«Sì a leggi antimafia»

«Sì q leggi antimafia » «Sì q leggi antimafia » Sono legittime per la Corte Costituzionale le sanzioni per i subappalti non autorizzati ROMA — La necessità di 'Combattere in ogni modo le infiltrazioni della mafia ne-' gli appalti della pubblica amministrazione' è stata ribadita ieri dalla Corte Costituzionale. Una sentenza ha dichiarato legittime le sanzioni stabilite dalla legge 13 settembre 1982 n° 646 (in tema di •prevenzione delle attività mafiose») contro 11 subappalto o l'affidamento a cottimo non autorizzati di opere pubbliche, i quali dapprima illeciti amministrativi-sono ora considerati Illeciti penali Tanto il subappaltante quanto il subappaltatore non autorizzati rischiano, oltre a quella detentiva, una pena pecuniaria pari ad un terzo del valore complessivo delle opere appaltate dalla pubblica amministrazione: 1' ammenda può quindi risultare di molto superiore al valore del lavori subappalta- ti. (A Male, in provincia di Trento, nel corso di uno del processi dai quali sono scaturiti i ricorsi alla Corte Costituzionale, un Imputato di subappalto non autorizzato di lavori per 170 mila lire sta rischiando un'ammenda addirittura di 43 milioni). La Corte ha negato che sia Ingiusto punire allo stesso modo 11 subappaltante e il subappaltatore: entrambi — si legge nella sentenza n° 281/87 — sono partecipi del medesimo disegno criminoso. Quanto alla possibilità che l'ammenda sìa tale da assorbire tutto il patrimonio del subappaltatore, questo. — afferma la Corte Costituzionale — «lmputet slbl»: in parole povere, se la prenda con se stesso, senza invocare a sproposito la tutela costituzionale dell'Impresa economica privata (e, naturalmente, legittima). (Amai

Luoghi citati: Male, Roma, Trento