Governo, Goria ce l'ha fatta di Paolo Passarini

Governo, Goria ce l'ha fatta Martedì presenterà la lista dei ministri al presidente Cossiga Governo, Goria ce l'ha fatta Giuliano Amato sarà vicepresidente del Consiglio e ministro del Tesoro - Andreotti agli Esteri e Zanone alla Difesa - A Tognoli un ministero per la casa? ROMA — Il governo delle .convergenze programmatiche- si dovrà guadagnare da vivere giorno dopo giorno, ma sarà. Ci sono diversi modi per dirlo, ma la sostanza è questa. Il più diretto interessato. Giovanni Goria, si è affidato, per il successo e la durata della sua prima presidenza del Consiglio, a una promessa di •buon governo-. Secondo il de Mino Martinazzoli. il governo nascituro, né -fragile' né -forte-, è realisticamente -quello che offre la stagione politica e non è disprezzabile. : come dire che chi vivrà vedrà. Bettino Craxi si è affidato a un altro proverbio: -L'hai voluta la bicicletta e adesso pedala.. Comunque, la riunione collegiale di maggioranza di ieri mattina, breve e tranquilla per l'accordo già raggiunto nella nottata precedente, ha posto solide premesse perché, entro la prima settimana d'agosto, il governo entri nella pienezza dei suoi poteri. La crisi sembra risolta. Cominciato pochi minuti prima di mezzogiorno, il vertice di ieri si è protratto per circa un'ora secondo un rito composto, che ha visto prendere brevemente la. parola, uno di seguito all'altro dopo una breve Introduzione di Goria, 1 cinque segretari della maggioranza. I pronunciamenti si sono concentrati esclusivamente sul programma, dal momento che un accordo di massima per la spartizione dei ministeri, tutt'ora da perfezionare, era già stato siglato. Sarà comunque il governo Goria-Amato, dal momento che il braccio destro di Cr&xi durante la presidenza socialista sarà nominato, oltre che titolare del Tesoro, vicepresidente del Consiglio. E il team Goria-Amato aveva già collaborato strettamente nei quattro anni passati. I socialisti non sono riusciti a conquistare, per la strenua resistenza di Ciriaco De Mita, il ministero per il Mezzogiorno (punto centrale del programma di governo), che sarà affidato ad interim allo stesso Goria. Sarà poi nominato un sottosegretario per il Mezzogiorno e sarà scelto tra gli uomini di De Mita. Sicura la Difesa per i liberali (Valerio Zanone) e quasi certi Industria, Poste e Rapporti con U Parlamento per U pri (probabili, nell'ordine. Adolfo Battaglia, Aristide Gunnella e Antonio Del Pennino). Non completa l'assegnazione di ministeri per il psdi, il cui segretario, Franco Nlcolazzi, ha smentito ieri di avere •problemi personali-, ma è poi rimasto a parlare più degli altri con Goria perché non soddisfatto dell'offerta ricevuta. La rosa dei ministri socialisti è quasi completa, anche se qualche scambio dell'ultima ora può provocare la necessità di aggiustamenti. La novità più grossa è quella di un possibile ministero per la Casa e le aree metropolitane a Carlo Tognoli, se questa poltrona non verrà affidata al psdi. Confermati i tecnici Franco Carraro (Turismo), Giuliano Vassalli (Giustizia), Antonio Rubertl (Ricerca scientifica). Possibile Renato Ruggiero al Commercio con l'estero (o alla Cee). Rino Formica avrà 11 Lavoro e Giorgio Ruffolo l'Ecologia. Molto più complessa la vicenda dei ministri de, perché sono molti (quattordici) e prescelti sulla base di parametri variamente incrociati. Resta un problema la collocazione di Amintore Fanfani: si è parlato di Interno e Bilancio prima e di Partecipazioni statali poi. Sono comunque confermati i grossi: Giulio Andreottl. Carlo Donat-Cattln, Emilio Colombo, Antonio Gava. In pericolo Virginio Rognoni, stabile Remo Gas pari, discusso Oscar Luigi Scalfaro, quasi certi Luigi Granelli, Gianni Prandini, Giovanni Galloni. Secondo 1 tecnici del ministero del Tesoro, il programma del nuovo governo ha un paio d'anni di autonomia. Non è un traguardo facile. Una prima rischiosa virata di boa sarà quella del referendum sul nucleare, che un disegno di legge molto succinto consentirà di fissare per ottobre o novembre. Ci saranno tensioni, ma Goria potrebbe uscirne indenne, n nucleare è il solo punto che ieri ha continuato ad alzare qualche polemica, soprattutto da parte del pri che ha mantenuto una riserva sia pure non esasperata. La seconda boa da superare sarà quella del congresso de che si terrà, secondo statuto, la prossima primavera. Numerosi esponenti de, intervistati dal Tg2, hanno infatti sostenuto che il governo Goria ha di fronte a sé nove mesi di vita, arrivando quindi ad aprile-maggio. Proprio a queste dichiarazioni si riferisce oggi sull'Avanti! il redivivo Ghino di Tacco alias Craxi: -Il viatico, come si vede, non è dei più incoraggianti. Si insinua con prepotenza e si fa strada ancora una volta il gusto, il vizio, l'incoscienza dell'instabilità.. Tuttavia è stato proprio Craxl aliai Ghino di Tacco a sottolineare, durante 11 vertice, per protestare contro l'esclusione dei radicali perché disomogenei, che -la maggioranza che si forma non è un complesso di forze omogenee.. Goria attenderà che le direzioni del partiti, convocate tra lunedi e martedì mattina, ratifichino l'accordo raggiunto. Nella serata di martedì si recherà al Quirinale per presentare la lista dei ministri e la mattina dopo vi tornerà, con tutta la sua squadra, per il giuramento. Il dibattito sulla fiducia dovrebbe iniziare al Senato giovedì 30 luglio e concludersi alla Camera venerdì 7 agosto. Paolo Passarini

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