Sudan, gesuita semina i rapitori con una fuga a piedi di 140 km

Svd&n, gesuitasemina i rapitori €&m una fuga a piedi di 14Q km Padre Ciampa (sessantanni, napoletano) in salvo nello Zaire Svd&n, gesuitasemina i rapitori €&m una fuga a piedi di 14Q km Era stato sequestrato il 13 luglio dai guerriglieri - Interminabile odissea nella foresta NAIROBI — Padre Pio Ciampa, il gesuita italiano rapito il 13 luglio da un gruppo di ribelli sudanesi a Maridi. è riuscito a fuggire ed a raggiungere lo Zaire percorrendo a piedi centoquaranta chilometri lungo tutto il Parco nazionale di Garamba. nella zona nordorientale del Paese, e attraverso le foreste tropicali a Sud-Est. Si ignora la sorte degli altri due missionari, Salvador Ferrau e Josef Pullicino, che dodici giorni fa furono catturati con lui a circa 300 chilometri da Juba, capoluogo del Sudan meridionale. Secondo quanto ha riferito sdì'Associated Press il rev. Edward Trudeau, nonostante l'estenuante marcia nella foresta, le condizioni del missionario italiano, che ha 60 anni, sono buone. .E' un uomo molto forte per la sua età- ha spiegato padre Trudeau raggiunto presso la sede dei gesuiti di Nairobi. H sacerdote ha detto di non avere notizie sulla sorte de¬ gli altri due missionari, l'indiano Ferrau, 45 anni, e il maltese Pullicino di trentasei. 'Tutto ciò che sappiamo è che padre Ciampa è sano e salvo a Bunia (Zaire nordorientale) e che raggiungerà quanto prima Nairobi. Lo ha appreso per radio un nostro pilota'. I tre sacerdoti furono catturati dai ribelli sudanesi quando le forze guerrigliere occuparono la cittadina di Tore durante una delle tante offensive scatenate nella zona meridionale del Sudan. 'Che cosa sia accaduto a Tore è ancora un mistero; probabilmente avremo un quadro più chiaro della situazione dopo aver parlato con padre Ciampa- ha concluso il rev. Trudeau. II gesuita autore della clamorosa fuga è nato in provincia di Napoli 11 27 marzo 1927. Si trovava In Sudan, nella missione di Torit, da due anni. La notizia della sua clamorosa fuga è arrivata poco più di quarantott'ore dopo quel¬ la del rapimento, resa nota solo giovedì dalla Curia generalizia della Compagnia di Gesù, avvertita con una telefonata dalla nunziatura apostolica ad Addis Abeba. La parte meridionale del Sudan è da decenni al centro della guerriglia, alimentata dai contrasti etnico-religiosl tra la popolazione locale, negra e animista, che versa in condizioni di grave indigenza, e quella del Nord, arabo-musulmana, che detiene le leve del potere economico-politico. Del rapimento dei tre gesuiti è stato sospettato, in assenza di informazioni precise, la più forte delle milizie ribelli, la «Spia», comandata dal colonnello John Garang. Nell'ultima lettera Inviata da padre Ciampa ai superiori di Roma, che risale al maggio scorso, si denunciava appunto -una situazione di rischio crescente per la popolazione ed un clima di tensione ormai insopportabile a causa della presenza visibile dei ribelli'. (Ap-Agi)

Persone citate: Ciampa, Edward Trudeau, John Garang, Josef Pullicino, Padre Pio Ciampa, Trudeau