Alboreto: «Un sogno durato pochi minuti»

Amarezza nel clan Ferrari Amarezza nel clan Ferrari Alboreto: «Un sogno durato pochi minuti» motore. Forse Mansell ha anche preteso troppo, visto che ha effettuato uno straordinario giro più veloce in l'45"716, record della pista, alla media di 231,462 chilometri orari. Per Prost il gioco sembrava fatto, visto che pur gareggiando In assoluta sicurezza, con tempi alti per non correre pericoli, non poteva essere infastidito da Piquet, a sua volta in difficoltà con una vettura poco stabile. Il brasiliano ha recuperato qualcosa, si è portato sino a 17 e al 39° passaggio si è visto regalare la vittoria dalla McLaren numero 1, bloccata dalla rottura dell'alternatore. Piquet è volato tranquillamente verso 11 successo. Alle sue spalle si stava concretando una classifica incredibile. Il bravissimo Nannini con la Minardi era salito fino alla sesta posizioni, Gl__ani con Ligier era addirittura quinto. Solo un'Illusione: turbina rotta per il toscano, motore Bmw a pezzi per 11 bergamasco. Cosi è venuto fuori alla distanza Johansson, mentre Senna con la Lotus zoppicante ha difeso 11 terzo posto. In zona punti (in un circuito velocissimo...) i "paria" del motori aspirati. Strelff e Palmer con le due Tyrrell e Alllot con la Lola, pronto poi a festeggiare 11 piazzamento coinciso con 11 suo trentatreesimo compleanno, che compie oggi. Per concludere ultimo giro da cardiopalmo per Johansson vittima dello scoppio della gomma anteriore sinistra. Un giro completo su tre ruote, alla Vilieneuve. DAL NOSTRO INVIATO HOCKENHEIM — Poche parole e facce sempre scure alla Ferrari. Per forza, un'altro risultato negativo, un altro doplo ritiro che butta dell'acqua sul loco di un recupero probabile, auspicabile e forse anche possibile. Per la scuderia di Maranello questo non è un periodo felice. I dirigenti sono scappati quasi subito, come se il loro aereo partisse dopo 5 minuti. Per Gerard Berger non è stato un fine settimana felice, sempre problemi, mai la possibilità di esprimersi al massimo: .Gii nelle prove libere della mattinata — ha affermato l'austriaco — avevo avuto molti problemi a causa della tenuta di strada. Ed infatti la macchina non andava bene neanche in corsa. Avevo adottato una soluzione aerodinamica diversa da quella di Alboreto. Ma non ero abastanza veloce e neppure riuscivo a tenere il ritmo di vetture solitamente inferiori alla mia». Discorsi brevi anche da parte di Michele Alboreto. Ormai 11 milanese non sa più cosa dire anche perché è convinto di essere perseguitato dalla sfortuna oltre che da una vettura che non gli permette assolutamente di lottare con i migliori, almeno per quanto riguarda i risultati. 'Onestamente — ha dichiarato Michele — non faticavo, nei primi giri, a tenere il ritmo dei primi. Mi tenevo prudentemente a distanza ma mi ero accorto che c'era una buona potenzialità. Avevo potuto superare Boutsen in scioltezza e mi riservavo, nella seconda parte della corsa, di andare anche all'attacco. Ma la mia convinzione è durata assai poco. Una turbina ha ceduto e la pressione è calata di colpo. Sono rientato ai box già sapendo che non sarei andato un metro più avanti. Peccato. In ogni caso abbiamo ritrovato un po' di competitività. Mi auguro che nelle prossime corse ci sia qualche soddisfazione anche per noi*. La Ferrari è corsa ai ripari per quanto riguarda i problemi alle sospensioni, in maniera per il momento un po' empirica, ma è certo che i tecnici della scuderia modenese dovranno correre ai ripari in una maniera più definitiva. Il triangolo inferiore della sospensione delle vetture è stato rinforzato con della fibra di carbonio. E' evidente che si temeva una rottura simile a quella che venerdì scorso aveva buttato fuori pista Berger. Adesso c'è tutto un programma di lavoro da verificare, da impostare e da concludere. Sono passati due anni dalla tragica scomparsa di Stefan Bellof, promettente pilota tedesco in F.l, perito in un incidente con una Porsche prototipo a Spa. Da allora la famiglia del corridore, 11 manager Willy Maurer e la fidanzata Angellka Langner si contendono l'eredità di oltre un miliardo. Il manager dice che i soldi debbono andare alla sua agenzia ed in parte alla ragazza, la madre del pilota sostiene che in mancanza di un testamento tutto dovrebbe andare ai famigliari. c. eh.

Luoghi citati: Maranello