«La forza del destino»

Mozart Mozart tra i canali «La forza del destino» José Ccrreras Carlo Bergonzi o con la schematica rappresentazione dei momenti salienti dell'azione. Si assegna cosi a Verdi una funzione di cantastorie popolare, che da un'immagina fissa, visiva, elabora in musica la definizione di un personaggio e il dinamico procedere dell'azione; in fondo si tratta di una versione ammodernata delle figurine Liebig che imperversavano qualche decennio fa anche sui momenti chiave visivi del melodramma verdiano. Opera di non semplice allestimento per il rapporto tra simbolicità e credibilità che è assegnato ad ogni personaggio, la Forza del destino risalta comunque, proprio per la coincidenza tra popolare e collettivo, dalla resa d'insieme; e qui a Busseto il coro del Teatro Regio di Parma, istruito da Adolfo Tanzi, si è perfettamente disimpegnato nel ruolo protagonistico che gli competeva. tudini del luogo. Drottingholm è una delle incarnazioni più suggestive di quel sogno volato a migliaia di chilometri di distanza. La qualità dell'edificio, non solo la sua spoglia bellezza ma l'ottimo stato di conservazione delle macchine teatrali e degli scenari si allea ad una formidabile tradizione di cultura teatrale e da questa combinazione nascono spettacoli che meritatamente hanno

Persone citate: Adolfo Tanzi, Carlo Bergonzi, Liebig, Mozart, Verdi

Luoghi citati: Busseto