Dopo tanto oblio un pianista ridisegna i fogli multicolori di Schumann

«Bunte Blàtter» e «Arabeske» incisi da Youri Egorov «Bunte Blàtter» e «Arabeske» incisi da Youri Egorov Dopo tanto oblio un pianista ridisegna i fogli multicolori di Schumann in stagioni di città come Roma, Torino o Milano; cosa possono sperare allora le opere «alte», le pagine tarde, tutte raccoglimenti, lontane dal virtuosismo avventuroso e spesso fatte di poche note? Per buona sorte, il pianista Youri Egorov incide per la Emi, oltre alla più nota Arabeske op. 18. i Bunte Blàtter (Fogli multicolori) op. 99, mostrando già nella scelta, e più anco¬ Vent'anni fa moriva il graecco i dischi essenziali pe ande jazzista: r c ra nell'amoroso zelo, la sua intelligenza e il suo gusto musicali. Veramente, i Bunte Blàtter sono un'opera tarda solo in un modo tutto particolare: come gli Albumblàtter op. 124 recano un numero d'opus alto perché sono state raccolte tardi, nel 1850-52, ma comprendono tutte pagine precedenti, nate perlopiù nel decennio magico della produzione pianistica, 1830-40; fogli, piccoli pezzi messi da conoscere la sua opera parte, accantonati o dimenticati e ora, mentre già scendono le ombre della sera, riportati in luce in un moto di affettuosa tenerezza per il proprio passato. Senile è lo sguardo all'indietro, giovani e fresche sono le impressioni richiamate a nuova vita. Nei quattordici pezzi che costituiscono questi Fogli si intrecciano riferimenti ad altre opere di Robert, profili di Clara, di Brahms, echi di Chopin: sono lettere ad amici, biglietti amorosi, da cui spira, come in poche altre raccolte di Schumann, la precisa particolarità di un'intima cerchia, il rivolo caldo di una eletta famiglia. Il primo brano, scritto a Vienna nel 1838, fu spedito a Clara, amata lontana, come augurio di Natale; il quarto foglio è il tema in fa diesis minore su cui Brahms scriverà le sue Variazioni op. 9 (1854), il quinto trova un riscontro preciso nella nona variazione brahmsiana; il n. 6 è un valzer escluso dal Carnaval (il cui sottofondo tematico la bemolle, do. si naturale è riconoscibile nelle due prime battute): pagina bellissima, presenta una forte analogia con l'avvio del secondo Notturno op. 32 di Chopin. pre¬ Un disco per il decennale del cantautore sardo

Persone citate: Brahms, Chopin, Schumann, Youri Egorov

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino, Vienna