La danza aggressiva nel nome di Forsythe di Sergio Trombetta

La danza aggressiva nel nome di Forsythe La danza aggressiva nel nome di Forsythe ASTI — Chi è Billy Forsythe e perché si parla tanto di lui? E' un coreografo americano e si parla di lui perché, molti ne sono convinti, è peniate. Poco meno di quarant'anni, è da tempo a capo del balletto di Francoforte (che è stato di recente al Maggio di Firenze) e dopo la partenza di Béjart da Bruxelles è stato contattato (l'altro nome preso in considerazione è Mark Morris) dai dirigenti del Théùtre de la Monnaie per sostituire il grande marsigliese. Le coreografie di Forsythe sono in repertorio delle migliori compagnie. Sono balletti difficili da eseguire. Da noi se li può permettere (tecnicamente) soltanto l'Aterballetto (per esempio quei Love Songs riproposti di recente al festival di Vignale); in Francia l'Opera di Parigi e il Lyon Opera Ballet che con Steptext di Forsythe e altre cose ha chiuso l'altra domenica il Festival Asti Teatro 9. Sono quelli del Cendrillon di Afaguy Mann questi danzatori del .Lyon» e sono guidati con intelliggenza e fiuto da una gran donna, Francoise Adret. Per loro Asti è stato l'inizio di una tournée italiana che li ha visti danzare a Bari, a Matera: stasera saranno a Bolzano. Sostiene Forsythe: «Il vocabolario non è, non sarà mai vecchio. E' la scrittura che può essere datata». Forte di questo assunto, Forsythe crea partendo da una serie di passi (step) di impronta accademica, per dare vita ad un discorso (text) che vive di una nuova sintassi e che porta la danza in una nuova dimensione dura e aggressiva, ad una estrema, anche desolata, modernità che va ben al di là del neoclassicismo baiane filmano, del quale tuttavia condivide la base accademica. Cosi in questo Steptext ve- diamo una donna in rosso, la spendida Pascale Michelet, scontrarsi con tre uomini in nero sulle note della Ciaccona della Quarta Sonata per violino in re minore di Bach. La musica inizia e si interrompe; i danzatori accennano alcuni passi e poi si bloccano; anche le luci, che sono durissime staffilate laterali, spesso si spengono. Il brano si dipana poi sul filo di una continua aggressività che si scioglie soltanto con lo spegnersi della musica. Il programma presentato ad Asti era completato da Marna Sunday. Monday or always la coreografia creata per il .Lyon, da Monnier Duroure, giovane coppia di ballerini della Nouvelle danse francese, e due brani che in qualche modo si ricollegano al mondo di Jiri Kyltan il direttore e coreografo del Nederlands dans teater. Nils Christe e Nache Duato, gli autori, arrivano entrambi dal Nederlands. Mentre però Luminescences di Christe su musica di Poulenc ripete senza molta originalità lo stile di Kylian, le forti suggestioni catalane e contadine forniscono un irruente flusso vitale per Jardi Trancat, zi brano di Nacho Duato. Sergio Trombetta