Verona, agosto di arte e sapori

Verona, agosto di arte e sapori Verona, agosto di arte e sapori . "V T ON esiste mondo {( \\^ fuori delle mura di Verona ma solo purgatorio, tortura. Inferno». Incise sui portoni di piazza lìti*, le parole di Shakespeare accolgono il visitatore lntroducendolo, sul percorso che porta a scoprire le suggestioni della citta dove sbocciò l'amore Immortale fra Giulietta e Romeo, nel salotto di Verona, reso maestoso dall'Arena, eretta dai Romani nel primi anni dell'era cristiana. Mutilata della cinta esterna (resta la gracile «ala») da un terremoto nel XII seco* lo, i l'Arena (o anfiteatro) capace di contenere oltre ventimila spettatori è dall'antichità luogo di avvenimenti spettacolari, dalle lotte fra i gladiatori al medievali spietati .giudizi di Dio», dalle gare sportive alle commedie. Dal 1913 ospita 1 più bel nomi dell'opera lirica e del balletto, nelle imponenti cornici scenografiche, grazie ad una felice intuizione del tenore Zenatello: un'idea nata tra i tavolini del bar del «Liston», proprio di fronte al monumento romano, dove il famoso cantante propose di portare «Aida» tra le pietre millenarie dell'Arena. E dalla Bra si infila via Mazzini, riservata al pedoni, ricca di negozi di abbigliamento, calzature, oggetti preziosi, alla fine della quale si è quasi alla casa di Giulietta. Pochi passi e il balcone più famoso del mondo riporta alla atmo. sfera tragica ed appassionata degli sfortunati Innamorati. Nel cortile ìa statua dell'adolescente Giulietta, opera di Nereo Costantini, vien consumata dalle carezze degli ammiratori: l'effigie bronzea dell'eroina scespirlana mostra 1 segni di tanta «devozione». Ancora un breve cammino e si arriva In piazza delle niane, offrendo anche generosa ospitalità al jazz e al balletto. Sopra il teatro, il museo archeologico che conserva importanti resti della Verona antica. Poco più in là. un'oasi di fresca serenità, tutta siepi e fiori: il Giardino Giusti Dalla parte opposta c'è piazza Isolo, dove gli estimatori dell'arte dell'intarsio trovano, nella chiesa di Santa Maria in Organo, la sagrestia con le rare tarsie del coro cinquecentesco, opera di Fra Giovanni. Ancora un tuffo nel Medioevo entrando in Castelvecchio, dimora degli Scaligeri, dove è aperta una preziosa pinacoteca. E' l'incanto del ponte merlato che si immerge nella sera. Uno sguardo all'arco di Gavi, altra testimonianza romana, e si sbuca di nuovo in Bra, dove Verona offre anche due mostre: la prima, al palazzo della Gran Guardia, dedicata alla prei¬ storia, realizzata dal Museo civico di storia naturale, propone un itinerario tra dimore, suppellettili, armi ed ornamenti dei primi abitatori del territorio veronese; l'altra, a pochi passi di distanza, nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, intitolata La bottega del suono», è un'articolata rassegna di strumenti a fiato di ogni tempo. Ma fuori dalle sale delle esposizioni, il mito di Giulietta prende di nuovo per mano il visitatore per condurlo alla tomba della fanciulla scespiriana. E' un pellegrinaggio ininterrotto nel quieto chiostro dei Cappuccini, nell'atmosfera raccolta del monastero. In questo piccolo «tempio» in cui si conserva intatta una leggenda, si conclude il viaggio sulle sponde dell'Adige che da secoli scorre ai fianchi della sua «Madonna». Elena Cardinali

Persone citate: Elena Cardinali, Liston, Nereo Costantini, Shakespeare, Zenatello

Luoghi citati: Bra, Gavi, Verona