Sul lago cresce la paura di Marco Marelli

Sul lago cresce la paura Sul lago cresce la paura COMO — Riemergono piazze e vie di Como. Piazza Volta, via Garibaldi e via Fontana si riappropriano della loro immagine, anche se evidenti sono le tracce dei danni provocati dall'acqua tracimata in mezza città. Acqua che ha scavato crateri, più o meno grandi, che rendono difficile e pericolosa la circolazione stradale, ora che si è cercato di riconsegnare al traffico percorsi abituali. La geografia della città sommersa rimane pur sempre molto ampia. E' infatti una minima parte quella che il lago, ritirandosi, ha riconsegnato ai comaschi. Il rientro del lago continua, in quanto 11 livello cala. Se l'alluvione è stata scandita dai minuti, il rientro segue invece la lancetta più corta dell'orologio, Il livello cala in misura di un centimetro ed anche meno all'ora. L'emergenza è tutt'altro che terminata. Già basterebbe l'attuale situazione per far capire che Como continua ad essere stretta nella morsa dell'acqua alta, con il suo carico di problemi individuali e collettivi. L'emergenza è, invece, destinata a crescere: c'è una sorta di mina vagante che gira per il lago. Una parte della montagna di detriti che dall'alto lago si sta muovendo verso Como. L'esperienza insegna che ogniqualvolta un temporale più forte degli altri scarica nel lago acqua, rami e rifiuti abbandonati lungo i torrenti, la maggior parte finisce nel primo bacino del lago. A maggior ragione questa volta, dopo che in alto lago, dalle parti di Borico, alle foci dell'Adda e del Mera si è formata una montagna di detriti, qualcosa come un milione di metri cubi di materiale di ogni genere, comprese carogne di animali, e forse anche, c'è il sospetto, di corpi di dispersi, quelli che ancora mancano all'appello in Valtellina. Una gran parte di questi detriti si è staccata per iniziare il suo lento viaggio verso Como, sospinta dalle correnti e dal vento. Visti dall'alto, dall'elicottero, questi detriti danno l'impressione di un'isola galleggiante lunga un migliaio di metri e larga 200-300. L'altra notte r. Bellagio il battello spazzino ha recuperata alcuno dt ine di bombole di iras e parecchi mobili. Altre bombole del gas sono segnalate sul pelo dell'acqua: rappresentano un costante pericolo, soprattutto per 1 natanti. Per questo motivo la Navigazione Lariana ha messo in cantiere traghetti, aliscafi, battelli. La furia delle acque ha cancellato 1 pontili, portato via gli attracchi. La giunta municipale di Como, al termine di una riunione straordinaria, ha emesso un comunicato indirizzato alla cittadinanza nel quale si ammette molto francamente che .l'emergenza non è terminata, ma tende ad aggravarsi- proprio a causa dei detriti. Agli abitanti sono stati fatti presenti i pericoli igienico-sanitari, anche perché la situazione è già abbastanza pesante, tanto che l'assessore regionale alla Sanità ha vietato i bagni in tutto il Lago di Como. Per cercare di arginare questo nuovo pericolo tutte le imprese cittadine sono state mobilitate. Squadre di operai rimuovono in continuazione i detriti. Grossi topi galleggiano sull'acqua. Si aggiorna anche la contabilità, quella legata ai dati che determinano la superficie allagata. Ieri per quasi tutta la giornata l'acqua in entrata nel lago rispetto a quella in uscita è risultata inferiore. Solo nella tarda mattinata c'é^stàta un'inversione di tendènza, seppure di breve durata, a causa delle abbondanti piogge in Valtellina, che hanno nuovamente gonfiato l'Adda. E' stato anche quando lo spostamento dei detriti verso Como è aumentato. Si prevede che la massa di detriti giunga a Como nel pomeriggio di oggi, quando il lago sarà ulteriormente rientrato, ma non in modo sufficiente da poter concentrare ruspe ed operai in un'unica zona. In città l'acqua è potabile, grazie all'immissione di un forte quantitativo di cloro. Vengono alla luce anche situazioni paradossali, come quella della passerella che consente di attraversare la parte ancora allagata di via Fontana. .Passerella privata - Transito vietato., ammonisce un cartello. Incuranti del divieto i turisti stranieri alla ricerca di immagini suggestive salgono sulla passerella, per fotografare piazza Cavour ancora allagata. Marco Marelli

Luoghi citati: Bellagio, Como