Era scappato con due miliardi il notaio della Napoli-bene
Era scappalo con due miliardi il notaio della Napoli-bene Scomparso da dieci giorni, ieri si è presentato al giudice Era scappalo con due miliardi il notaio della Napoli-bene Si era impossessato del denaro affidatogli da due banche • Ora è agli arresti domiciliari NAPOLI — E' ricomparso poco dopo mezzogiorno. Vestito di un completo color canna da zucchero e camicia di Uno bianco aperta sul petto, il notaio Lucio Sanseverino, sessantasei anni compiuti da pochi giorni, appariva pallido e nervoso quando ha varcato la soglia dell'ufficio denunce della procura della Repubblica di Napoli. Ad attenderlo c'erano il sostituto Franco Roberti e due ufficiali del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, che stanno indagando sulla sua situazione patrimoniale. Il colloquio è durato oltre due ore. al termine delle quali il magistrato ha consegnato al professionista un ordine di cattura per peculato e malversazione aggravata. Si è concluso cosi, ingloriosamente per a protagonista, il giallo della scomparsa del notaio Sanseverino. l'uomo che polizia, carabinieri e fiamme gialle cercavano dai 17 luglio, dopo che si era allontanato da casa senza più dare notizie di sé. n mistero che per dieci giorni ha affascinato i frequentatori dei salotti della Napoli bene, ma che ha anche preoccupato non poco gli esponenti dell'alia finanza partenopea, è finalmente risolto: il professionista era scappato con la cassa e con una certa Olimpia Pontieri, la donna che da anni vive al suo fianco. Secondo l'accusa, il notaio si sarebbe impossessato di un miliardo e seicentocinquanta milioni: danaro del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Popolare di Napoli, due degli istituti di ere dito che avevano affidato a Sanseverino la gestione del servizio dei protesti bancari. Una cifra non altissima, per un uomo che nel 1983 dichiarò un reddito di 780 milioni. Ma chi conosce Lucio Sanseverino non sembra avere molti dubbi: 'Quattro anni sono tanti, bastano per dilapidare una fortuna, se il miliardario in questione ha un debole per i cavalli, per il gioco d'azzardo e per le belle donne-. Gli inquirenti non escludono che la fuga da Napoli durata dieci giorni sia servita al notaio per tentare di recuperare altri soldi e cancellare una situazione debitoria più consistente. Durante il lungo interrogatorio, il professionista avrebbe ammesso spontaneamente la propria colpa, confermando tutte le voci che da dieci giorni circolavano in città, e, si dice, addebitando responsabilità anche ad altre persone. Le sue dichiarazioni hanno in¬ dotto il magistrato a firmare l'ordine di cattura e a concedere all'imputato il beneficio degli arresti domiciliari. Lucio Sanseverino è da anni l'uomo di fiducia di numerosi e importanti banche. Gli istituti di credito gli avevano affidato il recupero delle somme non pagate dai debitori alla scadenza prevista. Ogni settimana, nell'ufficio al quarto piano di un moderno edificio del centro circolavano contanti per centinaia e centinaia di milioni, proprio quelli che il notaio avrebbe indebitamente intascato. La procura della Repubblica venne informata della scomparsa del notaio con un esposto del collegio notarile di Napoli. Nella denuncia, Sanseverino veniva accusato di aver violato la legge professionale, che non consente assenze di durata superiore ai cinque giorni: il notaio, è scritto nel regolamento, svolge mansioni di pubblico ufficiale, firma e timbro non possono essere •delegati». Le ipotesi e le voci sulla scomparsa si sono accavallate per dieci giorni. Che fine aveva fatto Lucio Sanseverino? Era rimasto vittima di un naufragio del panfilo di un ricco amico? Era scappato con una bella ragazza? E se fosse stato rapito? Invece era una fuga d'interesse. f.mil.
Persone citate: Franco Roberti, Lucio Sanseverino, Olimpia Pontieri, Sanseverino
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