In coda, di notte, verso il mare di Angelo Conti
In coda, di notte, verso 81 mare Un cronista si è messo in viaggio sulla scia di migliaia di famiglie In coda, di notte, verso 81 mare Destinazione Rimini (la costa adriatica è in testa nelle preferenze dei torinesi) - Dopo Piacenza, l'Autosole è intasata • 450 chilometri in 7 ore Com'è andata la «grande fuga» dei torinesi? Quali le difficoltà e le sorprese? Quanto hanno Impiegato per raggiungere 1 luoghi di vacanza? Per saperlo, siamo partiti con loro. Sono le 20 di venerdì quando ci lasciamo alle spalle via Marenco, diretti verso l'autostrada per Piacenza. La nostra destinazione è Rimini: a S amen a, aspettando di pagare le 1700 lire del primo pedaggio (attesa di trequattro minuti), scopriamo che l'Adriatico è nettamente in testa nella hit-parade delle destinazioni di chi ci sta intomo. Franca Buso, 23 anni, che viaggia con un'amica, va a Riccione: «Quelli del nostro gruppo sono partiti per la Sicilia, ma per noi era troppo lontano. Cosi la scelta è caduta su Riccione: abbiamo prenotato in un alberghetto che neppure conosciamo. Le amicizie le faremo là-. Roberto Carpentiere 36 anni, è alle prese con un bimbetto scatenato, Manolo: «Di solito lo teniamo tranquillo mostrandogli i camion che incontriamo. Ma c'è il divieto e non ne passano: speriamo di trovarne qualcuno più avanti, altrimenti strillafino a Giulianova-. La durata del viaggio è un argomento ricorrente: «Due ore di qui a Piacenza, poi altre due ore sino a Bologna, un'altra ora per Rimini ed un'altra per Ancona. Per le 4 sono sul Conerò-, spiega Giorgio Bini, 42 anni, baffuto ragioniere che sta raggiungendo la moglie a Sirolo nelle Marche. Che si tratti di un esodo disciplinato è un'Impressione che ci accompagna sino a Piacenza. Qui si paga il pedaggio dopo cinque minuti di attesa (otto i caselli aperti in direzione sud), ma la sorpresa è in agguato tre chilometri dopo: l'Autosole sembra via Roma in un'ora di punta. Si procede a 40-50 chilometri l'ora. In qualsiasi corsia. Una sorpresa è il notevole numero di pattuglie della Stradale (appoggiate anche da equipaggi del carabinieri). A Fidenza un maresciallo spiega che -l'importante è farsi vedere: l'automobilista capisce che è sorvegliato e ' commette meno imprudenze. Cosi arrivano meno incidenti. Comunque, in giornate come queste, i morti ed i feriti sono rari: dobbiamo soprattutto intervenire per i tamponamenti-. Proprio un tamponamento provoca la prima coda all'altezza di Reggio Emilia. Siamo di nuovo fermi poco prima di Bologna, dove alle 0,40 entriamo nell'area di servizio La Pioppa. In coda, per il rifornimento, c'è anche l'Opel del ragionler Bini. Allarga le braccia: «Sono già in ritardo sulla tabella di marcia — ammette divertito —, però noi torinesi abbiamo dato un bell'esempio. Stiamo partendo scaglionati, mentre i milanesi non ci hanno proprio pensato. Il caos sull'Autosole è tutta colpa loro-. La constatazione, fatta ad alta voce, trova consenziente una famigliola meneghina che racconta dell'ora e mezza di attesa a Melegnano: -C'erano sei chilometri di coda. Vorrà dire che il prossimo anno facciamo il giro da Torino-. Intorno, il clima è da bolgia dantesca: al bar c'è un assalto all'arma bianca alla cassa, che si ripete al bancone. Mezz'ora per un'aranciata: quasi tutti preferiscono la fontanella dove però ci sono da respingere 1 soliti pataccari che, anche nel cuore della notte, hanno voglia di offrire «un Rolex vero a metà prezzo-. Per 11 rifornimento bastano quindici minuti. Ripartiamo (si fa per dire) con vistosi rallentamenti nella zona di San Lazzaro e prima di Imola. Fra Forlì e Cesena si viaggia più spediti, ma dalla nostra meta ci separa un'altra coda (per tamponamento) a due chilometri dal casello di Rimini Sud. Sono le 3,10 quando paghiamo Il pedaggio ed entriamo In città. Abbiamo percorso 450 chilometri in 7 ore abbondanti, alla media di 65 chilometri orari. A Rimini, nonostante l'ora, c'è ancora vita: sul lungomare ed intomo alla Marecchia si fa la coda ai semafori, c'è fracasso dappertutto. E un parcheggio è un sogno. Angelo Conti L'Autosole vicino a Bologna: per 24 ore è stato sempre così
Persone citate: Bini, Franca Buso, Giorgio Bini, Roberto Carpentiere
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