Con Giotto e Botticelli sfide sotto l'ombrellone

Con Giotto e Botticelli sfide sotto l'ombrellone Con Giotto e Botticelli sfide sotto l'ombrellone LA spiaggia dovrebbe essere un posto sabbioso sulla riva del mare, senza piante e senza case, libero, vasto, dove fare delle corse fra un bagno e l'altro, o giocare con un pallone leggero, a piedi nudi. Ma è già una fortuna se sulla spiaggia c'è spazio abbastanza per giocare a pallavolo o a volano o coi cerchietti o alle bocce. Naturalmente non si gioca alle bocce In modo regolamentare: si tira solo «al volo», più che alle bocce si gioca alla pétanque. Uno spazio ancor più limitato è sufficiente per giocare alle biglie. Escludendo i rulli d'acciaio che si trovano nei cuscinetti a sfere (troppo pesanti) e le biglie di terracotta che si trovano ormai quasi solo dagli antiquari (troppo piccole), vanno bene le biglie di vetro trasparente con una spirale colorata incorporata, e vanno meglio ancora quelle di plastica che si aprono in due emisferi, buttando via la cicca da masticare in essi contenuta, generalmente di qualità scadente. Un emisfero è colorato, l'altro è trasparente e lascia vedere il dischetto con la fotografia di un campione sportivo. C'è il vantaggio che questa fotografia può essere sostituita con un'altra, magari di parenti, amici e conoscenti. I giochi di biglie che vengono meglio sulla spiaggia sono quelli su circuito, n circuito si traccia facendo sedere sulla sabbia una giovane mamma, afferrandola per le caviglie, e trascinandola. : r — QUANTI degU oltre 8 milioni di occhiali da sole venduti ogni anno in Italia hanno le carte in regola? L'interrogativo è stato posto dal Comitato Difesa Consumatori che, in una conferenza stampa, ha denunciato la presenza sul mercato di occhiali e lenti poco affidabili o addirittura pericolosi per la vista. Una situazione del tutto normale in un Paese come il nostro dove non esistono standard di riferimento e ogni azienda può comportarsi come crede. In un contesto cosi caotico, è naturale registrare un continuo Incremento delle patologie oculari, dovuto all'uso di lenti deformate, difettose, mal costruite, oppure all'impiego di occhiali Inadatti durante le sedute presso i centri dove si pratica la tintarella artificiale. •La gran parte degli occhiali da sole venduti in Italia», spiega Ermanno Lucchini del Comitato difesa Consumatori di Milano, •viene acquistati! sulle bancarelle del mercati, nei mlnl-*hop delle stazioni di rifornimento, nel grandi magazzini e anche per strada dal venditori ambulanti. Luoghi dove è impossibile fornire un'assistenza adeguata al consumatore». Per questo motivo diventa indispensabile varare al Se cominciate a complicare il circuito con viadotti sopraelevati e gallerie, vi state già avvicinando a un altro gioco da spiaggia, quello dei castelli di sabbia. Le possibilità sono due. Se non c'è sole, se avete abbondanza di sabbia umida, e vanga e cazzuola, potete costruire grandi castelli con mura squadrate, a qualche metro dalla battigia. Sotto il sole rovente la sabbia si asciuga troppo alla svelta e non per¬ mette costruzioni ambiziose. Allora vale la pena di stare vicinissimi alla battigia, scavare una buca fino a raggiungere 11 livello dell'acqua, cavarne manciate di acqua-e-sabbia che si lascia colare dalle dita. Più che castelli, si fanno guglie bernoccolose. Ma può capitare che ci si trovi immobilizzati nel metro quadrato sotto l'ombrellone. E' la situazione ideale per giocare a mancala, o awélé, sulla spiaggia i noccioli di pesca prendono un'aria da spazzatura. Si buttano per terra cinque sassolini. Se ne prende uno e lo si lancia per aria. Intanto che vola In su, se ne afferra da terra un secondo e sul dorso della mano si cerca di far cadere il primo, che intanto sta venendo giù. Sembra facile, e certe antiche bambine lo facevano con graziosa naturalezza. In realtà è difficilissimo, c'è da sudare all'ombra. Se, sotto l'ombrellone, volete sudare il meno possibile, la soluzione radicale sono le parole incrociate; ma se vi resta un filo di energia potete fare qualche gioco enigmistico scrivendo sulla sabbia con la punta del dito anziché con la matita sul foglio del giornale o del settimanale. Un gioco classico da fare in due è quello che in inglese si chiama Jotto o Giotto. Io scrivo sulla sabbia una parola, per esempio «nuoto», e la nascondo sotto un cappello o un asciugamano. Ti dico solo che è di 5 lettere. Tu cerchi di indovinarla dicendo una lettera per volta. Se la lettera è giusta io te la scrivo nella posizione giusta; se è sbsgliata te la scrivo a parte, e per ogni lettera sbagliata traccio la forca e il corpo dell'impiccato, o un maialino o altro scarabocchio convenuto che si possa completare con un numero di 7, 8 o più tratti. Se io completo lo scarabocchio prima che tu abbia indovinato, hai perso. Altrimenti hai vinto e sto sotto io. ei wari. Potete impararlo da chi ha fatto una vacanza in Kenya, o nei Caraibi, o in Indonesia. Si gioca in due, scavando nella sabbia una serie di piccole buche, e «seminandoci» dentro un certo numero di sassolini, o conchiglie. Sembra un gioco da selvaggi, ma richiede calcoli matematici raffinatissimi. Sono stati scritti libri irti di formule, su questo gioco. Lo si trova anche in versione elettronica, col marchio

Persone citate: Botticelli, Ermanno Lucchini

Luoghi citati: Indonesia, Italia, Kenya, Milano