Valtellina, altri 2 morti

Valtellina, altri 2 morii Una jeep con quattro tecnici delle dighe travolta da una frana Valtellina, altri 2 morii Sale il numero dei dispersi: si cercano una famiglia di Bologna, una tedesca e un imprenditore comasco - Il Pg di Milano controlla le inchieste della Procura di Sondrio sulle precedenti frane DAL NOSTRO INVIATO SONDRIO — Stavano salendo, a bordo di una campagnola, ai mille metri della diga di Armisa. La strada ha ceduto, travolta da una frana: la jeep bianca rotola a valle, sbatte e rimbalza nei cento metri del burrone. Due morti: Amerino Caprari. direttore della centrale elettrica della Sondel Falck, e il tecnico Renzo Ramponi. Periti l'altro tecnico Plinio Zecca, che è gravissimo all'ospedale di Sondrio, e Giuliano Zuccoli, direttore generale della società. Ed è stato Zuccoli, una volta uscito dalla campagnola, a chiamare gli elicotteri del soccorso. Un'altra tragedia nella tragedia della Valtellina. Alla diga di Armisa la jeep della Sondel doveva arrivare per un controllo. Si temevano cedimenti. La diga tiene, le strade che portano alle dighe no. Se n'erano accorti, in mattinata, i finanzieri che Da Bormio a Sondrio stanno cercando altre vittime. Vittime che ancora non si trovano. I nuovi morti accertati sono i due tecnici della Sondel. Una tragedia, questa di ieri sera, che non interrompe i soccorsi in tutta la valle. Lino Fioletti, brigadiere delle guardie forestali, guarda Nadas che annusa e corre sul fango di Sant'Antonio Morignone. Nadas ha quattro anni, è un pastore tedesco. Il miglior cane da valanga della Guardia di Finanza. Il brigadiere Fioletti ha visto i corvi saltellare sul fango: 'Bestie o cristiani — è sicuro — sotto ci sono cadaveri: quando arrivano i corvi è la conferma-. Ma Nadas annusa e non si ferma, trova soltanto automobili vuote e abbaia per chiamare il brigadiere. Sale il numero dei dispersi. Si è aggiunto Ausano Bancora, imprenditore tessile di Guanzate, vicino Como. Di dispersi la prefettura ora ne segnala 12. E 1 carabinieri contano almeno altre otto persone, di tre famiglie, «per le quali ci è stata richiesta notizia da parenti-. Segnalazioni che arrivano con ritardo: chi è riuscito a scappare dalle frane e dal fango prima ha raggiunto casa propria, e solo adesso, ormai una settimana dopo la tragedia chiama Sondrio. «/ nostri elenchi di dispersi — spiega Giusepe Piccolo, il prefetto — si basano sullo denuncia dei parenti-. Marta Bottazzi, moglie di Ausano Bancora, la denuncia di scomparsa l'ha presentata solo ieri. Con il marito era all'hotel «Gran Baita- di Tartano, quello portato via dall'acqua. «Eravamo arrivati giovedì, in vacanza. Sabato, verso le sette di pomeriggio, io ero in camera e mio marito è venuto a chiamarmi: scappiamo, mi ha detto, vieni giù alla macchina. Il tempo di mettermi le scarpe, di scendere nella hall, e ho visto la frana venir giù. Mio marito è rimasto sotto-. Altre segnalazioni di dispersi in serata. Hanno chiamato da Casalecchio sul Reno, in provincia di Bologna, e dalla Germania. Sotto il muraglione di Sant'Antonio dovrebbero esserci le famiglie Pierantoni e Zogg. Enzo Pierantoni con la moglie Margherita e i figli Sonia, Andrea e Davide; Armin Zogg con la moglie e due figli. I carabinieri di Sondrio, che hanno ricevuto la telefonate, spiegano che queste due segnalazioni sono estremamente dettagliate. Finora, però, né il cane Nadas né i soccorritori hanno trovato altre vittime. Meno male che il tempo si mette al meglio. Le strade cominciano ad essere praticabili. Bormio è ancora raggiungibile solo dalla Svizzera, in Valmalenco si riesce ad arrivare, tra Sondrio e Morbegno si passa a senso alternato. Ancora problemi per l'acqua potabile in quasi trenta comuni della zona. Tra questi Grosio, Grosotto. Aprica, Chiuro, Fusine, Piantedo, Andalo, Forcola e Tartano. In alta valle le dighe tengono. Ma i ghiacciai si sono abbassati parecchio, quello dello Stelvio è calato di un metro. E l'emergenza non è ancora finita. Adolfo Beria d'Argentine, il procuratore generale di Milano, è tornato in Valtellina. Nessuna novità nell'inchiesta del procuratore di Sondrio, Ettore Cordisco. Beria è tornato anche per le polemiche tra Magistratura democratica e Cordisco. definito «insabbiatore», per le inchieste su frane e dissesti ecologici in Valtellina archiviate. « Ho richiesto i fascicoli di queste inchieste — spiega Beria —. Verificherò e, entro la fine di agosto, potrò dare una risposta. Cordisco ha tutta la mia fiducia, ma è mio dovere controllare Giovanni Cerniti