«Mi dia la patente» e gli spara in fronte di Fulvio Milone
«Mi dia la patente» e gii spara in fronte Napoli, ucciso costruttore: non paga tangenti «Mi dia la patente» e gii spara in fronte I! killer aveva detto: «Sono un carabiniere» • S'indaga sugli appalti NAPOLI — .Sono un carabiniere, favorisca i documenti.. Alla frase di rito, pronunciata da un giovane che vestiva abiti borghesi, il facoltoso imprenditore ha risposto con un sorriso e un cordiale .buona sera.. Ma ha fatto appena in tempo a prendere il libretto di circolazione, quando si è visto puntare contro una pistola. Cinque proiettili sparati a bruciapelo gli hanno fracassato la testa. Dopo aver compiuto la sua missione di morte, il finto carabiniere, con ogni probabilità un sicario della camorra, si è allontanato su un'auto guidata da un complice, lasciandosi alle spalle la piazza deserta e immersa nell'oscurità della notte. All'esecuzione ha assistito, paralizzato dal terrore, un cugino dell'imprenditore ucciso. L'omicidio è stato compiuto l'altra notte, poco dopo le due, a Striano, un comune dell'area vesuviana. La vittima era Tommaso Alfano, un imprenditore edile di 41 anni che negli ultimi dieci anni si era costruito una piccola fortuna eseguento lavori per conto del Comune. Delitto di stampo camorristico, avvertono gli inquirenti: il costruttore potrebbe essersi rifiutato di pagare una tangente, oppure non avrebbe voluto cedere alcuni dei numerosi appalti ottenuti per la realizzazione di opere pubbliche. La polizia è faticosamente riuscita a ricostruire le ultime ore di vita del costruttore. Tommaso Alfano ha trascorso gran parte della notte nel Municipio di Striano, dove era in corso una sedutafiume del consiglio comunale per l'elezione del nuovo sindaco. Poco dopo l'una, si è allontanato a bordo della sua «Bmw» In compagnia del cugino, Biagio Ferrara, commerciante di auto. I due hanno percorso poche centinaia di metri: giunti nel pressi della villa comunale, sono stati bloccati da una vettura che ha tagliato loro la strada. « Un uomo ha spalancato la portiera e ci ha chiesto i documenti — ha poi raccontato Biagio Ferrara agli agenti di polizia —. Ha detto che era un carabiniere, e noi, che non avevamo nulla da temere, glieli abbiamo mostrati». E' stato allora che l'uomo ha estratto la pistola. Ha sparato cinque volte, senza alcuna esitazione, centrando il bersaglio. Tommaso Alfano si è accasciato sul volante senza un lamento, sotto gli occhi del cugino terrorizzato. Rinfoderata l'arma. 11 sicario si è allontanato senza fretta, a bordo della vettura guidata dal complice. La notizia della morte di Tommaso Alfano, sposato e padre di tre bambini, si e subito diffusa nel piccolo centro vesuviano. In pochi minuti il luogo dove è staio compiuto l'omicidio e stato raggiunto da centinaia di persone, una folla che carabinieri e polizia sono riusciti a stento a contenere. A Striano la gente ricorda una vicenda, che risale a sei anni fa e di cui Tommaso Alfano fu protagonista: il costruttore, già allora specializzato nella realizzazione di opere pubbliche, fu vittima di una banda di taglieggiatori che agiva in nome e per conto dei capo della camorra Raffaele Cutclo. Un episodio avvenuto troppi anni fa. perchè sia messo in relazione con quanto è accaduto l'altra notte. • E poi — aggiunge un sottufficiale dei carabinieri — in questa zona le imprese di Raffaele Cutolo sono un ricordo ormai lontano». Se i capi della camorra sono cambiati, il metodo della violenza e dell'intimidazione è rimasto identico. Fulvio Milone
Persone citate: Biagio Ferrara, Raffaele Cutclo, Raffaele Cutolo, Tommaso Alfano
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