Spari nella notte sui monti presi 3 rapitori di Orgosolo

Spari nella notte sul monti presi 3 rapitori di Orgosolo La loro banda tiene prigioniera da venti giorni una donna Spari nella notte sul monti presi 3 rapitori di Orgosolo All'«alt» rispondono con le lupare - Due ore di inseguimento - Ora si teme per l'ostaggio NUORO — Un violento conflitto a fuoco nella notte, un bandito che crolla ferito, altri due raggiunti e ammanettati al termine di un frenetico inseguimento: è 11 primo, parziale bollettino della guerra quotidiana combattuta contro la rinascente anonima sequestri sarda. I fuorilegge presi in trappola dai carabinieri nei pressi di Gattelli, centro a una trentina di chilometri da Nuoro, vengono apertamente indicati come componenti della banda che da oltre 20 giorni tiene in pugno Piera Demurtas. Quarantuno anni, segretaria comunale a Pattada (Sassari), moglie del proprietario terriero Gigi Comida, la donna fu rapita mentre. Insieme con un'amica, rientrava a casa al termine del lavoro. Sul fronte delle forze dell'ordine, il bilancio dell'operazione è largamente positivo. Ma la cattura dei malviventi ha acuito 1 timori sulla sorte dell'ostaggio: costretti sulla difensiva, 1 carcerieri della donna ed 1 loro complici dovranno fare nelle prossime ore scelte importanti. Decideranno di lasciare la prigioniera per non aggravare la posizione dei compagni? Oppure continueranno a pretendere un riscatto come se nulla fosse avvenuto? Non resta che attendere, nella speranza che prevalga il buon senso. E' registrato nel frattempo che 11 drammatico scontro a fuoco ha ri¬ portato alla ribalta il nome di Orgosolo, centro del banditismo isolano. Sono di Orgosolo i malviventi arrestati dai carabinieri, il pastore Carmine Mereu, 31 anni (ferito al collo e al braccio destro dal proiettili, guarirà in trenta giorni), il coetaneo Antonio Cossu, operaio forestale, ed il muratore Serafino Sorighe. 29 anni. Gli ultimi due sono stati interrogati dal sostituto procuratore della Repubblica di Nuoro Sandro Norfo e dal collega di Sassari Giovanni Mossa nella caserma di Gattelli dove gli inquirenti si sono letteralmente barrica¬ ti; Cannine Mereu è stato invece sentito in ospedale, nello speciale reparto che ospita i detenuti. Attorno alla vicenda aleggia un mistero fitto. Gli scarni particolari a disposizione consentono una ricostruzione solo parziale del quadro. I tre banditi sono stati notati, verso le 22 dell'altra notte, a percorrere in fila indiana un sentiero di montagna, nella zona di «Pampaddosa». non lontano da Galtelll. Pare si dirigessero — è la versione che trapela — verso il punto in cui era previsto un incontro con gli emissari incaricati di tratta- re il pagamento del riscatto per il rilascio di Piera Demurtas. I militari hanno intimato l'alt ed i fuorilegge hanno risposto mettendo mano ai fucili. In un attimo, tra i macigni ed i cespugli è scoppiato l'inferno, quasi un'azione di guerriglia. Ferito, Carmine Mereu è stato subito bloccato, gli amici hanno cercato di far perdere le loro tracce nel buio, correndo all'impazzata, infilandosi sotto i macchioni. La caccia all'uomo è andata avanti per oltre due ore. Poi, verso l'una, alla periferia di GaldelU sono stati bloccati anche Antonio Cossu e Serafino Sorighe. Mentre il ferito era già stato accompagnato all'ospedale di Nuoro, i complici sono stati trasferiti nella caserma dei carabinieri. E da quel momento è scattato il black-out sulle notizie. Ad Ozieri, nella casa di Piera Demurtas, l'angoscia è ancora aumentata. Il marito della donna in ostaggio non ha fatto commenti. Ha taciuto come lo scorso 7 luglio, quando la moglie era stata bloccata da tre banditi. Con Piera Demurtas, anche un'altra donna, l'insegnante Cristina Berardi, 26 anni, figlia del presidente dell'associazione degli industriali di Nuoro, è nelle mani dell'anonima sequestri. Era caduta in trappola durante un viaggio di trasferimento da Tertenia (sulla costa orientale dell'isola) a Nuoro. Corrado Grandesso