Tra il Reagan della Bovisa e il Gorbaciov di Nusco il gioco politico italiano

Tra il Reagan della Bovisa e il Gorbaciov di Nusco il gioco politico italiano Tra il Reagan della Bovisa e il Gorbaciov di Nusco il gioco politico italiano In nessuna democrazia occidentale, con 1 due partiti maggiori abbarbicati da quarant'anni uno al governo e uno all'opposizione, 1 partiti intermedi che vanno e vengono dalla •stanza del bottoni», un partito nuovo che s'affaccia regolarmente a ogni elezione. La novità che doveva capovolgere il solito trantran delle stagioni fiori quasi per caso undici anni fa: un mezzo sconosciuto, un giocatore nuovo si presentò al tavolo di poker della politica con pochi spiccioli in tasca. Con una certa leggerezza i pokeristi romani Io ammisero al gioco, dimenticando una vecchia regola: minai competere con un avversario troppo ricco perché finisce col metterli sotto; mal accettare al tavolo uno squattrinato perché se ti va bene non gli prenderai quasi niente, se ti va male, si arricchirà alle tue spalle*. Da quel momento, con Craxi, tutto cambiò e cominciò una partita dall'esito imprevedibile. Seduto a un angolo del tavolo, Piazzesi la racconta nel «Gioco della politica» come uno spettatore disincantato, ma all'Improvviso divertito. Un occhio alle carte, uno al vasto pubblico del seicentomila Italiani .che vivono di pane e politica*, vede le facce del giocatori trasformarsi. Man mano che il gioco si fa pesante, non sono più le stesse, assomigliano alle proprie caricature: Andreottl «il Gobbo», Forlani «li Coniglio mannaro., Darida «U Volpicela.. Bubblco «ti Rospo*. Agnes 'Frutta e verdura*. Saragat come il Re Sole. E Spadolini frenetico. Inquieto, indispettito da un consiglio cattivo del nuovo arrivato: «Afl rendo conto che tutti noi abbiamo bisogno di riempire un vuoto. In questi casi, caro Giovanni, sai cosa bisognerebbe fare? Prendere moglie*. Su tutto, domina il duello fra 1 due «Grandi» nostrani, 11 .Reagan della Bovisa* (Craxi) e 11 -Gorbaciov dt Nusco* (De Mita): uno scontro annunciato, atteso e mal consumato fino In fondo, un lungo Inseguimento fra la scacchiera principale del governo e del partiti e quelle parallele del Quirinale, delle banche, dei contropoteri dell'economia e dell'Informazione. Dopo tanti anni di guerra e dopo tante mani di gioco ci al aspetterebbe di vedere un vinto e un vincitore. Invece, a malincuore, lo spettatore deve confessare la sua delusione: «Le puntate sono da capogiro, la tensione è fortissima, il bar di provincia sembra diventato la bisca di una grande metropoli. Ma il vecchio dubbio resta: anche questa volta, i soldi corrono per davvero?*. Marcello Sorgi Gianfranco Piantesi, «Il gioco della politica», Longanesi, pp. 316, lire 20,000.

Luoghi citati: Nusco