La Regione in crisi (fino al 29 luglio)

La Regione in crisi (fino al 29 luglio) La giunta si dimette, il psi avrà un posto in più La Regione in crisi (fino al 29 luglio) Oggi dibattito su una mozione di sfiducia presentata dal pei Stamattina 11 Consiglio regionale si apre con il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata dal pei. Sappiamo come andrà a finire: gran discussione e voto di maggioranza che respinge il documento. Sappiamo anche cosa succederà domani: 11 presidente Bel trami e la giunta daranno le dimissioni. E, se i calcoli sono giusti, il 29 la maggioranza di pentapartito tornerà al governo con un assessore (socialista) In più e con le deleghe In buona parte rimescolate e ridistribuite. Quello che ignoriamo, e fino a stasera neppure i partner della maggioranza sapranno, è a chi saranno attribuiti gli asessorati perché c'è lotta In casa democristiana quanto In quella socialista. L'altra notte, le segreterie dei partiti avevano risolto i nodi relativi alle deleghe per cui la mappa assessorile ora è la seguente: 12 assessorati anziché 11 e cioè assistenza e personale; bilancio annuale e pluriennale; cultura e istruzione; agricoltura e foreste; urbanistica e casa (nuovo); sanità, industria, lavoro e occupazione (nuovo); turismo, sport e tempo libero; lavori pubblici e trasporti; artigianato, commercio e polizia urbana; ecologia, ambiente, cave e torbiere (nuovo); programmazione, pianificazione territoriale e parchi (è l'assessorato più massacrato dalla logica ridistributiva). Salta l'attribuzione ad un solo assessore del coordinamento degli enti strumentali (Promark, Csi, Finpiemonte, Esap, ecc.) sul quali avranno competenza a seconda delle affinità i vari assessorati. Fin qui gli aspetti tecnico-politici. Sulle attribuzioni le trattative interne a de e psi continuano e ieri sera nulla era ancora abbozzato. Per l'assessorato in più (ecologia, ambiente, cave e torbiere) che i socialisti sono riusciti ad ottenere, sono in corsa li capogruppo Rossa ed i suoi colleghi Croso e Cernetti: sicuro escluso Tapparo. Olivieri, assente per ì motivi noti, sarà sostituito alla Sanità da Maccarì, Moretti terrà il turismo. In casa democristiana i conti sono ancora più difficili da sistemare. Brizio ha sostituito Sartoris al Commercio ed ha mantenuto l'incarico di capogruppo: quale dei due lascerà? In lizza altri nomi: Petrini, per il suo impegno passato e quale consigliere di un'importante fetta di Piemonte dimenticata dalle alchimie di Palazzo, Il Bici leso, ambisce a un ruolo meno negletto. Ma Incalza anche il vercellese Villa che a rigor di corrente chiede di sostituire Sartoris. Poi c'è Nerviani che potrebbe eventualmente ricoprire l'incarico di Brizio come capogruppo. E c'è anche Cerchio che lascerebbe l'ufficio di presidenza (magari a Petrini o ad altri) preferendo un assessorato. Insomma è difficile fare previsioni perché la de deve anche misurare gli Incarichi con 11 metro delle correnti per altro sconvolte dall'esito delle elezioni di giugno (basti pensare al peso dell'andreottiano Bonsignore uscito 4° con una valanga di preferenze). Tra oggi e domani, Infine, la maggioranza dovrà mettere a punto la verifica sul programma: di carne sul fuoco ce n'è fin troppa per poter dire con serenità che i giochi sono già fatti. Pier Paolo Benedetto

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