di italiani in viaggio, una carica concentrata in poche ore (48 al massimo). Non è stato cosi, o, almeno, non tutto e andato cosi, anche se nei tre giorni dello sprint verso le ferie (venerdì, sabato e domenica) i morti sono stati ancora tanti, troppi: settanta. Eppoi 1935 feriti in 2229 incidenti, mentre su strade e autostrade si muoveva un fiume formato da 24 milioni di veicoli. Adesso che la grande paura è passata e sui monitor del Centro di coordinamento di Roma ritornano le immagini del traffico abituale, si scopre che il .Tutti in vacanza» ha portato due novità: meno vittime, prima di tutto, e grandi manovre della partenza distribuite non più in tre, ma in quattro giorni, cioè con il lunedi a dare una mano al weekend violentato da auto, camper, roulotte. Ieri il ministero dell'Interno ha comunicato statistiche confortanti, anche se è presto per essere ottimisti, per credere che l'italiano al volante, vaccinato dalla recente ecatombe, sia diventato prudente, tranquillo, più capace nella guida. Dal 13 luglio al 2 agosto sulle strade sono morte 494 persone (32 soltanto domenica), 48 in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso; i feriti sono stati 12.550 (nell'86 furono 11.495). mentre gli incidenti hanno registrato un aumento dell'11,3 per cento. Nei 21 giorni presi in esame i veico¬ li in viaggio sono stati quasi 160 milioni, con una media di sette milioni e mezzo al giorno (9 milioni solo sabato, primo agosto). Ma il prossimo anno gli esperti, nel leggere il «trend, dell'esodo, dovranno tener conto anche del 3 agosto 1987, un lunedi Ieri sono partiti i ritardatari, ma forse è meglio definirli i «programmatori, o i «previdenti-, quelli che hanno rinunciato ad un giorno in più al mare per togliersi di dosso lo stress d'una coda o l'ansia di un'autostrada che richiede l'occhio e la prontezza di un pilota di Formula 1. L'area milanese fino a mezzogiorno di ieri ha rifornito senza soluzione di continuità il casello di Melegnano e lo stesso ha fatto Torino con Piacenza Sud. Non accadeva da anni. A Melegnano la colonna di 11 chilometri ha resistito sino alle 11; dalle 22 di domenica alle 14 di ieri 136 mila veicoli sulla MilanoRoma, 80 mila sulla RomaNapoli, 127 mila sulla Bolo-' gna-Barl-Taranto. Nel pomeriggio due Incidenti che hanno coinvolto quattro Tir hanno bloccato completamente la Livorno-Sestri Levante all'altezza di Massa. Vi sono stati feriti, ma non gravi, e una coda di oltre 8 chilometri. La Polstrada ha predisposto due uscite d'emergenza al casello Versilia (da Livorno) e a quello di Massa (da Genova). La fuga a piccole ondate verso la spiaggia o la montagna adesso fa riflettere. Sul 2675 chilometri della Società autostrade In dieci giorni sono transitati oltre 11 milioni di veicoli, il 6,7 per cento In più dell'anno scorso, eppure il flusso è stato meno caotico, a Bologna, per esempio, «che per noi — dice Enrico Benvenga, della So¬ cietà autostrade — è il nodo più significativo; l'andamento del traffico è stato pressoché identico a quello dell'86. «La verità — aggiunge Benvenga — è che questa volta le partenze sono state distribuite in più giorni e meglio nell'arco di ogni 24 ore.. In attesa dei dati definitivi di ieri, basti pensare che il giorno di maggior traffico in autostrada, 1.259.000 veicoli, è stato lunedi 27 luglio. Giovedì 30 il numero è sceso a 1.210.000. venerdì 31 addirittura a 1.168.000. Ha vinto dunque lo slogan delle •partenze Intelligenti', certamente bello, ma che sembrava di difficile realizzazione? Enrico Benvenga preferisce parlare di concause. Eccole: -E' servito il tamtam che dall'80 raccomanda di evitare, quando si può, di mettersi in viaggio nei giorni critici; è servita l'operazione rubinetto, anche se non ne abbiamo fatto uso eccessivo, limitandoci a chiudere una porta a Milano e una o due a Piacenza nei momenti critici; sono serriti, come deterrente, gli errori del passato e, purtroppo, anche i lutti recenti. E' stata poi importantissima la disciplina degli autisti dei Tir, che hanno rispettato i divieti di circolazione e hanno pazientato durante le attese. Nessuno ha cercato di forzare i blocchi, nemmeno in Valle d'Aosta, dove il traffico commerciale è elevatissimo.. Le misure predisposte per regolare la circolazione dei Tir hanno funzionato: sempre dal 13 luglio al 2 agosto gli incidenti nei quali sono rimasti coinvolti mezzi pesanti sono stati 1261, rispetto all'anno scorso 123 in meno. Si scopre, infine, che in autostrada si è viaggiato meglio e più in fretta. Dalla mezzanotte del 31 luglio a mezzogiorno del ?. agosto sulla Milano-Bologna 11 27 per cento delle auto ha viaggiato sopra i 100 km l'ora, il 42 per cento fra gli 80 e 1100, Il 21 per cento fra i 50 e gli 80 e il 10 per cento sotto i 50 all'ora; mentre sulla BolognaRlmlni, nello stesso arco di tempo (il rilievo è possibile grazie ai nuovi biglietti che riportano l'ora d'entrata e quella d'uscita al caselli), soltanto l'I per cento degli automobilisti è stato costretto a procedere ad una velocità inferiore ai 50. ri via alle grandi vacanze dell'estate (sorvegliato da 6 mila agenti della polizia con la collaborazióne di una trentina di elicotteri) ci ha consegnato queste novità, che sono da accettare come positive, anche se è presto per dire se si tratta di eccezioni, di anomalie, o se si può davvero sperare nella raggiunta maturità del popolo del vacanzieri e, in senso più stretto, rie gli automobilisti italiani. Dario Cresto-Dina

Persone citate: Benvenga, Dario Cresto, Enrico Benvenga