La nostalgia di Giaguaro

La nostalgia di Giaguaro La nostalgia di Giaguaro MADONNA DI CAMPIGLIO — Ha lasciato il calcio giocato da due anni eppure avverte ancora tanta nostalgia. «In alcuni momenti correrei tra i pali. Stare fuori, a rifletterci, mi sembra Impossibile. Comunque è già molto che sono rimasto in questo ambiente. Significa che c'è qualcuno che apprezza 11 mio lavoro». Luciano Castellini ora allena i portieri del Napoli. Lo fa con passione e competenza. «Non è vivacchiare, il mio lavoro. Chiedete a Garella, DI Fusco e Tagliatetela cosa significhi allenarsi con 11 sottoscritto». Amicone fuori il campo, inflessibile quando c'è da sudare. Garella, dopo quattro giorni, ha smaltito qualche chilo in più che lo accompagnava nel dopo-vacanza. «Io ringrazio Bianchi — continua Castellini — che mi ha dato piena fiducia. Mi Castellini, nuovo impegno creda, soprattutto sono contento per lui per il titolo vinto. E poi per i miei ex compagni di gioco. Bruscolotti e Ferrarlo meritavano più di ogni altro lo scudetto. Lo Inseguivano da anni, da sempre». A Castellini l'impresa nel Napoli non è riuscita. «Fa niente. Se riuscirò a dare un grande portiere al Napoli, sarà come avergli dato un altro scudetto*. — Ho già un allievo per il dopo-Garella? Un allievo che possa imitare Castellini? •CI sono due ragazzi estremamente interessanti. Tagliatela che è qui in ritiro con noi e Marinelli. Se non si monteranno la testa...». — Cosa trasmette loro del suo carattere? «Tutto. I portieri sono una razza a parte. E chi non la pensa come me è contro di me». — Luciano, chi vincerà lo scudetto 1988? «Bisognerà stare attenti alla Juve, al Milan, all'Inter ed al Verona. Comunque restiamo noi la squadra da oattere. Ed ora con Francini • Careca facciamo davvero paura». ni. g.