Religione: coro di «sì » alla sentenza del Tar

Religione: coro di «sì » alla sentenza del Tqp Ma Fora alternativa resta obbligatoria perché c'è un ricorso Religione: coro di «sì » alla sentenza del Tqp Solo «L'Osservatore Romano» e «Il Popolo» si schierano a favore della circolare Falcucci DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Un'Interrogazione parlamentare, proposte di revisione dell'intesa fra Stato e Chiesa sull'insegnamento della religione nella scuola pubblica, polemiche dichiarazioni dei sindacati e di esponenti politici, severa presa di posizione dell'Osserratore Romano: la sentenza del Tar del Lazio, che ha definito non obbligatorie le materie alternative all'ora di religione e in tal modo ha sconfessato la circolare del ministro Falcucci che regolava la disciplina, ha suscitato un coro di reazioni. -Ma tutto, per il momento, potrebbe rimanere uguale — dicono al Provveditorato agli studi di Roma —. Aspettiamo naturalmente che venga pubblicata la sentema. L'ipotesi più probabile è che il ministero difenda il suo operato, e quindi impugni la decisione del Tar. In tal caso il Consiglio di Stato può sospendere l'esecuzione di questa sentema. E allora tutto resta cosi conte è». Il giornale vaticano ha definito «eonfroi>erribi.e» la sentenza: il Tar renderebbe nullo l'articolo del Concordato che, per evitare ogni forma di discriminazione, ha stabilito 'il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica assicurato dallo Stato*. L Osservatore Romano sostiene: «Secondo il Tar il carattere facoltativo dell'insegnamento di religione contrasta con l'obbligatorietà della scelta dell'attività al¬ ternativa. Tale obbligo per il Tar sarebbe discriminante. Con la sentema del tribunale laziale l'ora di religione viene ad assumere un carattere di insegnamento aggiuntivo, per quanto curriculare*. Sulla stessa posizione II Popolo, secondo il quale 'la sinistra e il laicismo si sono trovati di fronte ad un fenomeno imprevisto: la stragrande maggiorama deglistudenti e delle famiglie chiedevano l'insegnamento della religione*, nonostante la modifica della vecchia norma sull'esonero. Un gruppo di deputati della sinistra indipendente e del pei hanno presentato un'interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione per sapere «se e quando intenda investire il Parlamento della questione*: la sentenza, annullando i punti essenziali della circolare sull'ora di religione, rende «oncora più urgente una ridefinizione complessiva di tutta la questione nella sua sede naturale, il Parlamento*. Molte le prese di posizione che tendono verso lo stesso obiettivo. Il capogruppo di democrazia proletaria. Franco Russo, auspica che la sentenza «sia di stimolo perché il Parlamento affron ti una discussione di bilancio sugli effetti dell'intesa per sanare situazioni di vera e propria discriminazione*. L'on. Valdo Spini, del psi, dopo aver espresso «soddi sfazione* per la sentenza, ha presentato un'interpellanza parlamentare in cui sottolinea: «17 nuovo governo dovrà dire finalmente una parola chiara e precisa sull'intero argomento, che attiene al rispetto dei diritti di tutti,. Il segretario generale della Cgil-scuola. Gianfranco Benzi, ha annunciato altri ricorsi analoghi a quello appena accolto dal Tar e si è augurato che il nuovo ministro della Pubblica Istruzione vada -rapidamente in Parlamento per una verifica dell'intesa a un anno dalla sua firma*. Una verifica dell'intesa è auspicata anche dal segretario generale della Uil-scuola, Osvaldo Pagliuca, e dalla prof. Etnei Serravalle responsabile scuola del pri. La necessità di superare il regime concordatario è sostenuta dal capogruppo radicale alla Camera Rutelli e dall'on. Patuelli del pli. « Un riesame complessivo della materia*, impegno prioritario del nuovo governo, è proposto dalla sen. Alberici del pei. Pietro Talamo, segretario generale della Cisl-scuola, nel sottolineare come 'l'incapacità della scuola a governare l'organizzazione della materia avrebbe portato prima o poi ad un intervento di un organo giurisdizionale, come in effetti è avvenuto*. ha chiesto infine «una rinnovata serenità all'interno della scuola* per assicurare continuità dell'insegnamento dei valori religiosi, e ha ribadito «il no al caos delle circolari*.

Persone citate: Alberici, Falcucci, Fora, Franco Russo, Gianfranco Benzi, Osvaldo Pagliuca, Patuelli, Pietro Talamo, Valdo Spini

Luoghi citati: Lazio, Roma, Serravalle