Storie di matrimoni perduti

Storie di matrimoni perduti liti, ripicche e imprevisti dietro i drammi delle separazioni Storie di matrimoni perduti Una giornata a Palazzo del Rosario tra giudici, avvocati e coppie che non si guardano più in faccia - Tranne rare eccezioni, le unioni finite naufragano nei rancori - Anziché dividere in due una cascina, una donna si è rifugiata in una pensione - Ladro in carcere «derubato» del bar - Una donna denuncia: «Ho sposato un profittatore» Al terzo plano del tribunale civile di via Delle Orfane 20 c'è il -corridoio dei matrimoni perduti'. Lo chiamano cosi perché qui, ogni mattina, si danno appuntamento le coppie che hanno deciso di dividersi. L'anno scorso, sono state 3147. Quasi tutte si sono separate consensualmente. Cioè, in pieno accordo, «.decordo solo apparente — spiega l'avvocato Mario Camerano — Tranne rare eccezioni, le unioni naufragano in messo a rancori, ripicche e litigi feroci su tutto: da chi deve tenersi i figli a come debbono essere spartiti i beni, dal possesso della casa all'uso delle stoviglie di cucina. Alla "consensuale" si arriva sempre e solo dopo faticose mediazioni dei legali.. Quando la mediazione fallisce tocca al giudice decidere se ha ragione il marito o la moglie. Sono le separazioni -giudiziali'. L'anno scorso, sono state un centinaio. Separati in cascina — Francesco G., 64 anni, e Ida M„ 57 anni, troncano un matrimonio che dura dal '54. -Per sopraggiunta incompatibilità sessuale, secondo lui: .Perché mi sono stancata delle sue stravaganze., la motivazione di lei. Abitano in cintura, in una cascina. Non vedono l'ora di dividersi, nessuno però del due intende fare le valigie, ciascuno dice: .Dove lo trovo un alloggio? Poi, i soldi per l'affitto dove li prendo? La cascina tocca a me.. Ripetuto parlarsi attraverso gli avvocati, il patrono di Francesco propone il compromesso: .La cascina è grande, c'è posto per entrambi. Ognuno si fa i fatti propri, avrebbero in comune soltanto la cucina.. Il difensore di Ida è d'accordo. La sua cliente s'impunta: .Nemmeno uno spillo voglio avere in comune con quel depravato. Intanto, la ragione è dalla mia, non sarò io a sloggiare.. Risultato: la causa è vinta dal marito, il giudice sentenzia: -La cascina è sua, quindi lui ci può restare.. La moglie è costretta a cercarsi un appartamento (non lo ha ancora trovato, nel frattempo vive in una camera a ore e tutta la pensione serve per pagare la pigione). Ladro derubato — Qiulio S., 35 anni. Da tempo è in carcere, ci rimarrà sino al '92 per numerose condanne per furti. Ha messo da parte un bel gruzzolo e lo ha investito, acquistando un bar e una villetta. Prevedendo che prima o tardi la fortuna non l'avrebbe più assistito, ha intestato la villetta al figlio e 11 bar alla moglie, Silvia, 31 anni. «Cosi, — confidò al difensore, una volta finito in cella — la giustizia non potrà portarmi via nulla.. Giulio 8. non aveva però messo in conto che Silvia potesse stancarsi di un marito dietro le sbarre e chiedesse la separazione. .D'accordo — ha detto lui quando la moglie glielo ha annunciato nel parlatorio delle Nuove —. Comunque, prima vendi il bar e dividiamo il ricavato.. Lei ha ribattuto: •Neanche per sogno, il locale è mio, non ti spetta niete.. Conclusione: litigi a non finire. Il magistrato sancisce la separazione giudiziale, Giulio perde moglie e bar. Bancarottiere previdente — Sono molte le mogli di reclusi che si rivolgono al tribunale perché sia messa la parola «fine» ad un matrimonio bianco, n tribunale ne sancisce una cinquantina l'anno. .In genere, si tratta di "consensuali" — dicono i legali —. Talvolta, però, le separazioni sono fasulle, le ispira l'interesse: è il caso di un detenuto per bancarotta. Con una rapidissima separazione è riuscito a salvare i milioni del crack dai creditori.. Docce fredde — Marilena Z„ 39 anni. Ricca, un fisico che è l'esatto contrario di quello di una .pin-up., sogna un marito. Lo rimedia in un campo profughi vicino a Trieste. Un Marcantonio romeno, senza una lira in tasca: il matrimonio lo trasforma in consulente dei beni della consorte. Marilena gli regala tre appartamenti. Lui, li cede alla sorella. Marilena si rivolge ad un legale: « Voglio dividermi subito, ho sposato un profittatore. Appena protesto per il modo in cui lui e la sorella usano i miei soldi, mio marito mi costringe a docce gelate mattino e sera., n Marcantonio romeno non vuol sentire parlare di separazione. Non scende a compromessi nemmeno quando il difensore di Marilena scopre che nel suo passato ci sono condanne per violenza carnale e armi Voglio papà — Guglielmo, commerciante, e Tiziana, insfgnante, si sono separati nel 1983. Nel sancire la giudiziale il magistrato assegnò il figlio di 8 anni, Antonio, alla madre. D'accordo i genitori, non il bimbo. Da allora, piange, urla e ripete: .Voglio andare con il mio papà.. L'ha pure scritto a scuola, nei temi. Tanto insistere ha persuaso il padre che Antonio va esaudito. Ma, sinora, la richiesta di avere con sé il figlio è stata vanificata dalla perizia psicologica sul bimbo: «/Intorno è ancora troppo piccolo per decìdere.. Claudio Giacchino «Separati in casa»: Riccardo Pazzaglia e Simona Marchini cercano di far sorrìdere con il dramma di molte coppie

Persone citate: Claudio Giacchino, Marilena, Mario Camerano, Qiulio S., Ricca, Riccardo Pazzaglia, Simona Marchini

Luoghi citati: Trieste