L'Urss a Ginevra: niente «Scudo» e dimezziamo gli intercontinentali

L'Urss a Ginevra: niente «Scudo» e dimezziamo gli intercontinentali j Dopo gli euromissili avances di Mosca sui vettori a lungo raggio L'Urss a Ginevra: niente «Scudo» e dimezziamo gli intercontinentali Washington accoglie con favore la proposta ma tiene duro sul progetto Guerre stellari GINEVRA — L'Unione Sovietica ha presentato ieri a Ginevra una bozza di trattato nella quale si chiede il dimezzamento delle forze nucleari strategiche (o a lungo raggio), ancorando comunque un si sovietico all'eliminazione del programma stellare Usa. Il numero due di Mosca al tavolo dei negoziati, Alexei Obukhov, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che la bozza riflette gli accordi raggiunti tra le due grandi potenze al vertice di Reykjavik dello scorso arino. Si parla di riduzione del cinquanta per cento negli arsenali strategici nucleari delle due grandi potenze (missili balistici intercontinentali installati a terra o su sottomarini, e bombardieri a lungo raggio), che porterebbe a vettori a 1600 per ciascuna parte, con un limite di seimila testate nucleari complessive. La riduzione avverrebbe per tappe successive ed entro cinque anni. Inoltre, ha continuato Obukhov, l'Urss propone di «/imitare strettamente* alcuni tipi di armi strategiche offensive, come i missili lanciati da sottomarini e che abbiano una capacità di azione oltre 1 seicento chilometri. La proposta sovietica, ha sottolineato Obukhov, nella piena consapevolezza che il problema della verifica -è di primaria importanza*, prevede in proposito varie misure, *comprese le ispezioni in loco*. «IT. nostro piano — ha detto — mette in evidenza l'interrelazione che obiettivamente esiste tra il problema delle armi strategiche offensive, la prevenzione della corsa agli armamenti nello spazio, ed il rafforzamento del trattato Abm*. Obukhov ha sottolineato che l'accordo per prevenire la corsa agli armamenti nello spazio — cioè la proposta presentata dai sovietici due giorni fa — *è un pre-requisito indispensabile per arrivare alla riduzione prospettata. Infatti, non si possono ridurre, da una parte, le armi strategiche offensive, e, dall'altra, preparare un nuovo letale pericolo per l'umanità, cioè la corsa agli armamenti nello spazio extra-atmosferico*, Da parte sua, 11 responsabile statunitense Ronald Lehman, pur ribadendo la diversità di soluzioni che Washington e Mosca prospettano in merito, ha espresso un cauto giudizio. 'Speriamo — ha detto in serata al giornalisti — che la proposta sovietica significhi la volontà di Mosca di partecipare seriamente alle trattative con gli Usa per uno sforzo comune che sbocchi infine in un trattato reciprocamente accettabile*. A Washington fonti ufficiali Usa pur dando 11 benvenuto alla bozza di trattato hanno subito messo le mani avanti definendo 'inaccettabile* la richiesta di Mosca di mettere al bando il progetto reaganiano di «guerre stellari.. In una dichiarazione che è apparsa ottimistica nel tono, ma che non ha mancato di sottolineare le «divergenze» che ancora esistono tra 1 due Paesi, il portavoce ufficiale del Dipartimento di Stato Charles Redman ha detto che ora si potrà finalmente lavorare con Mosca per giungere a un'intesa sui negoziati «Start» Stati Uniti e Unione Sovietica sembrano già vicini alla conclusione di un accordo per la totale eliminazione dei vettori nucleari a medio raggio (euromissili) e proprio l'altro ieri è stato confermato ufficialmente che il segretario di Stato George Shultz e 11 ministro degli esteri sovietico Eduard Shevardnadze si incontreranno a Washington dal 15 al 17 settembre. (Ansa-Ap-Agi)

Persone citate: Alexei Obukhov, Charles Redman, Eduard Shevardnadze, George Shultz, Ronald Lehman, Start